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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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138 Tu Wei-Ming<br />

partenza. Il suo scopo era quello di riportare la fiducia nel governo e di trasformare<br />

la società in una comunità morale coltivando nella politica e nella società un<br />

senso di dedizione umana. Per ottenere questo scopo, era essenziale la creazione di<br />

una comunità di dotti: la fratellanza dei gen tiluomini (chün-tzu). Nelle parole di un<br />

discepolo di Confucio, Tseng Tzu, il vero gentiluomo «deve essere largo di vedute<br />

e risoluto, perché il suo fardello è pesante e la strada è lunga. Il fardello che si carica<br />

sulle spalle è l’umanità. Non è forse pesante? Solo con la morte la sua strada giunge<br />

al termine. Non è forse una via lunga?» 13 . Tuttavia, la fratellanza dei gentiluomini<br />

— delle avanguardie morali <strong>della</strong> società — non cercava di instaurare un ordine radicalmente<br />

diverso. La sua missione era quella di riformare e riportare in vita quelle<br />

istituzioni che, secondo la tradizio ne, avevano mantenuto la solidarietà sociale per<br />

secoli, permettendo al la popolazione di vivere nell’armonia e nella prosperità.<br />

Un ovvio esempio di una simile istituzione è la famiglia. Il ruolo e la funzione<br />

<strong>della</strong> famiglia sono descritti negli Analetti quando viene chiesto a Confucio perché<br />

non avesse nessuna carica nell’amministrazione. Egli risponde citando un passo<br />

di un antico classico, il Libro dei documen ti 14 : «Semplicemente con l’essere un buon<br />

figlio e con il comportarsi fraternamente con il proprio fratello un uomo può<br />

esercitare un influs so sul governo!» 15 . Questo passo indica che già quel che facciamo<br />

nei confini del privato ha significato politico, posizione che si basa sulla convinzione<br />

confuciana <strong>della</strong> politica come atto di correggere («raddrizza re» o «rettificare»:<br />

cheng). Secondo questa impostazione, i sovrani do vrebbero governare con la<br />

guida morale e l’esempio, non con la forza. La responsabilità del governante non<br />

è solo quella di dare cibo e sicu rezza al popolo, ma anche di educarlo. L’esistenza<br />

di leggi e di pene so no i requisiti minimi dell’ordine; ma l’armonia sociale si può<br />

raggiunge re solo con la virtù, che si ottiene mediante il rispetto dei riti. Con la pratica<br />

dei riti si prende parte a un atto comunitario mirante a promuo vere la reciproca<br />

comprensione.<br />

Uno dei valori confuciani fondamentali che assicurano l’integrità dei riti è la<br />

pietà filiale. Confucio credeva che la pietà filiale fosse il primo passo verso la superiorità<br />

morale. Pareva voler affermare che il modo migliore per dare risalto alla propria<br />

dignità personale e alla propria iden tità non consiste nell’estraniarsi dalla famiglia,<br />

ma nel coltivare i genui ni sentimenti che nutriamo verso i genitori. Imparare a<br />

incarnare la fa miglia nella mente e nel cuore ci permette di superare l’egocentrismo<br />

13 Ibid., 8.7.<br />

14 Si veda la voce Libro dei documenti nel Glossario.<br />

15 Analetti, 2.21.

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