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IL DIRITTO FALLIMENTARE - Cedam

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Parte I - Dottrina 515<br />

Inoltre al comma 2 viene precisato che il giudice delegato nell’escludere dal fallimento la<br />

parte degli assegni di carattere alimentare degli stipendi, delle pensioni etc. – di cui al numero<br />

2 –, necessaria per il mantenimento del fallito e della sua famiglia, determini tale ammontare<br />

tenendo conto delle condizioni personali degli stessi.<br />

Art. 47<br />

Legge fallim.<br />

Viene soppresso nel comma 1 l’inciso che consentiva di acquisare il parere del comitato<br />

dei creditori solo se già nominato.<br />

Art. 48<br />

Legge fallim.<br />

In conformità ai criteri di delega secondo cui sono soltanto quelle limitazioni alla libertà<br />

di corrispondenza strettamente connesse alle esigenze della procedura, si è modificata la disciplina<br />

relativa alla gestione della corrispondenza del fallito, sostituendo l’obbligo generalizzato<br />

dei competenti intermediari di consegnare al curatore tutta la corrispondenza diretta al<br />

fallito, con l’obbligo dell’imprenditore o del legale rappresentante della società o dell’ente<br />

soggetti a procedura fallimentare di consegnare al curatore solamente la corrispondenza, inclusa<br />

quella elettronica, riguardante i rapporti compresi nel fallimento. La sanzione introdotta<br />

per la violazione di tale obbligo è quella di escludere l’imprenditore dal beneficio dell’esdebitazione<br />

come previsto dall’articolo 142, comma 1, n. 3.<br />

Art. 49<br />

Legge fallim.<br />

Anche per quanto attiene agli obblighi del fallito, in conformità ai criteri di delega che<br />

richiedevano di limitare la libertà di residenza alle sole esigenze connesse alla procedura fallimentare,<br />

sono state introdotte più «duttili» previsioni, che hanno sostituito l’obbligo di residenza<br />

del fallito con quello di comunicare agli organi della procedura le variazioni di residenza<br />

dell’imprenditore o dei legali rappresentanti delle società o enti soggetti a fallimento. Si<br />

è altresì previsto sempre in tale ottica che il giudice delegato, in caso di legittimo impedimento<br />

o di altro giustificato motivo possa autorizzare gli stessi soggetti a comparire dinnanzi agli<br />

organi della procedura per mezzo di un mandatario.<br />

Art. 50<br />

Legge fallim.<br />

Sempre al fine di dare attuazione al criterio di delega che richiede l’eliminazione delle<br />

sanzioni personali del fallimento ed in coordinamento con le novità apportate in sede di riabilitazione<br />

e di esdebitazione, è stato abrogato unitamente al procedimento di riabilitazione,<br />

l’articolo che prevedeva l’istituzione del pubblico registro dei falliti.<br />

Art. 51<br />

Legge fallim.<br />

Come già accennato, sebbene la delega non contenga un espresso principio direttivo volto<br />

a modificare il tessuto normativo della Sezione dedicata agli effetti per i creditori, tuttavia<br />

l’articolato contiene alcune minime variazioni rese necessarie da un’opera di coordinamento<br />

con le disposizioni innovate, altrove allocate.<br />

In tal senso, l’articolo in commento è stato opportunamente modificato al fine di inserire<br />

un espresso riferimento ai crediti in prededuzione ovvero quelli maturati durante il fallimento

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