DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

ognuno deve cercare un nome e un’identità propria che la caratterizzi e la differenzi da
tutte le altre.
Inoltre, sin dal 1984 l’Associazione La Fierucola ha affrontato, attraverso convegni
e seminari, temi d’importanza e attualità sull’agricoltura come “la biodiversità, l’evoluzione
delle varietà locali dell’agricoltura attraverso la selezione massale, i progressi nella trazione
animale, le macchine per la trasformazione domestica dei prodotti agricoli, l’igiene nelle
produzioni locali, la difesa delle produzioni tipiche nell’ambito della cultura locale, i nuovi
metodi di coltivazione naturale, la riforestazione per il riequilibrio dei microclimi, l’analisi degli
ostacoli legislativi e fiscali per l’agricoltura non imprenditoriale, le manipolazioni genetiche
ecc.” (PUCCI, 2003:5).
Oltre a commercializzare i prodotti la Fierucola pubblica anche un giornalino e una
rivista. La pubblicazione del giornalino è iniziata alla fine degli anni ’80, circa quattro anni
dopo la prima Fierucola. Nonostante non sia mai stato interrotto, negli ultimi sei anni circa
esso è diventato un catalogo della Fierucola di settembre, con l’elenco degli espositori e
alcuni articoli che riguardano più direttamente la Fierucola. Da quando il giornalino è
diventato questa specie di catalogo, hanno cominciato invece a pubblicare una rivista
intitolata «la Fierucola», che riguarda argomenti più ampi e non soltanto la Fierucola in sé
stessa.
3. I GAS – i gruppi di acquisto solidale – e il consumo critico
I Gruppi di Acquisto Solidali – GAS – hanno la loro origine in ambienti molto
diversi tra loro, come gruppi di amici, gruppi di famiglie, gruppi pacifisti, sottogruppi di
gruppi già esistenti, come per esempio da Amnesty International, dai Bilanci di
Giustizia 430 , associazioni del naturale, associazioni di consumatori, un altro GAS, ecc.
Sono esperienze molto diverse tra loro ma con alcuni punti in comune.
430 Bilanci di Giustizia è nata in occasione del quinto raduno del movimento “Beati i Costruttori di Pace”
tenutosi a Verona il 19 settembre 1993. Si tratta di una campagna rivolta alle famiglie intese come
soggetto micro-economico, orientata al cambiamento della struttura dei propri consumi e
dell’utilizzo dei propri risparmi, servendosi per questo di criteri di giustizia. Si tratta,
fondamentalmente, di scegliere prodotti che non danneggiano la salute, l’ambiente e i popoli del
Sud del mondo attraverso il loro sfruttamento. Attualmente più di cinquecento famiglie sono
coinvolte in questa esperienza. Alcuni degli atti da loro compiuti sono l’adesione al consumo critico
e alla finanza alternativa, attraverso la MAG e la Banca Etica; la realizzazione della raccolta selettiva
dei rifiuti; l’uso di detersivi biologici; l’acquisto di prodotti nelle Botteghe del Mondo, messo in atto
dal 60% degli aderenti; la preferenza per alimenti di stagione; il riuso e scambio di vestiti, messo in
atto da quasi il 50% degli aderenti; l’uso della bicicletta al posto dell’auto per gli spostamenti;
l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo energetico e che non usano i CFC, ecc. Dal 1996 la
campagna ha avviato una collaborazione con il Wuppertal Institute, il cui studio è stato oggetto di
analisi nel settimo capitolo di questa tesi.
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