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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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Glossario 371<br />

sponde una linea continua, ad altri una linea spezzata, e l’estrazione a sorte porta ad<br />

avere una figura di sei linee. Le combinazioni possibili sono 64, e a ciascuna di esse<br />

corrisponde un «esagramma». Il libro riporta i 64 esagrammi, ciascuno dei quali ha<br />

un nome e un «giudizio» (per esempio, nel caso dell’esa­ gramma 1, composto di<br />

sei linee continue, il nome è «kkienn, il principio crea­ tivo», e il giudizio è: «L’opera<br />

di kkienn realizza il successo; la perseveranza dà risultati favorevoli a chi è saldo e<br />

inflessibile»); dopo il primo giudizio com­ plessivo, c’è un commento esplicativo<br />

sul giudizio. Si passa poi a esaminare le singole linee: a ciascuna di esse è associato<br />

un distico, che poi è chiarito da un commento. Il libro è in parte una riflessione sul<br />

mutamento di yin e di yang (da cui il titolo), in parte un elenco di piccoli precetti<br />

ispirati alla dottrina con- fuciana. La tradizione vuole che parte dei commenti siano<br />

stati scritti da Con- fucio; il Libro dei mutamenti è entrato far parte dei classici confuciani<br />

(si veda la voce Confueio).<br />

Libro delle odi: (tit. orig.: Shih Cbing) Raccolta di 305 componimenti che risalgono<br />

a epoca anteriore al VI secolo a. C. La raccolta comprende sia canzo- ni<br />

popolari sia composizioni «dotte» di corte. Secondo la tradizione, sarebbe­ ro state<br />

riunite da Confucio per il loro significato «educativo e morale», ma molte volte si<br />

tratta di semplici composizioni che celebrano episodi <strong>della</strong> vita agreste: la semina,<br />

il raccolto, il corteggiamento. Tradizionalmente, le poesie sono divise in quattro<br />

sezioni: 1) Kuo-feng (Arie dei principati), 160 poesie po­ polari degli stati feudali<br />

dell’impero Chou; i sovrani Chou le raccoglievano per documentarsi sui costumi e<br />

sull’animo del popolo, e i letterati di corte le riscri- vevano dando uniformità allo<br />

stile e liberandolo dalle inflessioni dialettali. Molte composizioni parlano di amore,<br />

ma ve ne sono altre che esprimono sentimenti di ribellione contro i nobili e i burocrati<br />

corrotti. 2­3) Ya (Poesie nobili), sud­ divise in maggiori e minori: 105 poesie<br />

che descrivono la vita dei nobili, ne mostrano le passioni, ne illustrano le imprese.<br />

Tra le poesie nobili maggiori, alcune descrivono le origini leggendarie <strong>della</strong> dinastia<br />

Chou, a partire dal suo progenitore Hou Chi (Principe Miglio) che per primo coltivò<br />

i campi. 4) Sung (Inni), 40 composizioni cantate del corso dei sacrifici eseguiti<br />

nel tempio degli antenati o in occasione di cerimonie solenni o di offerte agli dèi;<br />

sono divise in tre gruppi: inni del regno di Chou e dei principati di Lu e di Sung<br />

(da Ber­ tuccioli, mod.).<br />

Lieb-tzu: (Maestro Lieh) Raccolta di scritti taoistk terza in ordine di im­ portanza<br />

dopo quelle di Lao Tzu* e di Chuang Tzu*. E attribuita a Lieh Yii- k’ou,<br />

ma si ritiene che non abbia assunto la forma definitiva fino al III o IV secolo<br />

d. C. Dalle notizie biografiche disponibili, Lieh Yii­k’ou era cittadino di Shang<br />

e per molti anni continuò a insegnare senza mai farsi notare dal prin- cipe<br />

e dai suoi ministri. Infine, per non rinunciare alla sua indipendenza, si trasferì<br />

in una località isolata chiamata palude di P’u-t’ien. Vari accenni lo danno<br />

come contemporaneo del duca Hsii di Shang (422­396 a. C.): precederebbe co­<br />

sì di qualche anno Chuang Tzu, che parla di lui (mentre Lieh non lo cita). Stu­

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