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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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La storia sociale <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> moderna in una prospettiva comparata 279<br />

werker nel capitolo nono, «La storia economica <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> in una pro spettiva comparata»,<br />

di questo volume) e l’aumento del commercio con l’estero. L’aumento <strong>della</strong><br />

densità di popolazione e un significativo au mento percentuale nella popolazione<br />

non agraria erano sostenuti dalla diffusione <strong>della</strong> coltivazione del riso a maturazione<br />

precoce, che permet teva doppi raccolti, e dall’adozione di colture provenienti<br />

dal Nuovo Mondo, come il granturco e le patate. Grandi importazioni d’argento<br />

del Nuovo Mondo e del Giappone permisero un salto di qualità nel li vello del<br />

commercio domestico, compreso, per la prima volta, lo scam bio tra diverse regioni,<br />

organizzato da privati, di vettovaglie dal basso valore. Inoltre, la quantità di granaglie<br />

disponibili sul mercato spinse lo stato a iniziare la trasformazione dell’imposta<br />

sui terreni, su base fi scale, dal pagamento in natura al pagamento in denaro, che a<br />

sua volta spinse molti proprietari a chiedere un pagamento in denaro dell’affitto e<br />

stimolò la coltivazione di prodotti agricoli per il mercato. Un processo di specializzazione<br />

regionale in beni da esportare ebbe inizio con il tar do periodo Ming, e<br />

verso la metà del periodo Ch’ing si raggiunse un’ef fettiva integrazione commerciale<br />

tra le regioni. Infine, le terre montane <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> centrale e le aree periferiche come<br />

Taiwan subirono un rapi do processo di apertura e di sviluppo all’inizio del secolo<br />

XVIII, ma verso la fine di quel secolo terminò la loro capacità di assorbire con facilità<br />

nuovi immigranti. La chiusura di queste frontiere e la perdita netta di moneta<br />

circolante iniziata con il commercio dell’oppio 2 contrassegna no la fine di questo<br />

ciclo di sviluppo durato duecento anni.<br />

Potremmo cominciare lo studio dei cambiamenti sociali messi in moto da questa<br />

prima rivoluzione commerciale moderna osservando i modelli di insediamento.<br />

Uno dei più importanti sviluppi fu il sorgere del chen, o città commerciale non<br />

amministrativa. Tradizionalmente, le città ci nesi erano sedi di amministrazione burocratica,<br />

poste a distanze regola ri e cinte da mura. C’erano naturalmente alcune<br />

eccezioni, come l’enor me chen di Ching-te nel Kiangsi, centro nazionale dell’industria<br />

del va sellame, e Hankow, centro del commercio interregionale, situata alla<br />

con fluenza dei due più lunghi fiumi navigabili cinesi, lo Yangtze e lo Han. Fondata<br />

nel secolo XV, verso la fine del secolo XVII Hankow ospitava una popolazione di<br />

forse un milione di persone.<br />

Ma anche se Ching-te e Hankow erano straordinariamente grandi,<br />

esse non erano che gli esempi più appariscenti di un nuovo tipo di chen<br />

aventi le dimensioni più varie e ogni tipo di specializzazioni. Nelle « sei<br />

2 Si veda la voce Guerre dell’oppio nel Glossario.

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