DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

More documents

Recommendations

Info

ALLEGATO 9 Intervista a Marilia Zappalà e Marco Naldini - Firenze, 20 dic 2003 N: Fukuoka dice questo non è la sua agricoltura, e c’ha ragione perché lui si comporta in una maniera completamente diversa. Però Fukuoka fa campi, fa altre cose… V: SÌ. N: Questo serve, in permacoltura questo la chiamerebbero la “zona uno”, cioè, la zona che è di pertinenza dell’abitazione, della casa, dove la lavori per produrre… è la zona più antropizzata, più… E questa ci sembra la maniera migliore, con tutti gli opportuni accorgimenti, rivoluzioni, sperimentazioni che uno potrà fare, per questa zona ben delimitata della… cioè, per la zona ben delimitata che sta vicino alla casa. Perché una cosa del genere, quell’orto che si è fatto a Santo Stefano è grande, cioè, lì bisogna lavorarci anche, poi, per seguirla, per piantare, per raccogliere, per diserbare, per tutto, insomma. Però è una zona di produzione molto intensiva, dove si raccatta tante cose e cose pregiate che sono gli ortaggi. Non è un campo quello lì. Ora non so, non so di aree grandi impostate in questa maniera, però… Z: Beh, aree grandi vuol dire fai tanti orti e poi separati da altre cose, no? N: Sì, certo. Comunque è un tipo di agricoltura molto redditizia, cioè, è una policultura no, del tipo di cui parla Vandana Shiva, e quindi è un tipo di agricoltura estremamente redditizio dal punto di vista, se si fa i conti fra gli imput che vengono messi e gli output, perché gli imput qui sono soltanto il lavoro umano, e solo. Non c’è altri imput di nessun altro tipo. Non c’è petrolio sotto forma di concime né di lavori di macchina. Sì, estratte una volta la motozappa, la prima volta, quando si è smosso il terreno, e basta. Poi non centrerà più niente. V: La prima volta va lavorato il terreno per poter… N: La prima volta… Z: Dipende com’è, no? N: Dipende com’è. Z: Come lo trovi. Lì è stato frezzato un pochino. N: Sì è stato frezzato, si è passato… Z: Perché era un pascolo, e quindi era molto calpestato, molto pressato, per cui andava un attimino rotto no? Però lo fai solo al momento dell’installazione dell’orto, non lo fai mai più un lavoro del genere con la motozappa. V: In questo campo dove ci sono le patate ora che dopo si può anche far diventare le aiuole dell’orto normale… Z: Uhm… V: Nel momento in cui diciamo che vengono fatte le aiuole, va lavorato un’altra volta o basta solo… Z: A mano. V: A mano!? Z: Con le pale, con i rastrelli, per fare la forma delle aiuole. No Marco? non è che si mette… N: Sì, non è che ci si mette… Z: Perché ormai è già arieggiato dalle radici delle patate… N: Non è calpestato già da un anno… Z: Non è calpestato già da un anno! 594
N: Per cui il terreno tende ad ammorbidirsi naturalmente se è coperto, quindi non c’è l’azione battente della pioggia, se c’è l’attività dei microrganismi e degli organismi, lombrichi, insetti, che la smuovono loro la terra meglio di quanto si possa smuovere noi perché i lombrichi arrivano anche in profondità molto sotto. Quindi viene da sé il terreno, in modo che se te cammini in un bosco, affondi i piedi quando cammini. Se cammini in un campo, o tu ci vai dentro perché… Z: È stato arato… N: È stato messo da poco eeee, oppure è duro come i sassi, no? perché c’ha avuto l’azione della pioggia e del sole, no, che tende a compattare, se non c’è la vita dentro, non si… non