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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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scienza e <strong>de</strong>lla tecnologia quali macchinari, serre, produzione artificiale di suolo459, concimazione,<br />

ecc., i quali avrebbero portato al risparmio di fatiche e all’aumento <strong>de</strong>lla produzione anche<br />

<strong>de</strong>ll’agricoltura vera e propria. Tali progressi avrebbero garantito così la soddisfazione <strong>de</strong>i bisogni<br />

a tutti gli individui <strong>de</strong>lla società i quali, una volta garantiti i loro fabbisogni, si sarebbero <strong>de</strong>dicati ad<br />

attività artistiche o scientifiche, sviluppando così tutte le loro facoltà. Questo era il modo come,<br />

secondo l’anarchico, il comunismo anarchico avrebbe stimolato il lavoro e il conseguente aumento<br />

<strong>de</strong>lla produzione senza per questo dover sfruttare il lavoro di nessuno.<br />

3. Campi, fabbriche, officine<br />

Nel libro Campi, fabbriche, officine, KROPOTKIN espone le sue i<strong>de</strong>e sulla necessità<br />

<strong>de</strong>lla ricerca <strong>de</strong>ll’autonomia economica all’interno di ogni singolo paese nonché <strong>de</strong>lla necessità di<br />

integrare, per quanto possibile, l’attività agricola a quella industriale. In altre parole, egli riteneva<br />

che ogni paese dovesse produrre prima per soddisfare i fabbisogni <strong>de</strong>lla sua popolazione e poi per<br />

l’esportazione. L’originale, anch’esso una raccolta <strong>de</strong>gli articoli pubblicati sul Times londinese dal<br />

1888 al 1890, è stato pubblicato per la prima volta nel 1898 in lingua inglese composto da otto<br />

capitoli. Il libro da me analizzato è in realtà la versione ridotta e aggiornata <strong>de</strong>ll’originale, dove<br />

sono stati soppressi tutti i dati statistici e i lunghi esempi usati dall’autore per convincere il lettore<br />

<strong>de</strong>lla pertinenza <strong>de</strong>lle sue affermazioni. L’edizione da me analizzata invece è divisa in quattro<br />

capitoli che sono in realtà gli originali aggruppati per temi: Il <strong>de</strong>centramento <strong>de</strong>lle industrie; Le<br />

possibilità <strong>de</strong>ll’agricoltura; Piccole industrie e villaggi industriali; Lavoro intellettuale e<br />

lavoro manuale.<br />

Nel capitolo Il <strong>de</strong>centramento <strong>de</strong>lle industrie, i primi due <strong>de</strong>ll’originale, KROPOTKIN<br />

ripren<strong>de</strong> l’argomento già trattato ne La conquista <strong>de</strong>l pane. Analizzando la società in cui viveva,<br />

l’anarchico afferma che essa si trovava davanti allo sviluppo consecutivo <strong>de</strong>lle nazioni, caratterizzato dal<br />

<strong>de</strong>centramento, diffusione e integrazione <strong>de</strong>lle industrie in tutti i paesi <strong>de</strong>l globo. Tale processo,<br />

secondo lui, poteva essere temporaneamente ostacolato, ma non fermato, e i paesi che cercassero<br />

di produrre per il consumo interno anziché esterno sarebbero stati quelli che avrebbero presentato<br />

le maggiori possibilità di riuscita. L’anarchico ritiene che già alla fine <strong>de</strong>ll’Ottocento fosse possibile<br />

notare nell’umanità due ten<strong>de</strong>nze che, secondo lui, l’avrebbero portata prima o poi verso la società<br />

anarchica: una era quella di tenere fianco a fianco con l’agricoltura, nei più variati livelli<br />

<strong>de</strong>ll’economia di un paese, la più gran<strong>de</strong> varietà possibile di industrie. L’altra era quella <strong>de</strong>l lavoro<br />

integrato e combinato. In una società così organizzata, afferma l’anarchico, “ciascun individuo [avrebbe<br />

prodotto] sia lavoro manuale sia lavoro intellettuale; (…) ciascun essere umano valido [sarebbe stato]<br />

un lavoratore, e (…) ciascun lavoratore [avrebbe lavorato] sia nei campi sia nelle officine industriali;<br />

(…) ogni agglomerato di individui, abbastanza gran<strong>de</strong> da disporre di una certa varietà di risorse naturali<br />

– [fosse] esso una nazione, o piuttosto una regione – [avrebbe prodotto e consumato] in proprio la<br />

maggior parte <strong>de</strong>l suo prodotto agricolo e industriale” (KROPOTKIN, 1975:34/35).<br />

459 KROPOTKIN si riferisce all’uso di strati di concime già utilizzati per dare alle piante il calore necessario<br />

al loro sviluppo, come consigliato nel Dizionario di Agricoltura di J. BARRAL e H. SAGNIER, nei<br />

vocaboli orticoltura e orto.<br />

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