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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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V: Da centoventi era la fierucola quella…<br />

P: Sì, quella di settembre, la più gran<strong>de</strong>. Centoventi, centotrenta, secondo le volte, insomma…<br />

V: Io ho ricevuto <strong>de</strong>i <strong>de</strong>pliant dove c’era scritto la fierucola, la fierucolina…<br />

P: Sì, la fierucolina è quella che in Santo Spirito è arrivata a cinquanta, sessanta banche. Poi se si<br />

dovesse fare in un’altra zona di Firenze, è una lunga cosa di fare in un posto diverso, perché lì si sa<br />

che ci sono…<br />

V: Si crea l’abitudine, uno sa e diventa un appuntamento<br />

P: Sì, e cambiare l’abitudine è una cosa complessa.<br />

V: E rispetto all’accettazione? Firenze è un punto privilegiato perché ci sono tanti turisti… Io la prima volta che<br />

ho trovato la fierucola era il primo fine settimana che ero qua, arrivo lì a Santo Spirito e vedo questa fiera. Poi sono<br />

ritornata cre<strong>de</strong>ndo che fosse tutti i fine settimana, fino a capire quando era per poter tornare. Diventa un’abitudine,<br />

un appuntamento, uno va lì a mangiare, a comprare un pezzo di formaggio, ecc. E poi ci sono tanti turisti che<br />

passano come me la prima volta, guardano, comprano qualcosa. Quindi, c’è un movimento, da una parte <strong>de</strong>i turisti<br />

ma dall’altra, c’è, si sente, gli abitudinari diciamo così, quelli che tornano a comprare, si nota questo? Com’è il<br />

movimento di persone, l’accettazione diciamo di questo mercato?<br />

P: Ma, i turisti diciamo, va beh, sono un sovrappiù. Però la cosa importante sono quelli fissi, i<br />

clienti fissi. Perché è da loro che… cioè i turisti non hanno una cultura rispetto a queste cose. Al<br />

massimo comprano quello che c’è, poi se vengono da posti… hanno una certa sensibilità, possono<br />

dir qualcosa, ecc. ma, i turisti pigliano quello che c’è, va bene o non gli va bene. Invece i clienti<br />

fissi sono un’altra cosa perché i clienti fissi entrano nell’atmosfera <strong>de</strong>lla fierucola e cominciano a<br />

scegliere, a ve<strong>de</strong>re, quel banco, quell’altro. Esercitano una pressione indiretta ma insomma, anche<br />

un contributo nel confronto <strong>de</strong>lla fierucola. Con il disastro che c’è a<strong>de</strong>sso a Firenze, in effetti in<br />

Santo Spirito c’è rimasto una popolazione locale ancora, non tanta rispetto a prima ma insomma.<br />

Però in altre zone la popolazione sta diminuendo e quindi, non è che sia… Ecco perché c’è a<strong>de</strong>sso<br />

il dubbio se è il caso di tentare di fare almeno qualche fierucola in una zona, in qualche zona più<br />

periferica. Però insomma, ancora è tutto… si sta pensando a questo ma non, ancora, è una cosa<br />

un po’ di largo avvenire insomma. Ma lo sbocco <strong>de</strong>lla fierucola sarebbe quello di moltiplicare<br />

diciamo, sia i produttori agricoli come minimo, perché se mancano gli agricoltori mancano i<br />

prodotti giusti, e in conseguenza moltiplicare questi negozi, o diciamo, dove si ven<strong>de</strong> la roba<br />

direttamente come consorziati, oppure la vendita diretta nei <strong>de</strong>ttaglianti, in modo che i <strong>de</strong>ttaglianti<br />

comincino a specializzarsi in questi prodotti e possono così far concorrenza ai supermercati ma,<br />

per far questo ci vogliono molti produttori, e poi una certa sensibilità da parte <strong>de</strong>i cittadini che<br />

iniziano a capire la differenza.<br />

V: Questo comincia a esserci di già no, o …?<br />

P: Sì, però è la prima fase, cioè, c’è una sensibilità ma la sensibilità arriva che la gente va al<br />

supermercato e magari invece di comprare i prodotti normali compra i biologici, per cui, piano<br />

piano i supermercati stanno esten<strong>de</strong>ndo i prodotti biologici. Però, questi prodotti biologici, non si<br />

sa da dove vengono molte volte. Magari possono essere biologici importati dall’Argentina o chi sa<br />

dove. E allora, energeticamente, può darsi che un prodotto chimico fatto qui sia meno, diciamo,<br />

incida meno che un prodotto biologico che viene dall’Argentina. E, insomma, queste cose non…<br />

vanno un po’… quando le dimensioni <strong>de</strong>lle azien<strong>de</strong> sono così grosse che va nei supermercati<br />

perché riesce a fare una produzione molto di massa, in più abbastanza diciamo normalizzata, per<br />

cui i prodotti sono tutti uguali, ecc. ecc. per cui il supermercato li può pren<strong>de</strong>re, lì dietro qualche<br />

sospetto viene fuori diciamo. Mentre noi andiamo nella direzione esattamente opposta: che tutti i<br />

prodotti che vendiamo sono prodotti unici il più possibili. Per cui uno che va e compra quel<br />

prodotto, compra, sa che compra quel prodotto e non lo ritroverà più uguale i<strong>de</strong>ntico. Ritroverà lo<br />

stesso genere, ecc. ecc., ma non quello lì.<br />

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