si ripara. Z: È scoperto troppo, anche iperossigenato, c’è troppo sole, troppa acqua, c’hai troppo di tutto, non ha quell’ombra naturale, quella copertura naturale delle foglie secche no? V: Voi avevate da prima un’esperienza con l’agricoltura o questa è stata il primo contatto? N: Io a livello ammattoriale, diciamo, ce l’avevo. Ho avuto un’esperienza con l’agricoltura. Avevo fatto degli orticelli dove stavo prima, seguendo più o meno metodi simili, ecco. Che poi questo è soltanto una tecnica, non è che sia la tecnica. 595 V: Sì sì sì sì sì N: È una tecnica però i principi sono quelli da seguire. Che poi sono principi anche, cioè, diciamo così, anche molto antichi perché popolazioni… varie popolazioni, si sta scoprendo, utilizzavano metodi simili, analoghi. Magari non stavano, che posso dire… a parte la pacciamatura sì è un metodo che è sempre stato usato, però la policoltura … la monocoltura è un’invenzione recente, non è che… perché non è redditizio, cioè, è veramente un assurdo. L’unica cosa per cui rende è che il rapporto lavoro umano che uno può far con le macchine è molto basso, no? Con un solo addetto si può coltivare un’area grande perché si usano le macchine. Però, a parte quello, tutti gli altri parametri che si possono essere guardati e analizzati per vedere la reale, il reale beneficio di una tecnica piuttosto che di un’altra sono tutti disastrosi insomma. È la maniera migliore per morire di fame, continuare a utilizzare questo metodo. V: Ma, le basi di questo tipo di lavoro, allora, uno dei punti di partenza è il lavoro di Fukuoka, no? Z: Beh, non l’idea generale, cioè, la conoscenza del suolo, no? Del funzionamento del suolo, la vita nel suolo, quello lì sono le basi di Fukuoka. È lui, no, che ha scoperto, cioè, non solo lui però ha dato un grosso contributo per capire come è fatto il suolo, no? Cioè che dentro il suolo c’è una vita come potrebbe essere nel fondo del mare, no? E quindi come conservare o come incrementare questa vita. Quelle lì sono le basi di Fukuoka. Poi Fukuoka non fa le aiuolette così, questo è un metodo che ha elaborato Emilia Hazelip, che ha studiato l’agricoltura in tutto il mondo e di tutti i tipi, cioè, dalla biologica alla biodinamica, ecc. ecc., ha studiato Fukuoka e poi ha visto come poteva essere riportato questo metodo nei climi europei, per esempio, mediterranei, ecc. no? che sono ben diversi da quelli dove lavora Fukuoka, che lì piove sempre, invece qua ci sono lunghi periodi di secca, insomma, quindi tutti parametri diversi, da questo punto di vista. N: Per esempio, si è parlato a un corso, è venuto un… non mi ricordo come si chiama, insomma, un contadino, che ci diceva che lui, che stava nella zona di Matera dove non pioveva mai, aveva fatto i bancali di Emilia all’incontrario. Invece di farli così aveva dovuto scavare e poi ha usato la pacciamatura e l’appoggio eeeee, perché lui aveva il problema opposto, cioè, lui doveva conservare il più possibile l’acqua e l’umidità. V: Ah! N: Cioè, quello che voglio dire è che questo è un metodo già sperimentato, che a noi piace, per cui l’utilizziamo. Però ben vengano tutte le prove e le sperimentazioni ulteriori seguendo quei piccoli, quei principi basi che Fukuoka e Emilia, ma popolazioni antiche già avevano, avevano già sperimentato e osservato. Magari le chiamavano in una maniera più poetica e meno scientifica come se dici noi, però non è che ci sia niente di nuovo sotto ai sole, cioè, è semplicemente l’osservazione della natura e il tentativo di imitarla per ottenere dei risultati che si vogliono. Perché se si guardasse come produttività effettiva, un bosco produce molto, ma molto di più di qualunque campo coltivato anche di questi. Un bosco è molto più produttivo. Noi con l’agricoltura si fa, si tenta di fare una semplificazione per produrre delle cose che ci interessano a noi, però, siamo…
