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IL DIRITTO FALLIMENTARE - Cedam

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406<br />

Il diritto fallimentare delle società commerciali<br />

determinati con i decreti di cui all’articolo 165-ter, comma 3, è corredato da una relazione<br />

degliamministratorisuirapportiintercorrentifralasocietàitaliana e la società estera collegata,<br />

con particolare riguardo alle reciproche situazioni debitorie e creditorie, e sulle operazioni<br />

compiute tra loro nel corso dell’esercizio cui il bilancio si riferisce, compresa la prestazione<br />

di garanzie per gli strumenti finanziari emessi in Italia o all’estero dai predetti soggetti.<br />

La relazione è altresì sottoscritta dal direttore generale e dal dirigente preposto alla<br />

redazione dei documenti contabili societari. È allegato ad essa il parere espresso dall’organo<br />

di controllo.<br />

Art. 165-sexies. – (Obblighi delle societàitaliane controllate). – 1. Il bilancio delle società<br />

italiane con azioni quotate in mercati regolamentati, di cui all’articolo 119, e delle società italiane<br />

emittenti strumenti finanziari diffusi fra il pubblico in misura rilevante, ai sensi dell’articolo<br />

116, ovvero che hanno ottenuto rilevanti concessioni di credito, le quali siano controllate<br />

da società aventi sede legale in uno degli Stati determinati con i decreti di cui all’articolo<br />

165-ter, comma 3, è corredato da una relazione degli amministratori sui rapporti intercorrenti<br />

fra la società italiana e la società estera controllante, nonché le società da essa controllate o ad<br />

essa collegate o sottoposte a comune controllo, con particolare riguardo alle reciproche situazioni<br />

debitorie e creditorie, e sulle operazioni compiute tra loro nel corso dell’esercizio cui il<br />

bilancio si riferisce, compresa la prestazione di garanzie per gli strumenti finanziari emessi in<br />

Italia o all’estero dai predetti soggetti. La relazione è altresì sottoscritta dal direttore generale<br />

e dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. È allegato ad essa il<br />

parere espresso dall’organo di controllo.<br />

Art. 165-septies. – (Poteri della CONSOB e disposizioni di attuazione). – 1. La CON-<br />

SOB esercita i poteri previsti dagli articoli 114 e 115, con le finalità indicate dall’articolo 91,<br />

nei riguardi delle società italiane di cui alla presente sezione. Per accertare l’osservanza degli<br />

obblighi di cui alla presente sezione da parte delle società italiane, può esercitare i medesimi<br />

poteri nei riguardi delle società estere, previo consenso delle competenti autorità straniere, o<br />

chiedere l’assistenza o la collaborazione di queste ultime, anche sulla base di accordi di cooperazione<br />

con esse.<br />

2. La CONSOB emana, con proprio regolamento, le disposizioni per l’attuazione della<br />

presente sezione».<br />

2. Dopo l’articolo 193 del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58,<br />

è inserito il seguente:<br />

«Art. 193-bis. – (Rapporti con societàestere aventi sede legale in Stati che non garantiscono<br />

la trasparenza societaria). – 1. Coloro che sottoscrivono il bilancio della società<br />

estera di cui all’articolo 165-quater, comma 2, le relazioni e i pareri di cui agli articoli<br />

165-quater, commi 2 e 3, 165-quinquies, comma 1, e 165-sexies, comma 1, e coloro che<br />

esercitano la revisione ai sensi dell’articolo 165-quater, comma 4, sono soggetti a responsabilità<br />

civile, penale e amministrativa secondo quanto previsto in relazione al bilancio delle<br />

società italiane.<br />

2. Salvo che il fatto costituisca reato, la violazione degli obblighi derivanti dall’esercizio<br />

dei poteri attribuiti alla CONSOB dall’articolo 165-septies, comma 1, è punita con la sanzione<br />

amministrativa pecuniaria prevista dall’articolo 193, comma 1».<br />

Art. 7.<br />

(Modifiche al d.lgs. 17 maggio 1999, n. 153)<br />

1. All’articolo 25 del d.lgs. 17 maggio 1999, n. 153, e successive modificazioni, il comma<br />

3èsostituito dal seguente:<br />

«3. A partire dal 1º gennaio 2006 la fondazione non può esercitare il diritto di voto nelle<br />

assemblee ordinarie e straordinarie delle società indicate nei commi 1 e 2 per le azioni eccedenti<br />

il 30 per cento del capitale rappresentato da azioni aventi diritto di voto nelle medesime<br />

assemblee. Con deliberazione dell’assemblea straordinaria delle società interessate, le azioni

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