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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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condizioni ambientali non sono le più opportune. Se la terra <strong>de</strong>lle aiuole è idonea, si può<br />

subito iniziare con le semine <strong>de</strong>gli ortaggi, altrimenti si possono utilizzare le cosid<strong>de</strong>tte piante<br />

«pioniere» (es. piante foraggiere, senape bianca, cicorie, coste, ecc.), specie botaniche che<br />

meglio si adattano ai suoli poveri, contribuendo nel contempo a migliorarli” (FABBRICINI e<br />

DE FALCO, 2003:70).<br />

Ci sono poi alcune regole da seguire nella disposizione <strong>de</strong>i semi. “Nei bordi e<br />

soprattutto alle estremità <strong>de</strong>lle aiuole si potranno piantare anche aromatiche e fiori; in<br />

particolare calendula, tagete e nasturzio che oltre ad attrarre insetti benefici, svolgono una<br />

funzione antibatterica e allontanano i nematodi ed altri parassiti. Inoltre, la presenza di fiori<br />

ren<strong>de</strong> l’orto-giardino più piacevole, colorato e profumato 307 .<br />

I lati <strong>de</strong>lle aiuole potranno ospitare anche piante selvatiche perenni, utili e gustose,<br />

come ruchetta, silene, finocchietto, pimpinella e raperonzolo, piante che comunque andranno<br />

controllate poiché essendo autoctone e molto forti ten<strong>de</strong>ranno a prevalere sulle altre.<br />

La parte piana <strong>de</strong>lle aiuole, oltre alle (…) leguminose, conterrà le altre famiglie <strong>de</strong>gli<br />

ortaggi coltivati” (FABBRICCINI e DE FALCO, 2003:71). DE FALCO non si attiene<br />

molto alle consociazioni 308 , ritenendo più importante che il terreno sia sano e pieno di<br />

piante. Alcune attenzioni però <strong>de</strong>vono essere fatte. Siccome, oltre alle radici vive, anche i<br />

residui vegetali <strong>de</strong>lle piante morte contribuiscono all’aumento <strong>de</strong>lla fertilità, si consiglia di<br />

lasciare sulle aiuole, come pacciamatura e compostaggio, tutto quello che non sarà<br />

consumato, incluse le radici che funzionano da “corsia preferenziale” agli apparati radicali<br />

nuovi. L’altra attenzione è alternare piante che lasciano radici con piante che non le<br />

lasciano, nonché scegliere piante appartenenti a famiglie diverse. Questo serve sia a evitare<br />

di saturare la rizosfera con radici <strong>de</strong>llo stesso tipo che a bloccare la proliferazione di<br />

elementi patogeni come i parassiti animali e vegetali. Si consiglia, pertanto, che nelle aiuole<br />

ci siano almeno tre famiglie diverse, una <strong>de</strong>lle quali <strong>de</strong>ve, per forza, essere quella <strong>de</strong>lle<br />

leguminose per la loro alta capacità di fissare l’azoto atmosferico nelle radici per poi<br />

liberarlo nel terreno, soprattutto alla morte <strong>de</strong>lle piante. Si possono utilizzare molti tipi di<br />

leguminose – come quelle che fanno da concime ver<strong>de</strong> – ma si consiglia l’uso di quelle<br />

commestibili come i fagioli, le fave e i piselli che, secondo FABBRICINI e DE FALCO,<br />

dovranno essere posizionate nel centro <strong>de</strong>lle aiuole 309 .<br />

“Nelle fasce laterali (…), si privilegeranno le Liliacee, come aglio, cipolle o porri che,<br />

grazie alla loro forma longilinea, non impediscono l’accesso alla parte centrale <strong>de</strong>ll’aiuola e<br />

307 Aiuta anche ad attrarre gli insetti benefici, quelli che aiuteranno nella lotta ai parassiti. Nota mia.<br />

308 La consociazione è un termine tecnico per dire la coltivazione di due o tre prodotti che vanno<br />

d’accordo tra loro nella stessa area. L’esempio tipico è mais e fagioli.<br />

309 Gli autori sconsigliano invece la coltivazione di ceci e lenticchie nell’orto perché fissano poco azoto<br />

e lasciano poca biomassa. Secondo loro esse vengono coltivate meglio nei campi aperti.<br />

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