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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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Donne, matrimonio e famiglia nella storia cinese 253<br />

nato, a meno che le donne non fossero ancor più delicate, sottomesse e sedentarie.<br />

Inoltre, i cinesi erano da tempo convinti di praticare una segregazione maschifemmine<br />

assai più rigorosa dei popoli delle steppe del Nord. La segregazione può<br />

essere generalmente aumentata nel pe riodo Sung come ulteriore mezzo di differenziazione<br />

etnica. La fascia tura dei piedi non era esclusivamente cinese, ma rendeva<br />

più probabile che le donne cinesi rimanessero a casa.<br />

Il culto <strong>della</strong> castità delle vedove venne più tardi e non pare collega to alla<br />

necessità di accentuare le caratteristiche distintive cinesi. Jenni fer Holmgren sostiene<br />

che uno dei motivi che portavano a esercitare questa pressione sulle vedove<br />

perché non si risposassero fu un cambia mento nelle leggi <strong>della</strong> proprietà, voluto<br />

dai mongoli, e in particolare la legge che vietava alle vedove di tenersi la dote se si<br />

risposavano. Tale cambiamento era motivato in parte dai problemi sorti quando era<br />

stata vietata la pratica mongola del levirato (che imponeva a una vedova di sposare<br />

il cognato più giovane). Il levirato manteneva la dote nella fa miglia del marito, e la<br />

nuova legge otteneva espressamente lo stesso risultato 56 : non impediva ai suoceri<br />

di costringere la nuora vedova a ri sposarsi, ma anzi forniva loro l’ulteriore incentivo<br />

finanziario <strong>della</strong> dote 57 . Le obiezioni morali contro il nuovo matrimonio e in<br />

particola re l’esigenza di rimanere nella casa del marito possono essere così interpretate<br />

come una misura favorevole alle donne, perché impediva alle ve dove di<br />

dover abbandonare la proprietà e i figli.<br />

L’esaltazione <strong>della</strong> castità delle vedove raggiunse proporzioni assai superiori<br />

alla fine del periodo Ming e nel periodo Ch’ing, e, di conse guenza, è meglio collegabile<br />

a cambiamenti specifici di quei periodi, co me la maggiore commercializzazione<br />

dell’economia e la maggiore com petizione nel sistema degli esami 58 .<br />

56 Jennifer Holmgren, «Observations on Marriage and Inheritance Practices in Early Mongol<br />

and Yiian Society: With Particular Reference to the Levirate» in Journal of Asian History, XX, 1981,<br />

pp. 127-92.<br />

57 Si veda Ann Waltner, «Widows and Remarriage in Ming and Early Qing China» in Women in<br />

China cit., pp. 129-46.<br />

58 Si veda Paul S. Ropp, «The Status of Women in Mid­Qing Chína: Evidence from Letters,<br />

Laws and Literature» (testo presentato alla riunione annuale dell’American Histori cal Association,<br />

Washingon, 1987); Mark Elvin, «Female Virtue and the State in China» in Past and Present, CIV,<br />

1984, pp.111­52; e Susan Mann, «Women in the Kinship, Class, and Community Structures of Qing<br />

Dynasty China» cit.

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