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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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persone a <strong>de</strong>dicarsi, insieme a lui e ai suoi compagni, alla realizzazione di una colonia<br />

agricola socialista. In seno al dibattito ormai acceso sul tema, <strong>de</strong>cise di creare un giornale<br />

che avesse l’obiettivo “di studiare e di propagandare le colonie sperimentali, (…) di costruire<br />

anche centri e comitati d’appoggio, di promuovere ed organizzare la raccolta <strong>de</strong>i fondi<br />

necessari all’impresa (…).<br />

Già il 3 ottobre 1885, il «Farfarello», giornale <strong>de</strong>lla sinistra bresciana, pubblica un<br />

comunicato dal titolo Movimento Socialista, in cui, fra l’altro, viene annunciato come:<br />

«gli anarchici di Brescia vogliono riempire la lacuna che nella stampa socialista fu sempre lasciata<br />

aperta. Essa è la necessità di un foglio che dimostri praticamente la attuabilità <strong>de</strong>lla vita in comune,<br />

sia <strong>de</strong>scrivendo e commentando tutti i tentativi fatti ed attuati a questo scopo, sia non tralasciando<br />

eziandio di provocarne continuamente. Intento precipuo <strong>de</strong>lla pubblicazione è quello di far<br />

toccare con mano che se tali associazioni sono possibili e possono sussistere fra gente povera,<br />

molto maggiormente attecchiranno e si svilupperanno in un ambiente sociale che avrà per base<br />

l’uguaglianza nei diritti e nei doveri di tutti gli uomini. Il foglio avrà per titolo “Lo Sperimentale”,<br />

fermo posta, Brescia. Ai compagni l’avviso che l’amico Cardias sarà il principale <strong>de</strong>gli sgobboni<br />

<strong>de</strong>llo “Sperimentale”» 85 ” (ZANE, 1989:43).<br />

Pronto sin dall’autunno <strong>de</strong>l 1885, «Lo Sperimentale» apparirà per la prima volta<br />

soltanto nel maggio 1886, stampato presso la Tipografia Rivetti, a Brescia. Sin dall’inizio<br />

sulla collaborazione fissa di Can<strong>de</strong>lari, Reybaud, Reanaud e Turati, e con un<br />

interessamento senza seguito da parte di Lazzari e Gnocchi Viani. Ma fu soprattutto il<br />

giornale di Rossi, dove traspariva la sua gran<strong>de</strong> fe<strong>de</strong> nell’i<strong>de</strong>ale anarchico e la sua<br />

insofferenza nei confronti di sterili acca<strong>de</strong>mismi che avrebbero potuto portare alla<br />

trasformazione <strong>de</strong>l socialismo in un’i<strong>de</strong>ologia senza presa sulla realtà. Sul primo numero,<br />

sotto il titolo Programma, firmato dalla Redazione, dopo aver chiarito che inten<strong>de</strong>va<br />

colmare il vuoto lasciato dal partito e dalla stampa socialista riguardo agli esempi concreti<br />

di che l’avvenire preconizzato è possibile, informa:<br />

«Lasciando in seconda linea la critica <strong>de</strong>l presente e la glorificazione <strong>de</strong>ll’avvenire, ci applicheremo<br />

a dimostrare con l’esame <strong>de</strong>i fatti e con l’esperimento, che questo avvenire è possibile. Per dare<br />

questa dimostrazione ci serviremo <strong>de</strong>i fatti avvenuti, e di quelli che avvengono, non solo, ma ne<br />

provocheremo anche. Descriveremo e commenteremo tutti gli esempi di vita comunistica che ci<br />

presenta la storia; procureremo corrispon<strong>de</strong>nze dalle attuali colonie comuniste; studieremo quel<br />

tanto di comunismo che esiste nelle istituzioni mo<strong>de</strong>rne, come nella famiglia, nel monastero, nel<br />

Comune, nello Stato, nell’associazione; vedremo quale ten<strong>de</strong>nza addimostra il movimento<br />

statistico <strong>de</strong>l soccorso mutuo e <strong>de</strong>lla cooperazione; analizzeremo i conflitti tra autorità e libertà,<br />

procurando di <strong>de</strong>terminare se e come e quanto lo Stato si atrofizza di fronte a quella inutilità <strong>de</strong>l<br />

governo che è l’anarchia, propria <strong>de</strong>gli uomini civili, liberi, onesti e perciò ingovernabili;<br />

solleciteremmo i nostri compagni di ogni città e di ogni borgata a raccogliersi in vita comune, on<strong>de</strong><br />

dimostrare con i fatti che se una comunanza povera è possibile tra gli sfruttati <strong>de</strong>lla società<br />

85 «Farfarello» 3 ottobre 1885 (Cfr. ZANE, 1989, nota 89 p. 43).<br />

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