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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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La particolare arte <strong>della</strong> narrativa cinese 345<br />

tava di un lavoro non solo meritevole di stima, ma dotato perfino di una sua sorta<br />

di nobiltà 8 .<br />

Quando si considera il romanzo cinese tradizionale, per consenso quasi universale<br />

si dice che le opere veramente grandi sono soprattutto sei. Tutti questi<br />

libri risalgono al periodo tra il secolo XVI e il XX. Anche se nello stesso periodo<br />

vennero scritti numerosissimi altri romanzi, solo questi sei hanno continuato a farsi<br />

conoscere, amare e leggere dai cinesi istruiti, a partire dalla pubblicazione (che si<br />

solito risale a qualche anno dopo la morte dell’autore) fino a oggi: romanzi che per<br />

prospettiva, am- bizione e capacità narrativa si possono paragonare al romanzo<br />

occiden- tale dal Cinquecento all’Ottocento’.<br />

Dato il forte influsso <strong>della</strong> narrazione storica sulla narrativa cinese, è naturale<br />

che la prima grande opera di maggiore lunghezza in prosa nar- rativa sia il San-kuochih<br />

yen-i (Romanzo dei Tre Regni), un romanzo storico che parla <strong>della</strong> fine <strong>della</strong><br />

dinastia Han per lasciare il posto a tre regni in lotta tra loro, dopo il 220 d. C. i°.<br />

Anche se tradizionalmente attribuita a Lo Kuan­chung (1330­1400), la più antica<br />

versione del San- kuo-chih yen-i a noi pervenuta risale solo all’inizio del secolo XVI.<br />

Si formò probabilmente per aggiunte successive, da parte di più autori e redattori<br />

anonimi, nel corso di varie generazioni. Tutti i personaggi so- no storici, la trama in<br />

generale si basa su dati storici, e anche lo stile non è molto lontano da quello delle<br />

cronache ufficiali. Anche lo scopo dell’opera (almeno quello più immediatamente<br />

visibile) è lo stesso dello storico: dare significato al passato ricavando dagli eventi<br />

storici un or- dine morale che viene esposto ai lettori.<br />

I principali personaggi del San-kuo-chih yen-i hanno la statura degli<br />

eroi. Tre uomini, Liu Pei, Kuan Yü e Chang Fei fanno giuramento<br />

di fratellanza all’inizio <strong>della</strong> narrazione, e gran parte <strong>della</strong> storia successi-<br />

va è una conseguenza del giuramento. La fratellanza fra i tre è un esem-<br />

8 Un’eccellente piccola raccolta di storie hua-pen è Cyril Birch (a cura di), Stories from a Ming<br />

Collection, New York, Grove Press, 1958. La più vasta rassegna di tutte le principali forme di novella<br />

cinese in traduzione inglese è Y. W. Ma e Joseph S. M. Lau (a cura di), Traditional Chinese Stories: Themes<br />

and Variations, New York, Columbia University Press, 1978. Un’ottima storia critica delle novelle huapen<br />

è Patrick Hanan, The Chinese Vernacular Story, Cambridge, Harvard University Press, 1981.<br />

9 Per una presentazione più approfondita dei principali romanzi cinesi, con molti con- fronti<br />

critici fra la letteratura occidentale e quella cinese, si veda C. T. Hsia, The Classic Chi- nese Novel, New<br />

York, Columbia University Press, 1968. Come sarà chiaro ai lettori di Hsia, il mio giudizio su questi<br />

romanzi ha un forte debito di riconoscenza nei suoi confronti.<br />

10 Fra le traduzioni inglesi di questo romanzo segnalo C. H. Brewitt-Taylor [tradutto- re],<br />

Romance of the Three Kingdoms, rist., Rutland, Tuttle, 1959, 2 voli., e un eccellente condensato in un<br />

singolo volume di Moss Roberts, Three Kingdoms: China’s Epic Drama, New York, Pantheon, 1977.

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