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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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lavoro fatto nella Vale di Bisenzio, perché questo è completato quindi, diciamo è quello più completo davvero, e lì ci<br />

legheremo questa parte, si fa la seconda edizione di quel volume con l’aggiunta di quest’altro che spiega quello che è<br />

successo. Insieme a quello pubblichiamo o pubblicheremmo un volume che indica tutti i comuni toscani che hanno i<br />

prodotti biologici nelle loro mense, e abbiamo anche qui rifacendosi dal passato perché fin dal ’94 con l’ANCI<br />

TOSCANA abbiamo fatto un protocollo di intesa con il coordinamento toscano per l’inserimento <strong>de</strong>i prodotti nelle<br />

mense e ci siamo accorti che, insomma, piano piano <strong>de</strong>i successi ne sono ottenuti perché oggi sono 118 i comuni in<br />

Toscana che utilizzano i prodotti biologici nelle mense. Non lo sapeva nessuno. Tutti fanno questa espressione di<br />

meraviglia, me compreso. Perché io ero convinto che si fosse in torno a 60/70 invece dall’indagine complessiva fatta<br />

ne abbiamo scoperto 118.<br />

V: E questo per le scuole, o…?<br />

G: Per le scuole, le mense pubbliche, mense scolastiche. Ed è importante perché su 287 comuni che ci sono in<br />

Toscana, 118 hanno i prodotti sono tanti, siamo quasi al 50% mi sembra un dato davvero confortanti.<br />

Pubblicheremo appunto questi dati per la conoscenza di tutti, ci metteremo un menu, un menu che secondo noi è il<br />

migliore, almeno di quelli che abbiamo potuto reperire fino a oggi, che è quello <strong>de</strong>lla mensa di Suvereto, che è stato<br />

fatto da una dietologa, fortemente studiato e elaborato, con tutti i prodotti biologici, con un’assenza quasi totale <strong>de</strong>lla<br />

carne, soprattutto carne rossa, e che negli anni è stato poi modificato piano piano sulla base <strong>de</strong>lle richieste che<br />

venivano dai bimbi, non dalle mamme, dai bimbi.<br />

V: Che bellino…<br />

G: È mi piace sottolinearlo, perché se si da retta alle mamme, i bimbi mangiano malissimo. Se invece si ascoltano i<br />

bimbi, allora… Lei è riuscita a trovare l’a<strong>de</strong>guamento giusto mantenendo il rapporto con la naturalità<br />

<strong>de</strong>ll’alimentazione, però dandoli il sapore che più venivano accettati e accolti dai bambini stessi. Per cui si può essere<br />

davvero soddisfatti… Se si pensa che la carne rossa viene utilizzata una volta alla settimana, una volta, nel ragù e<br />

basta, non c’è altra carne rossa. C’è due volta la carne bianca mi sembra e due volte il pesce in una settimana, e poi<br />

il resto è soltanto verdura o cereali. È molto bello, soprattutto la partecipazione complessiva nella costituzione a<br />

questo menu che è stata importante perché soltanto… Avevamo introdotto – ora spero che ci sia ancora questa cosa<br />

– avevamo introdotto la possibilità di non far dare alle mamme niente per la metà mattina ai bambini. Eravamo<br />

noi che si forniva lo yogurt o la banana o qualcosa di questo genere, insomma, quello che ci aveva <strong>de</strong>tto la dietologa.<br />

Perché altrimenti, no, le mamme, un sacco di discorsi e poi il bimbo arrivava alle 10, apriva il cestino e tirava una<br />

schiaccia gran<strong>de</strong> in questo modo, e quindi c’era … così.<br />

V: E questa commissione <strong>de</strong>lle persone che fanno parte <strong>de</strong>l consorzio, qual è la specializzazione di loro?<br />

G: Il consiglio direttivo? Il Consiglio Direttivo, dunque io sono il presi<strong>de</strong>nte, il vice presi<strong>de</strong>nte è un pensionato,<br />

quindi, consumatore, un pensionato consumatore, lui è un ex dirigente di attività turistica in pensione. Lo conoscevo,<br />

era mio amico, l’ho chiamato, era venuto un paio di volte alle iniziative nostre, poi l’ho chiamato, è diventato socio.<br />

E poi c’è due azien<strong>de</strong> agricole, la *** che fa il commercio all’ingrosso, un trasformatore, che sono tra i soci fondatori,<br />

uno che è il direttore, che è un Suveretano, direttore <strong>de</strong>lla università di Pinerollo, a Torino, lui è di Suvereto, lavora<br />

la su e ogni tanto viene qua. E in più c’è un architetto romano, che ha una proprietà a Suvereto, una proprietà<br />

agricola, una azienda agricola ed è tra i soci fondatori di Radici.<br />

V: Ed è questo trasformatore che fa, che produce poi i sott’oli…<br />

G: Anche, non solo lui, è lui che c’ha questa piccola azienda a Suvereto e poi sull’Ammiata, a Castel bel Piano<br />

***<br />

V: Ma siete voi a dire come fare?<br />

G: Sì. Cioè, loro lavorano solo su nostra… Noi dividiamo il mercato in quantità complessive e poi<br />

loro, non lo so, ci vogliono 50 mila barattoli di carciofo e quindi fanno 50 mila barattoli di<br />

carciofo, con il prezzo, viene venduto, fatturato alla piattaforma, con la piattaforma ***<br />

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