Page 1 and 2:
DOTTORATO DI RICERCA - XVI CICLO UN
Page 3 and 4:
RINGRAZIAMENTI Iniziare a scrivere
Page 5 and 6:
Ai nuovi amici di Firenze che hanno
Page 7 and 8:
PARTE I - INQUADRAMENTO STORICO IND
Page 9 and 10:
2.3. Verso il cambiamento ………
Page 11 and 12:
11 PARTE I INQUADRAMENTO STORICO
Page 13 and 14:
quella forma di produzione, realizz
Page 15 and 16:
tracciato da Giovanni Rossi, uno de
Page 17 and 18:
CAPITOLO 1 LE RADICI STORICHE DELLA
Page 19 and 20:
industriale. Le scienze, non ancora
Page 21 and 22:
trasformazioni in corso ed erano mo
Page 23 and 24:
che era il più potente e popoloso
Page 25 and 26:
prima vittoria rivoluzionaria. Poco
Page 27 and 28:
seguito all’insurrezione armata d
Page 29 and 30:
onapartista” (HOBSBAWM, 1988:106)
Page 31 and 32:
1830 4 , aveva introdotto “nei pr
Page 33 and 34:
catastrofe del 1846-48 fu una catas
Page 35 and 36:
itenevano che la rivoluzione dovess
Page 37 and 38:
Natura 7 e su un’educazione razio
Page 39 and 40:
dell’aprile 1649, Winstanley e i
Page 41 and 42:
Secondo JOLL, ciò “che rese impo
Page 43 and 44:
afforzò le sue idee che i cambiame
Page 45 and 46:
Trattando del funzionamento pratico
Page 47 and 48:
società” (WOODCOCK, 1966:5). Son
Page 49 and 50:
nel senso marxista, ma come una col
Page 51 and 52:
desiderabile che però si realizzer
Page 53 and 54:
“di rapporti economici limitati a
Page 55 and 56:
PROUDHON parte all’attacco dirett
Page 57 and 58:
giornale chiuso. Decise allora di t
Page 59 and 60:
PROUDHON ritornò in Francia nell
Page 61 and 62:
considerato, insieme a Godwin, il f
Page 63 and 64:
Secondo TARIZZO, durante “gli ann
Page 65 and 66:
al liberalismo, considerati rispett
Page 67 and 68:
società - ricchezza non mai prodot
Page 69 and 70:
sua condanna dalla proprietà priva
Page 71 and 72:
compito fu l’investigazione del s
Page 73 and 74:
singolo. In altre parole, Kropotkin
Page 75 and 76:
francesi stavano dando la caccia ai
Page 77 and 78:
tirannia imposta dalle abitudini e
Page 79 and 80:
In termini generali, questa fu la d
Page 81 and 82:
2. Perché emigrare? Nel periodo in
Page 83 and 84:
navigazione transoceanica dalla sec
Page 85 and 86:
Le prime proibizioni all’emigrazi
Page 87 and 88:
oss e banchieri e, infine, responsa
Page 89 and 90:
6. Il lavoro nelle fazendas di caff
Page 91 and 92:
sostentamento, ma l’obbligava a l
Page 93 and 94:
lavoro che consegnava al fazendeiro
Page 95 and 96:
sbocco nel mercato internazionale 5
Page 97 and 98:
ogni nucleo coloniale ciò che più
Page 99 and 100:
autonoma e della libertà del lavor
Page 101 and 102:
CAPITOLO 4 LA PRASSI ANARCHICA: GIO
Page 103 and 104:
il giornale «Sempre avanti!» di L
Page 105 and 106:
lavoro preparatorio sarà lungo e c
Page 107 and 108:
Italia, di letteratura socialista u
Page 109 and 110:
facendo scomparire le pagine di cro
Page 111 and 112:
organizzazione e funzionamento di P
Page 113 and 114:
CARDIAS aggiunge che i valori erano
Page 115 and 116:
Si procede poi alla cerimonia della
Page 117 and 118:
