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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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non conoscono mura né frontiere. La Comune sociale cesserà ben presto d’essere un tutto<br />

precisamente <strong>de</strong>finito. Ogni gruppo <strong>de</strong>lla Comune sarà necessariamente attratto verso gli altri gruppi<br />

affini <strong>de</strong>lle altre Comuni; si unirà, si fe<strong>de</strong>rerà con essi, con legami per lo meno solidi come quelli che lo<br />

riannodano ai suoi concittadini, costituirà una Comune d’interessi, i cui membri sono sparsi <strong>de</strong>ntro<br />

mille città e villaggi. Un individuo troverà la soddisfazione <strong>de</strong>i suoi bisogni unendosi con altri individui<br />

dagli stessi gusti e abitanti cento altre Comuni” (KROPOTKIN, 1921:129).<br />

Nel capitolo sulla Comune di Parigi, KROPOTKIN tratta <strong>de</strong>lla discussione svolta prima<br />

<strong>de</strong>lla Comune per <strong>de</strong>ci<strong>de</strong>re sull’organizzazione politica <strong>de</strong>lla società <strong>de</strong>ll’avvenire, <strong>de</strong>gli<br />

avvenimenti che portarono alla Comune di Parigi, dalla sua organizzazione e dalla sua caduta:<br />

l’indipen<strong>de</strong>nza comunale era un mezzo, la rivoluzione sociale lo scopo ma, secondo lui, era<br />

mancata a questo movimento un’i<strong>de</strong>a chiara che riassumesse quello che bisognava fare per<br />

realizzare la rivoluzione; gli era mancata l’i<strong>de</strong>a <strong>de</strong>l socialismo mo<strong>de</strong>rno e l’unica preoccupazione<br />

era stata quella di assicurarsi la vittoria per <strong>de</strong>ci<strong>de</strong>re dopo che cosa fare. Scrivendo l’articolo alle<br />

porte <strong>de</strong>i festeggiamenti <strong>de</strong>i 10 anni <strong>de</strong>lla caduta <strong>de</strong>lla Comune, KROPOTKIN analizza lo spirito<br />

che aveva portato le masse alla sua realizzazione e le i<strong>de</strong>e che, dieci anni dopo, attiravano ancora<br />

simpatie nel seno <strong>de</strong>l movimento operaio, ossia, il fatto di essere un movimento eminentemente<br />

popolare.<br />

Nel capitolo sulla questione agraria KROPOTKIN si domanda quale nuova forma di<br />

possesso e di cultura <strong>de</strong>l suolo ci sarebbe stata in futuro. Traccia, in seguito, un quadro <strong>de</strong>lla<br />

questione agraria europea, trattando <strong>de</strong>lla rivolta <strong>de</strong>i contadini, <strong>de</strong>gli alti affitti richiesti dai<br />

proprietari terrieri, <strong>de</strong>lla difficile situazione in cui si trovavano i contadini che volevano poter<br />

coltivare la terra ma che non trovavano le possibilità di farlo e <strong>de</strong>ll’instabilità sociale che si era<br />

instaurata un po’ dappertutto in Europa. Trattando in seguito <strong>de</strong>lla situazione <strong>de</strong>i contadini in<br />

Irlanda, Spagna, Italia, Russia, Inghilterra e Francia, annuncia che la rivoluzione era più vicina di<br />

quanto non si potesse cre<strong>de</strong>re.<br />

Segue un capitolo sul governo rappresentativo, dove KROPOTKIN esamina il tema <strong>de</strong>llo<br />

Stato e di quanto fosse inutile la dichiarazione <strong>de</strong>i diritti umani se la libertà e l’eguaglianza non si<br />

stabilissero nella pratica <strong>de</strong>lle relazioni economiche e <strong>de</strong>ll’uso che veniva fatto dalle istituzioni<br />

politiche con lo scopo di garantire il mantenimento <strong>de</strong>ll’ordine. Afferma inoltre che le classi<br />

operaie avevano già compreso che l’unica forma di raggiungimento <strong>de</strong>lla libertà e <strong>de</strong>ll’uguaglianza<br />

sarebbe stata attraverso l’instaurarsi <strong>de</strong>lle relazioni economiche in un nuovo sistema, quello <strong>de</strong>lla<br />

proprietà collettiva. Tratta in seguito <strong>de</strong>i limiti <strong>de</strong>l governo rappresentativo in quanto un governo<br />

di procura; <strong>de</strong>lle Assemblee governative; <strong>de</strong>lle elezioni e <strong>de</strong>lla creazione <strong>de</strong>lle leggi. Dopo un<br />

esaustivo discorso su tutti i problemi relativi al governo rappresentativo, KROPOTKIN conclu<strong>de</strong><br />

affermando che a una nuova fase economica dovrebbe corrispon<strong>de</strong>re una nuova fase politica e, di<br />

conseguenza, che dopo la rivoluzione sociale non ci sarebbe più posto per nessun tipo di governo<br />

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