DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

Capisci? E allora adesso andiamo verso una produzione che ha nel guadagno l’unico valore. È così
di nuovo, è per questo ***. D’altra parte è questo, io voglio sapere cosa c’è in questo …
Q: La qualità
L: La qualità. La qualità perché io do a un bambino una cosa ha un valore. Tu pensi invece che il
grasso in torno al 24 è in più, cioè le proteine, allora noi doniamo queste varietà e allora tutte le
piante che si facevano nello Sperimentale invece di vendere a 100 mila lire l’uno, era 10 mila lire
qualunque pianta fosse. Allora lui aveva il garofano dello Sperimentale, pagavano un tanto per lo
Sperimentale però, se l’altro ti faceva pagare mille tu facevi pagare 500, venivano comprar da te.
Capisci? Così la pianta… Io c’avevo portato via un po’ un ****** calviniano. ******** là, questa
pianta qua sono dello Sperimentale del ’45, capisci? Però io le ho tenute. E se vai a San Remo ci
saranno tre, quattro piante di queste qui. Poi comincia ad avere il rinnovo dell’istruttore e egli
mette palma. Ma la palma, è bella, però c’abbiamo tutta Bordighera piena. Te ne vai a Roma è
piena di palma. Te di dove vieni?
Q: Da Genova, e anche lì è pieno di palma…
L: È pieno. Ma con quale …?
***
L: Ma adesso, devi vedere Imperia, hanno fatto tutto, ma **** ci vogliono sul 2 milioni per palma.
Capisci te? Allora vedi, non è più il progresso verso qualcosa di bello. Vedrai cosa succede.
Succede che tu che non sei abituata al bello, conosci il brutto, quando vedi il bello ti spaventa. È
questo il valore che vogliano mettere nell’uomo. Non è il bello che ha valore, è il brutto.
Anticamente al tempo del fascismo, Mario Onetti diceva “Le gravate devono essere di alluminio”. Sai
poi tutto quello ****. E lui cosa ha fatto? Ha fatto quel campo bello ha fatto in corso… corso
Vittorio, sai? Ha fatto tutto di marmi, marmi di valore, era roba. Poi ha fatto le statue avevano le
***** d’oro, lì c’era ****. ******** che bruciava la potenza. Adesso vogliono fare sul… dimmi te
che lavoro fa, un ponte per andare in Sicilia. Eppure stamattina diceva che tra due anni si
comincia. Perché loro lo vogliono…
Q: Diciamo, appunto, io credo che noi abbiamo in questi ultimi trent’anni realizzato il programma del
futurismo…
L: Sì ma dimmi te…
Q: L’alta velocità, ****
L: Sì ma ti ricordi quando disegnavano? Si vedeva qui il disegno, proprio quello!
Q: Si adesso si ammette come, il ponte di Messina è un caso macroscopico, ma anche il fatto che vogliono scendere,
per fare questa nuova ferrovia che ******, fanno una galleria di non so quanti chilometri, trenta chilometri, il tutto
per guadagnare alla fine, 20 minuti 25 minuti tra Lione e Torino.
L: Ma i soldi se li guadagnano loro.
Q: Allora io ti chiedo ****** che non ha…
L: ****. Noi da ragazzi ce ne fregavamo dei soldi. Non ci interessava. Io stavo lì sopra, guarda, c’è
una strada. Cosciara, io stavo in Cosciara, fino a dodici anni io non andavo nemmeno a fare il
bagno al mare. Era una comunità in fondo. Eravamo una ventina, venticinque ragazzi, ragazze, ma
lì non c’era la divisione tra ragazzi, ragazze, eravamo tutti uguali. Infatti tra noi era una comunità la
nostra. E allora io avevo delle capre, le portavo a pascolare e guardate che, non c’era la
delinquenza di oggi, andavo da un negoziante che ***** un chilo di polvere di ******da sparo,
******. E tra di noi ******* perché la molavi sotto una pietra, facevi un buco con i ragazzi, e poi,
eravamo abituati, uno di noi ci *****, scoppiava la pietra con quello facevano i muri e poi…
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