mutualistico bresciano cominciava a
Page 119 and 120:
primo impianto, i partecipanti avre
Page 121 and 122:
persone a dedicarsi, insieme a lui
Page 123 and 124:
azionisti si costituiranno in Socie
Page 125 and 126:
acri di terreno a Motherwell, in Sc
Page 127 and 128:
aveva provocata con i suoi modi aut
Page 129 and 130:
da Owen ad Eufantin, da Napoleone I
Page 131 and 132:
titolo La grande Lisa, dove sono de
Page 133 and 134:
LAVELEYE, op. cit.; Una miniera soc
Page 135 and 136:
associazione di contadini da costit
Page 137 and 138:
A Cittadella le decisioni e le deli
Page 139 and 140:
trattative per la costituzione di u
Page 141 and 142:
quale la fine di Cittadella fu dovu
Page 143 and 144:
Monarchia tra Rossi e l’Imperator
Page 145 and 146:
jararacussù, il jararaca preguiço
Page 147 and 148:
osco, lo coltiva con la zappa e con
Page 149 and 150:
Malatesta era sostenitore della cor
Page 151 and 152:
1891 le sette famiglie stabilite pe
Page 153 and 154:
dicembre 1892, chiuse il suo bilanc
Page 155 and 156:
Eppure qualche cambiamento c’era
Page 157 and 158:
sicuro che gli uomini intelligenti
Page 159 and 160:
agricoli o anche non sufficientemen
Page 161 and 162:
La colonia, nello sciogliersi, gli
Page 163 and 164:
presente nella sua (u)topia. Organi
Page 165 and 166:
In genere in queste comunità esist
Page 167 and 168:
enessere e indipendenza generale e,
Page 169 and 170:
dissodamenti. Presto essi furono ri
Page 171 and 172:
le famiglie. Ogni famiglia portava
Page 173 and 174:
storia di questa colonia fu oggetto
Page 175 and 176:
Questa misura, che fu adottata anch
Page 177 and 178:
compiuto, vedere se le decisioni de
Page 179 and 180:
semplice, quasi rustico, ma suffici
Page 181 and 182:
prestarsi assistenza reciproca, ess
Page 183 and 184:
apparteneva alla comune. Negli anni
Page 185 and 186:
Il risultato [era] (…) [che] la S
Page 187 and 188:
Verso la fine del XVII secolo immen
Page 189 and 190:
agricoli rispetto all’altipiano c
Page 191 and 192:
dalle loro aspettative. Si sussegui
Page 193 and 194:
ambini, ai malati, ai vecchi e alle
Page 195 and 196:
l’opinione delle autorità repubb
Page 197 and 198:
nominava il suo delegato. I delegat
Page 199 and 200:
I collettivi si organizzarono tra l
Page 201 and 202:
Nel 1936 i villaggi di queste provi
Page 203 and 204:
altrimenti, venivano fornite spiega
Page 205 and 206:
sementi e i concimi, finiva per las
Page 207 and 208:
percepivano lo stesso salario, che
Page 209 and 210:
industrie e poi il commercio. Un’
Page 211 and 212:
L’altro esempio riportato da LEVA
Page 213 and 214:
sia, colui che se ne va non potrà
Page 215 and 216:
commissione composta di cinque memb
Page 217 and 218:
diversificazione delle colture, la
Page 219 and 220:
5° - È anche missione del delegat
Page 221 and 222:
2° - Malgrado la loro denominazion
Page 223 and 224:
libertario. Con questo obiettivo, a
Page 225 and 226:
all’esistenza. Ma ormai i contadi
Page 227 and 228:
CAPITOLO 6 PER UNA TEORIA DELLA PRO
Page 229 and 230:
semplice o all’unanimità. L’as
Page 231 and 232:
prezzi vigenti in punti. D’altra
Page 233 and 234:
Il raggiungimento della completa ug
Page 235 and 236:
1922:241). BAKUNIN proponeva che la
Page 237 and 238:
eligiose. Occorre[va] che essa [fos
Page 239 and 240:
all’elaborazione di un trattato d
Page 241 and 242:
inteso come il punto di arrivo natu
Page 243 and 244:
società e che fosse impossibile st
Page 245 and 246:
