16.06.2013 Views

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

“Economie territoriali, questione i<strong>de</strong>ntitaria e questione ambientale modificano<br />

radicalmente gli indicatori di sviluppo che si vanno allontanando dal PIL in maniera<br />

vertiginosa. Economie locali, i<strong>de</strong>ntità e ambiente ripropongono dunque un ripensamento <strong>de</strong>l<br />

ruolo <strong>de</strong>l territorio (e <strong>de</strong>lla sua cura e valorizzazione) nella produzione <strong>de</strong>lla ricchezza.<br />

In sintesi, se intendiamo la territorialità come «la mediazione simbolica, cognitiva e<br />

pratica che la materialità <strong>de</strong>i luoghi esercita sull’agire sociale» 220 (…), la produzione di territorialità<br />

(intesa come produzione di qualità ambientale, abitativa, come valorizzazione di i<strong>de</strong>ntità<br />

territoriali e urbane, di nuove municipalità e appartenenze, produzioni tipiche in paesaggi<br />

tipici, di crescita <strong>de</strong>lle società locali) diviene problema interno, per alcuni addirittura fondativo,<br />

<strong>de</strong>lla produzione di ricchezza, riferita a mo<strong>de</strong>lli di sviluppo sostenibili” (MAGNAGHI,<br />

2000a:48).<br />

Il primo passo nella direzione <strong>de</strong>lla produzione di territorialità e di<br />

territorializzazione consiste nel rovesciamento <strong>de</strong>l ruolo <strong>de</strong>l territorio, da<br />

supporto/contenitore a produttore <strong>de</strong>llo sviluppo. Ciò “richie<strong>de</strong> una <strong>de</strong>scrizione e una<br />

rappresentazione <strong>de</strong>i valori territoriali e ambientali che consenta di «trattarli» come<br />

opportunità e risorse nei processi di trasformazione, garantendone l’autoriproducibilità e la<br />

durevolezza” (MAGNAGHI, 2000b:21). Inoltre, presuppone la restituzione al territorio<br />

<strong>de</strong>lla sua dimensione di “soggetto vivente”, di cui bisogna rispettare le regole di<br />

riproduzione, nonché il riconoscimento <strong>de</strong>l territorio in quanto patrimonio 221 , qualcosa<br />

220 DEMATTEIS, 1999. L’autore precisa che la territorialità a cui si riferisce non è soltanto quella che<br />

riguarda la <strong>de</strong>marcazione e il controllo <strong>de</strong>l territorio, ma soprattutto quella “in positivo che consiste nel<br />

valorizzare le condizioni e le risorse potenziali <strong>de</strong>i diversi contesti territoriali (milieu) in processi di<br />

sviluppo e riqualificazione, di regola conflittuali, ma anche suscettibili di essere condivisi e partecipati<br />

proprio grazie alle risorse aggiuntive che questo tipo di territorialità attiva permette di creare durante il<br />

processo” (DEMATTEIS, 1999:119/120). Inoltre, richiama l’attenzione sul fatto che la territorialità<br />

non dipen<strong>de</strong> solo dal milieu “ma anzitutto dai rapporti intersoggettivi, per i quali il milieu è un insieme<br />

di “prese”, “leve”, mezzi <strong>de</strong>l loro concretizzarsi, in un processo co-evolutivo complesso. Al centro di<br />

esso si situano le reti locali di soggetti che fanno da interfaccia tra i rapporti col resto <strong>de</strong>l mondo e quelli<br />

con il milieu urbano locale e, attraverso ad esso, con l’ecosistema” (DEMATTEIS, 1999:122).<br />

221 Secondo MAGNAGHI, la categoria patrimonio territoriale, composto da ambiente fisico, antropico<br />

e costruito, riemerge in epoca tardo mo<strong>de</strong>rna, con la crisi e l’insostenibilità <strong>de</strong>l mo<strong>de</strong>llo di sviluppo<br />

“fondato sulla crescita economica illimitata, sul divorzio fra natura e cultura, sulla riduzione <strong>de</strong>l territorio<br />

a spazio funzionale e zonizzato e sulla omologazione <strong>de</strong>lle culture nel processo di globalizzazione”<br />

(MAGNAGHI, 2000b:22). In questa accezione, il patrimonio territoriale è il risultato<br />

<strong>de</strong>ll’interpretazione che viene data da chi lo usa, cioè, il prodotto <strong>de</strong>ll’interazione di lunga durata fra<br />

insediamento umano e ambiente, frutto di un lungo processo composto dall’addizione di atti<br />

territorializzanti o <strong>de</strong>territorializzanti che, nel trascorrere <strong>de</strong>l tempo, gli aggiungono o gli<br />

sottraggono ricchezza e complessità. In quanto sistema vivente, il patrimonio territoriale presenta<br />

regole di crescita e riproduzione il cui non rispetto può favorire la sua distruzione e di conseguenza<br />

l’impossibilità <strong>de</strong>lla sua valorizzazione tramite nuovi usi. In questo modo il territorio, in quanto<br />

patrimonio, è visto e inteso come agente attivo nella produzione di ricchezza e di sviluppo, e non<br />

come un semplice supporto ad esso.<br />

268

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!