31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La tradizione confuciana nella storia cinese 151<br />

Le pianure <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> settentrionale divennero un campo di battaglia, brullo<br />

e dominato da tribù nomadi rivali e nel Sud si ebbe una succes sione di stati. Il<br />

«Periodo di Disunità» dall’inizio del secolo III alla fine del VI contrassegnò il declino<br />

del confucianesimo, l’ascesa del neo-taoismo e la diffusione del buddhismo.<br />

Come osserva T. H. Barrett nel capitolo sesto, «Tradizioni religiose nella civiltà<br />

cinese: buddhismo e taoismo», la crescente influenza del taoismo e del buddhismo<br />

sull’élite culturale e sulla popolazione in gene rale non significa che la tradizione<br />

confuciana fosse scomparsa. In ef fetti, l’etica confuciana era ormai inseparabile<br />

dal tessuto morale <strong>della</strong> società cinese. Confucio continuò a essere onorato come<br />

il saggio più esemplare. Il grande pensatore taoista Wang Pi (226­249) sostenne<br />

che non avendo speculato sulla natura del tao, Confucio aveva mostrato di comprenderlo<br />

meglio di Lao Tzu. I classici confuciani rimasero la base <strong>della</strong> cultura<br />

letteraria, e per tutto il periodo si continuarono a scrivere raffinati commentari. I<br />

valori confuciani continuarono a dominare in istituzioni politiche come la burocrazia<br />

centrale, l’assunzione dei fun zionari, l’amministrazione locale. Inoltre, tutte<br />

le forme politiche erano nettamente confuciane. Quando una dinastia conquistatrice<br />

sceglieva come politica quella di «cinesizzarsi», soprattutto nel caso del Wei<br />

Set tentrionale (386­534) essa prendeva, nel complesso, caratteristiche con fuciane.<br />

Nel Sud vennero effettuati tentativi sistematici di rafforzare i legami familiari creando<br />

leggi di clan, alberi genealogici e rituali ance strali che si basavano sull’etica<br />

confuciana. La riunificazione <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> da parte dei Sui (581­618) e il ritorno alla<br />

pace e alla prosperità per me rito dei T’ang (618­907) diedero un forte stimolo alla<br />

rinascita degli studi confuciani. La pubblicazione di una versione definitiva dei<br />

cinque clas sici con approfonditi commentari e sottocommentari e l’applicazione<br />

dei riti confuciani a tutti i livelli di governo, compresa la compilazione del famoso<br />

codice T’ang, furono due notevoli esempi degli aspetti pratici del confucianesimo.<br />

Per accedere alla burocrazia statale venne instaura to un sistema di esami<br />

basato sulla capacità letteraria: la conoscenza dei classici confuciani divenne un<br />

requisito indispensabile per il successo po litico e fu probabilmente la più importante<br />

innovazione istituzionale nel definire in termini confuciani l’élite culturale.<br />

Tuttavia, la scena intellettuale e spirituale T’ang fu dominata dal bud dhismo e,<br />

in grado minore, dal taoismo. L’originalità filosofica <strong>della</strong> di nastia fu rappresentata<br />

principalmente da monaci letterati come Chi tsang (549­623), Hsuan­tsang (596­664)<br />

e Chih­i (538­597). Una conse guenza non prevista dello sviluppo del pensiero confuciano<br />

in questo contesto fu la nuova importanza che vennero ad assumere certi testi

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!