azionamento, come succedeva tra i c
Page 247 and 248:
Sempre rispetto alla questione dell
Page 249 and 250:
esistenti all’interno dei comuni
Page 251 and 252:
mutuo appoggio. Nella grande lotta
Page 253 and 254:
degli indigenti, sia per riempire i
Page 255 and 256:
lavori che riguardavano tutta la co
Page 257 and 258:
produzione delle derrate necessarie
Page 259 and 260:
della produzione a piccola scala, d
Page 261 and 262:
CAPITOLO 7 SVILUPPO LOCALE AUTOSOST
Page 263 and 264:
soggette alla prova dei fatti e mod
Page 265 and 266:
Il territorio evolve tramite un pro
Page 267 and 268:
anche delle aree rurali, la vulnera
Page 269 and 270:
che possiede valore e che, perché
Page 271 and 272:
L’indagine commissionata dal Club
Page 273 and 274:
3. essere in armonia con l’ambien
Page 275 and 276:
strategie socioeconomiche che perme
Page 277 and 278:
sviluppo: anziché indicare i crite
Page 279 and 280:
emissione nell’ambiente di più s
Page 281 and 282:
Emerge, dunque, da queste considera
Page 283 and 284:
pratiche di sviluppo locale autosos
Page 285 and 286:
iconquista del territorio 238 . Ino
Page 287 and 288:
iniziative positive esistenti sul t
Page 289 and 290:
a) l’invariante è un «oggetto f
Page 291 and 292:
tanto i processi di conservazione e
Page 293 and 294:
dovrà essere questa complessa, mol
Page 295 and 296:
attraverso “la costruzione di un
Page 297 and 298:
Da parte sua, la legge urbanistica
Page 299 and 300:
igidi espressi dal Parco naturale e
Page 301 and 302:
tutte le esigenze della collettivit
Page 303 and 304:
- costruzione di zone cuscinetto e
Page 305 and 306:
Politica Agricola e Rurale Comune p
Page 307 and 308:
1.2.2. La Val di Bisenzio e la cost
Page 309 and 310:
Per quanto riguarda l’uso del suo
Page 311 and 312:
esidenza extraurbana -, attraverso
Page 313 and 314:
soltanto 135 coltivati 262 . In pas
Page 315 and 316:
propone il rafforzamento di reti co
Page 317 and 318:
produzioni tipiche attraverso la cr
Page 319 and 320:
quella artigianale, vengono sfrutta
Page 321 and 322:
necessità di interventi per la cre
Page 323 and 324:
paesistiche del luogo e che siano i
Page 325 and 326:
aggiungimento di uno sviluppo local
Page 327 and 328:
chimico/farmaceutica o cosmetica;
Page 329 and 330:
del suolo, del ph e delle rese prod
Page 331 and 332:
che molte delle azioni svolte dagli
Page 333 and 334:
FUKUOKA parlò per la prima volta n
Page 335 and 336:
eliminate. Del pacciame di paglia,
Page 337 and 338:
accolto dei frutti più alti, probl
Page 339 and 340:
d’acqua ogni tanto. In questo mod
Page 341 and 342:
FUKUOKA afferma essere possibile co
Page 343 and 344:
2.5. Un futuro per l’agricoltura
Page 345 and 346:
Figura 2 Il mandala del cibo natura
Page 347 and 348:
quadrati, cioè mezzo ettaro per un
Page 349 and 350:
condizioni ambientali non sono le p
Page 351 and 352:
consigliato soltanto nel caso delle
Page 353 and 354:
internazionale, che ha scelto come
Page 355 and 356:
L’anno del 1986 segna la nascita
Page 357 and 358:
Nel 1993 si costituisce Slow Food S
Page 359 and 360:
egolamento HACCP - Hazard Analysis
Page 361 and 362:
prevista la realizzazione di un con
Page 363 and 364:
patrimonio costituito da persone, p
Page 365 and 366:
L’altra manifestazione importante
Page 367 and 368:
dando un sostegno attivo a un’agr
Page 369 and 370:
In contraddizione a quanto proposto
Page 371 and 372:
territorio - hanno condotto una ric
Page 373 and 374:
