31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La storia economica <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> in una prospettiva comparata 265<br />

Come nel caso dell’Europa, non ci sono prove di cambiamenti nella fertilità<br />

con il crescere <strong>della</strong> popolazione. Non è certo fino a che punto l’aumento <strong>della</strong><br />

mortalità nel secolo di dominazione mongola (1279­1368) fosse un diretto risultato<br />

delle guerre brutali che accompagnarono il crollo <strong>della</strong> dinastia Sung o il<br />

risultato indiretto di una crisi malthusiana di sovrappopolazione. La risposta demografica<br />

cinese comprendeva una più alta percentuale migratoria rurale­urbana<br />

che in Europa; l’urbanizzazione nella <strong>Cina</strong> Sung (che continuò sotto il dominio<br />

mongolo) fu probabil mente la più alta del pianeta, nel mondo medievale. Ma anche<br />

ora, co me nel caso europeo, la principale risposta demografica fu l’emigrazio ne<br />

interna rurale­rurale, che portò a popolare le vaste aree <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> a sud del fiume<br />

Yangtze.<br />

La popolazione di gran parte dell’Europa occidentale entrò in un se condo<br />

ciclo di crescita seguito da stagnazione, ma non da declino, tra il 1450 e il 1650.<br />

La pressione <strong>della</strong> popolazione sui suoli e sulle risorse portò a chiari sintomi di<br />

povertà rurale verso la fine del secolo XVI in Inghilterra e in Germania, e nella<br />

Francia del XVII. Neppure con il 1600, però, si erano fatti progressi fondamentali<br />

rispetto all’agricoltura me dievale e non c’era un aumento nella resa dei raccolti che<br />

riuscisse a so stenere una popolazione superiore. Con poca terra nuova da adibire<br />

a coltivazione, la risposta <strong>della</strong> produzione agricola alla sovrappopolazio ne si limitava<br />

all’aumento di resa media dovuto alla graduale diffusione delle tecniche note.<br />

Tuttavia, la rapida crescita dell’industria rurale nel l’intera Europa occidentale nel<br />

secolo XVI fornì un lavoro ai senza ter ra e, soprattutto, un reddito supplementare<br />

alle piccole famiglie contadine.<br />

Paragonato a quello del secolo XIV, questo secondo ciclo fu caratte rizzato da<br />

una vasta possibilità di scelta demografica. Alla fine del seco lo XVI e all’inizio del<br />

XVII nell’Europa occidentale comparvero due nuovi modelli di comportamento:<br />

il matrimonio in età avanzata e un’e levata diffusione del celibato rispetto alle precedenti<br />

medie europee e a quelle cinesi. Questi modelli furono almeno in parte una<br />

risposta alla diminuzione dei livelli di vita. La diminuzione del tasso di matrimoni<br />

causata dall’abbassamento dei livelli di vita ridusse la fertilità matrimo niale e abbassò<br />

il tasso di crescita <strong>della</strong> popolazione, fino al secolo XIX, allorché una caduta nel<br />

tasso di mortalità cancellò l’effetto. Anche l’e migrazione oltremare, che per la prima<br />

volta interessò un elevato nume ro di persone, e le migrazioni rurali-urbane verso<br />

un crescente numero di metropoli la cui popolazione si era «consumata» a causa<br />

del fatto che la mortalità superava la natalità, servirono a ridurre la pressione <strong>della</strong><br />

popolazione rurale. Così, anche in assenza di progressi tecnologici si gnificativi in<br />

agricoltura, i livelli di vita europei nella fase calante del secondo ciclo non scesero<br />

mai così in basso come nel secolo XIV.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!