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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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234 Patricia Ebrey<br />

3. Patriarcato<br />

L’autorità del capofamiglia, i rapporti tra fratelli e sorelle, i legami con i parenti<br />

stretti e perfino l’età del matrimonio sono legati al modo in cui il patrimonio<br />

<strong>della</strong> famiglia viene gestito e distribuito. La struttu ra dell’autorità e del controllo<br />

<strong>della</strong> proprietà nella famiglia cinese è ben descritta dal termine «patriarcato». Le<br />

principali caratteristiche di que sto sistema, quale si sviluppò storicamente in <strong>Cina</strong>,<br />

furono: 1) un con cetto <strong>della</strong> proprietà, soprattutto terriera, come appartenente alla<br />

fami glia anziché all’individuo; 2) l’idea che tale proprietà appartenesse agli uomini<br />

<strong>della</strong> famiglia e che, quando doveva essere suddivisa, dovesse esserlo in parti uguali<br />

tra i fratelli; 3) l’autorità legale del padre sulle donne e sui figli, compreso il diritto<br />

di decidere del matrimonio dei fi gli, di venderli e di disporre del loro lavoro; e 4)<br />

l’idea che le donne sono moralmente e intellettualmente inferiori agli uomini e che<br />

perciò devono essere sottoposte al controllo maschile.<br />

Il patriarcato cinese, in questo senso, non fu un prodotto del perio do classico,<br />

ma dell’inizio dell’epoca imperiale. Almeno in teoria, du rante il periodo classico, né<br />

i clan né le famiglie avevano a disposizione grandi proprietà. I patrizi avevano feudi<br />

o cariche con annessi appezza menti di terra, che in genere venivano trasmessi agli<br />

eredi (di solito, uno solo), ma questi privilegi non erano considerati come proprietà<br />

privata, né si pensava a una loro vendita o a una loro suddivisione. Piuttosto, erano<br />

responsabilità politiche che un lignaggio familiare assumeva su di sé con l’approvazione<br />

del signore. In questo modo, tra i patrizi, la fami glia come unità di produzione<br />

e di consumo non era chiaramente deli neata: la più importante unità politica ed<br />

economica non era la famiglia co-residente, ma il gruppo di discendenza più vasto,<br />

che aveva al pro prio centro la linea di primogenitura.<br />

Durante il periodo dei Regni Combattenti si affermò gradualmente la piccola<br />

famiglia (chia) come unità di produzione e di consumo sotto l’autorità di<br />

un capofamiglia. All’inizio del periodo Han essa era la nor ma. Nel periodo Han<br />

lo stato favorì la condizione del capofamiglia assi curandogli titoli onorifici e riconoscendone<br />

l’autorità legale sopra le mogli, i figli e gli altri componenti minorenni,<br />

e rendendolo responsabile degli adempimenti fiscali <strong>della</strong> famiglia. Lo<br />

stato incoraggiò inoltre la costi tuzione delle piccole famiglie mediante politiche<br />

economiche e sociali che rafforzarono l’indipendenza dei piccoli proprietari.<br />

Anche i fittavo li, che probabilmente erano ancora numerosi, erano più vicini ai<br />

piccoli proprietari che ai servi e ai fittavoli del periodo Chou, e avevano mag­

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