sarebbe un potenziale prodotto per
Page 375 and 376:
Per quanto riguarda la vendita dire
Page 377 and 378:
Tabella 01 - La Geografia dei Pres
Page 379 and 380:
REGIONE PRESIDIO TOTALE Trentino Ve
Page 381 and 382:
3.3.2.2. I Presìdi Slow Food Inter
Page 383 and 384:
sopravvive l’antica pecora della
Page 385 and 386:
con cinque essiccatoi solari destin
Page 387 and 388:
Il tentativo, messo in moto dai gru
Page 389 and 390:
tecnologie alternative, e progetti
Page 391 and 392:
* IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI UM
Page 393 and 394:
Il popolo si [esprimeva] nelle sue
Page 395 and 396:
Altre importanti esperienze di vita
Page 397 and 398:
individuale che su un progetto in c
Page 399 and 400:
un’economia “in kind” 358 , c
Page 401 and 402:
ECOVILLAGGIO AUROVILLE - FOTOGRAFIE
Page 403 and 404:
una sorta di responsabile di gruppo
Page 405 and 406:
la non conoscenza dell’esistenza
Page 407 and 408:
energie alternative e autocostruzio
Page 409 and 410:
Damanhur si fonda sulla diversità
Page 411 and 412:
esponsabilità di Eco c’è anche
Page 413 and 414:
ECOVILLAGGIO DAMANHUR - FOTOGRAFIE*
Page 415 and 416:
ECOVILLAGGIO MOGLIAZZE - FOTOGRAFIE
Page 417 and 418:
illuminate dalla luce fioca delle c
Page 419 and 420:
flessibilità, e cioè, la disponib
Page 421 and 422:
da anni era alla ricerca di un post
Page 423 and 424:
hanno organizzato una squadra di la
Page 425 and 426:
pratica del lavoro insieme, cioè s
Page 427 and 428:
in tre gruppi: il primo, le realtà
Page 429 and 430:
Tabella 02 - Alcuni degli Ecovillag
Page 431 and 432:
CAPITOLO 9 LO SVILUPPO LOCALE AUTOS
Page 433 and 434:
scoperta di tutti i valori presenti
Page 435 and 436:
pertinenza. Il quarto gruppo, quant
Page 437 and 438:
imessa in produzione di questa schi
Page 439 and 440:
definizione di accordi importanti c
Page 441 and 442:
Le contadine che vendevano alla Fie
Page 443 and 444:
• riportare la casa da appartamen
Page 445 and 446:
Le Fierucole a Fiesole sono una nov
Page 447 and 448:
ognuno deve cercare un nome e un’
Page 449 and 450:
La scelta per questo tipo di forma
Page 451 and 452:
ancora portano gli acquisti in un m
Page 453 and 454:
MAG6, un’associazione che si occu
Page 455 and 456:
, riporta alcune informazioni gener
Page 457 and 458:
economia solidale e si trova insiem
Page 459 and 460:
artigianali sono testimoni di cultu
Page 461 and 462:
Collaborano con Ctm altromercato en
Page 463 and 464:
diversificazione della produzione e
Page 465 and 466:
state soddisfatte 442 . Nonostante
Page 467 and 468:
2072 nel caso non ne fossero cambia
Page 469 and 470:
Istambul del 1996, dove, attraverso
Page 471 and 472:
Tutte queste esperienze, molto dive
Page 473 and 474:
BARRAL, J. A. e SAGNIER, H. Diziona
Page 475 and 476:
__________. La descrizione delle re
Page 477 and 478:
KULIG, B. In fuga verso la Hamerica
Page 479 and 480:
NATALI, F. (a cura di) Bakunin: l
Page 481 and 482:
__________. Nuovi orizzonti di vita
Page 483 and 484:
WOODCOCK, G. L’anarchia: storia d
Page 485 and 486:
__________ Sri Aurobindo. Consultab
Page 487 and 488:
__________, La struttura e l’orga
Page 489 and 490:
REGIONE TOSCANA. Cos’è il Leader
Page 491 and 492:
491 ALLEGATI
Page 493 and 494:
sociale e di qualsiasi altra forma
Page 495 and 496:
appresentativo, anche quando esso s
Page 497 and 498:
Infatti, KROPOTKIN ritiene che, par
Page 499 and 500:
materia prima di cui mancano, e gar
Page 501 and 502:
Nel ottavo capitolo, Vie e mezzi, K
