31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

106 Karen Turner<br />

centro delle riforme legiste, che godettero di qualche successo locale, ma che non si<br />

lasciarono imporre altrettanto facilmente agli altri stati, allorché il re del Ch’in tentò<br />

di estendere le sue leggi e le sue istituzioni a tutta la <strong>Cina</strong>, dopo avere conquistato i<br />

Regni Combattenti nel 221 a. C. La caduta dell’impero del Ch’in dopo meno di vent’anni<br />

fu uno dei più significativi fallimenti <strong>della</strong> storia cinese; parve avvalorare la convinzione<br />

dei confuciani che, a lungo andare, l’istruzione e la guida morale con servavano l’ordine<br />

sociale meglio delle leggi e delle istituzioni ufficiali. Per i confuciani, l’esistenza stessa<br />

di leggi scritte, fisse, significava un fallimento perché, secondo le loro credenze, solo<br />

quando gli uomini ret ti perdevano la capacità di influire sulla società c’era bisogno di<br />

leggi. Secondo la teoria politica confuciana le leggi scritte non portavano l’or dine ma<br />

incoraggiavano il caos, perché potevano essere manipolate più dei tradizionali con-<br />

cetti di comportamento retto.<br />

La disapprovazione, da parte dei confuciani, delle tendenze legiste e la lezione<br />

impartita dalla caduta dell’impero Ch’in ebbero un profon do impatto sulla storia<br />

politica e intellettuale <strong>della</strong> <strong>Cina</strong>. Il fondatore <strong>della</strong> dinastia Han Occidentale, venuta<br />

dopo quella Ch’in, cercò di pa cificare i suoi nuovi sudditi soprattutto con la promessa<br />

di semplificare e di mitigare le leggi Ch’in. In effetti, a partire dall’impero Han fino<br />

al secolo XX, il severo «governo delle leggi» <strong>della</strong> dinastia Ch’in fu sempre condannato dagli<br />

storici e dai filosofi confuciani (che con le loro impo stazioni dominavano l’interpreta-<br />

zione <strong>della</strong> storia) come profondamen te immorale, disastroso e inefficace 7 . Eppure, le<br />

leggi proliferarono e continuarono a fungere da spina dorsale dell’impero cinese per i<br />

duemi la anni <strong>della</strong> sua esistenza.<br />

2. Materiali e metodi<br />

La nostra visione delle antiche teorie politiche è inevitabilmente in fluenzata dai<br />

testi che leggiamo e dagli interrogativi che poniamo loro. Da una ricca tradizione del-<br />

la <strong>Cina</strong> e dell’Occidente ho scelto alcune opere classiche che affrontano direttamente<br />

il ruolo del diritto nel governo. Inoltre uso nuovo materiale proveniente dalla <strong>Cina</strong><br />

che suggerisce nuo ve interpretazioni di vecchi problemi. Il mio campo di espe-<br />

rienza e i miei interessi si incentrano sulla <strong>Cina</strong> antica, e gli esempi greci sono<br />

7 Gli storici occidentali tendono a concordare. Si veda ad esempio il giudizio sul go verno del<br />

Ch’in in Frederick W. Mote, Intellectual Foundations of China, New York, Knopf, 1971.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!