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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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le famiglie. Ogni famiglia portava a casa il raccolto contenuto in una di queste parti. Così fu<br />

soppresso il granaio pubblico, ma rimase il campo comune, e siccome ciascuna famiglia non<br />

raccoglieva precisamente il prodotto <strong>de</strong>lla parte che aveva lavorato e seminato, non poteva<br />

dire di avere un diritto particolare al godimento di quanto aveva ricevuto. Non fu più la<br />

comunanza <strong>de</strong>lla terra, ma la comunanza <strong>de</strong>l lavoro, che fece la proprietà comune” 145 .<br />

Dagli Stati Uniti fu riportata l’esperienza di Orbiston, tratta dalle i<strong>de</strong>e di Owen: una<br />

società cooperativa fondata negli anni 1820 presso Edimburgo, con succursali in tutta la Gran<br />

Bretagna e guidata da Abramo Combe. Per diffon<strong>de</strong>re le i<strong>de</strong>e comuniste su cui si basava<br />

l’esperimento, oltre alle numerose assemblee pubbliche – alle quali di solito seguivano<br />

<strong>de</strong>lle sottoscrizioni per fondare una colonia di prova – era stato fondato anche un<br />

periodico, il Cooperative Magazine. Orbiston prosperò, alimentando industrie quali fon<strong>de</strong>rie<br />

e officine di macchine. Ma, una volta morto il lea<strong>de</strong>r, l’esperimento si esaurì.<br />

Sempre dagli Stati Uniti proviene l’esempio <strong>de</strong>lla colonia cooperativa creata nel<br />

1887 in Columbia, negli Stati Uniti, con l’obiettivo di illustrare i vantaggi <strong>de</strong>lla libera<br />

cooperazione, partendo dal presupposto che il benessere di ciascuno dipen<strong>de</strong>va dal<br />

benessere di tutti. I membri <strong>de</strong>lla colonia inten<strong>de</strong>vano sviluppare la loro vita cercando<br />

l’equilibrio tra l’individualismo e l’altruismo, vivendo secondo la massima “uno per tutti,<br />

tutti per uno”.<br />

L’area <strong>de</strong>lla colonia era di 960 acri (circa 388,51 ettari), ma i coloni inten<strong>de</strong>vano<br />

aumentarla, non appena avessero trovato altre persone disposte a lavorare secondo i loro<br />

principi. Cercando l’indipen<strong>de</strong>nza economica in ciò che si riferiva alle necessità di base,<br />

essi avevano procurato una provvista abbondante di alimenti e un alloggio buono e<br />

sufficiente per tutti e, avevano stabilito di comprare abiti per tutti e una filatura di lana<br />

non appena avessero cominciato a ven<strong>de</strong>re la loro produzione. Un’altra preoccupazione<br />

<strong>de</strong>i coloni era quella di raggiungere, per quanto possibile, l’equilibrio tra uomini e donne<br />

all’interno <strong>de</strong>lla colonia.<br />

I coloni avevano anche preso la <strong>de</strong>cisione di divi<strong>de</strong>rsi in due categorie: soci resi<strong>de</strong>nti<br />

e non resi<strong>de</strong>nti. Quelli più adatti al lavoro di pionieri e che si occupavano <strong>de</strong>i lavori di<br />

bonifica <strong>de</strong>l terreno sarebbero diventati soci resi<strong>de</strong>nti, mentre gli altri avrebbero<br />

contribuito con 5 dollari al mese ciascuno per garantire il lavoro <strong>de</strong>i soci resi<strong>de</strong>nti. Era<br />

anche prevista una quota di ammissione nella seguente forma: uomo o donna adulti, 100<br />

dollari; coppia di sposi con figli, 150 dollari; ragazzi sopra i 14 anni, da <strong>de</strong>finire.<br />

145 «Lo Sperimentale» n. 7 in «HUMANITAS» Anno I n. X, Napoli 10 aprile 1887, p. 3.<br />

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