Page 503 and 504:
ed [avrebbe ottenuto] prodotti di p
Page 505 and 506:
nazioni, giustificando così la spe
Page 507 and 508:
Riorganizzata su queste basi, la nu
Page 509 and 510:
dell’esperienza. (…) Grazie a u
Page 511 and 512:
Per noi, però, esso implica anche
Page 513 and 514:
credeva non fosse altro che lo svil
Page 515 and 516:
questa prova con una nuova organizz
Page 517 and 518:
Trattando del fiorire delle città
Page 519 and 520:
manutenzione, in alcune comunità,
Page 521 and 522:
ALLEGATO 2 Manifesto dello Slow Foo
Page 523 and 524:
*Allegato 4 - depliant carciofo vio
Page 525 and 526:
ALLEGATO 5 SCHEDA INFORMATIVA NUOVO
Page 527 and 528:
PRODOTTI TRASFORMATI: CEREALI ORTA
Page 529 and 530:
Il produttore: • Si riconosce ed
Page 531 and 532:
L: Esperantista, mio padre era un E
Page 533 and 534:
L: È diventato dopo, sì. G: Il tu
Page 535 and 536:
L: Ma poi, no no, sempre ha fatto l
Page 537 and 538:
montagne”. Quando sono andato per
Page 539 and 540:
selezionata con Calvino, c’ero an
Page 541 and 542:
andava nel muro, allora mi diceva
Page 543 and 544: tutte le piante?” L’abbiamo fat
Page 545 and 546: L: Sì, sì. Q: Ma oggi, di chi son
Page 547 and 548: eliminare il nostro per buttare que
Page 549 and 550: Adesso sai che hanno trovato una sp
Page 551 and 552: Capisci? E allora adesso andiamo ve
Page 553 and 554: G: E bevia molto? L: Eh, anche noi
Page 555 and 556: Q: Ma di trasferirti a Perinaldo de
Page 557 and 558: perché invece dopo, perché non c
Page 559 and 560: allora ci teneva. Perché poi io av
Page 561 and 562: Napoli, che hanno creato questa nuo
Page 563 and 564: suddito straniero in attesa di giud
Page 565 and 566: ALLEGATO 7 Intervista a David Fanfa
Page 567 and 568: di recupero delle acque superficial
Page 569 and 570: D: E questa è un altro aspetto imp
Page 571 and 572: V: Sì, grazie. E da quando hanno d
Page 573 and 574: ealtà, poi è una donna intelligen
Page 575 and 576: ALLEGATO 8 Intervista a Antonio De
Page 577 and 578: avviene diventa sempre più morbida
Page 579 and 580: G: E ho messo anche cime di rape, h
Page 581 and 582: A: Ed eccoli qua. Eccoli qua. E gua
Page 583 and 584: A: E ci sono delle cose che vanno m
Page 585 and 586: G: Avere più colori anche. In esta
Page 587 and 588: G: Perché le persone sono state sf
Page 589 and 590: G: E molto interessante, facendo qu
Page 591 and 592: a creare diversi microclimi e ad av
Page 593: A: Ed ero andato in Andalusia per f
Page 597 and 598: Z: In Grecia. N: Allora, io posso d
Page 599 and 600: produttiva perché ha bisogno di im
Page 601 and 602: P: Però, secondo me, sarebbe impor
Page 603 and 604: Z: Poi per dire, il discorso del Pa
Page 605 and 606: N: Su certe cose tendiamo anche a s
Page 607 and 608: scusa, ma te quanto guadagni al mes
Page 609 and 610: 609 Z: Quando avranno avuto il temp
Page 611 and 612: N: È, appunto, infatti. No per ora
Page 613 and 614: in un futuro, per cui è inutile ch
Page 615 and 616: ALLEGATO 10 Intervista a Walter Gas
Page 617 and 618: suo complesso per sapere programmar
Page 619 and 620: violetto diciamo, e questi appena a
Page 621 and 622: importante però è un processo cul
Page 623 and 624: Regione sta valutando il progetto,
Page 625 and 626: ALLEGATO 11 Intervista a Giannozzo
Page 627 and 628: V: Quante sono, ecco, le fierucole?
Page 629 and 630: V: Da centoventi era la fierucola q
show all

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?