19.05.2013 Views

IL DIRITTO FALLIMENTARE - Cedam

IL DIRITTO FALLIMENTARE - Cedam

IL DIRITTO FALLIMENTARE - Cedam

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

LA RIFORMA DELLA LEGGE <strong>FALLIMENTARE</strong><br />

Sommario: 1. Inadeguatezza delle vigente legge fallim.. – 2. Riforma della legge fallim., con<br />

particolare riguardo alle società. Premesse. – 3. Evoluzione delle categorie di imprenditori<br />

commerciali e necessità della riforma degli istituti concorsuali. – 4. Tutela dell’interesse<br />

alla conservazione dell’impresa nelle procedure concorsuali. – 5. I più recenti progetti<br />

di riforma della legge fallim.. – 6. La legge 14 maggio 2005, n. 80. – 7. Il d.l. n. 5 del<br />

9 gennaio 2006 concernente la riforma organica della legge fallimentare.<br />

1. Di riforma della legge fallim. si è iniziato a parlare fin dai primi tempi<br />

della sua applicazione e man mano che, nel volgere degli anni, studiosi ed<br />

esperti ne rivelavano carenze e lacune, si sono fatte proposte di modifica ed<br />

approntati nuovi progetti di legge.<br />

Pur avendo l’evoluzione storica dell’istituto attenuato notevolmente la<br />

natura punitiva, il fallimento non ha perduto il carattere sanzionatorio<br />

che aveva in altre epoche. Questo carattere viene collegato al fatto che la<br />

legge fallim. vigente non tende soltanto a salvaguardare gli interessi dei creditori<br />

coinvolti nel dissesto, ma mira anche a tutelare gli interessi del credito<br />

e della classe dei creditori in genere e, quindi, l’interesse al regolare e proficuo<br />

svolgimento dell’attività economica: le limitazioni ed incapacità personali,<br />

collegate dalla legge all’instaurazione della procedura fallimentare,<br />

cioè, trascendono gli interessi dei creditori danneggiati specificamente dalla<br />

situazione di insolvenza del debitore ed appaiono dirette oltre che a stimolare<br />

l’imprenditore ad una gestione corretta e ad una assidua vigilanza sull’andamento<br />

degli affari, a colpire il dissesto come fenomeno di grave perturbamento<br />

dell’economica, a sanzionare l’espulsione dell’impresa marginale<br />

dal mercato ed a porre l’imprenditore, dimostratosi incapace di operare<br />

proficuamente, in condizioni di non nuocere. Il fallimento diventa l’idonea<br />

soluzione, sul piano giuridico, di una selezione già operata dal mercato, la<br />

reazione della società alla manifesta inidoneità dell’impresa ad assolvere ai<br />

suoi fini.<br />

Seguendo questo orientamento, il legislatore del 1942 consente l’instaurazione<br />

della procedura fallimentare quando la crisi dell’impresa è ormai irreversibile,<br />

per avere questa perso la sua efficienza e produttività e l’imprenditore<br />

il credito di cui godeva, ed è certo o quanto meno presumibile

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!