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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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l’incremento economico e la creazione di posti di lavoro; alla differenziazione e<br />

integrazione <strong>de</strong>ll’economia rurale e al miglioramento <strong>de</strong>lla qualità <strong>de</strong>lla vita <strong>de</strong>lle<br />

popolazioni rurali. Per raggiungere tali obiettivi sono stati creati strumenti come i<br />

Programmi <strong>de</strong>i Fondi Strutturali; le misure di accompagnamento <strong>de</strong>lla PAC (Politica Agricola<br />

Comunitaria); le Politiche per la silvicoltura e l’ambiente; l’incentivo alla ricerca nei settori<br />

<strong>de</strong>ll’agricoltura, silvicoltura e sviluppo rurale; lo sviluppo <strong>de</strong>lle risorse genetiche in agricoltura, con<br />

particolare riferimento alla diversificazione e miglioramento <strong>de</strong>lla produzione e alla tutela<br />

ambientale.<br />

Quattro anni dopo, nel 1996, venne compiuto un ulteriore passo verso il<br />

raggiungimento di tali obiettivi attraverso la dichiarazione di Cork, occasione in cui venne<br />

messa in evi<strong>de</strong>nza “la necessità di un cambiamento di prospettiva per la politica agricola<br />

comunitaria verso il riconoscimento – e la promozione – <strong>de</strong>l suo ruolo di produttrice di beni<br />

pubblici (ambientali, paesistici, culturali e sociali). In questo senso si [auspicava] uno sviluppo<br />

rurale sostenibile da perseguire nell’ambito di un quadro normativo, strumentale e finanziario unitario”<br />

(FANFANO, 2000:9).<br />

Il processo di revisione <strong>de</strong>lla politica agricola e di sviluppo rurale comunitaria è stato<br />

concretizzato nel contesto <strong>de</strong>ll’Agenda 2000. La nuova politica di sviluppo rurale<br />

diventava il secondo pilastro <strong>de</strong>lla politica agricola comunitaria, permettendo di meglio<br />

affrontare le nuove sfi<strong>de</strong> poste dai mercati esterni, dai consumatori e dalla società in<br />

termini ambientali. È in questo contesto che <strong>de</strong>vono essere intese le quattro linee di<br />

azione/principi conduttori – la stabilizzazione <strong>de</strong>l mercato (SM); i pagamenti per la tutela<br />

ambientale <strong>de</strong>l paesaggio e <strong>de</strong>lla cultura rurale (PAP); gli incentivi allo sviluppo rurale<br />

integrato e multisettoriale (ISR) e l’assistenza transitoria all’aggiustamento <strong>de</strong>lla struttura<br />

produttiva alle nuove condizioni di mercato e di finanziamenti (ATA) 251 – le quali,<br />

d’accordo con il rapporto Buckwell, avrebbero dovuto orientare le misure <strong>de</strong>lla nuova<br />

251 La “stabilizzazione <strong>de</strong>l mercato (SM), mira a creare una rete protettiva per merci che possono essere<br />

soggette a fluttuazioni incontrollabili <strong>de</strong>l mercato. I pagamenti a favore <strong>de</strong>ll’ambiente, <strong>de</strong>l paesaggio e <strong>de</strong>i<br />

valori culturali (PAP) sono orientati alla protezione e allo sviluppo <strong>de</strong>l patrimonio ambientale e culturale,<br />

oltre che a valorizzare le risorse e il tessuto sociale <strong>de</strong>lle aree rurali. In teoria, questo tipo di sostegno<br />

dovrebbe interessare tutto il territorio. (…) Gli aiuti vengono chiamati pagamenti, non sussidi o rimesse,<br />

in quanto vengono pagati con <strong>de</strong>naro pubblico coloro che forniscono servizi ambientali di interesse<br />

collettivo. Si tratta di pagamenti per servizi, e non di trasferimenti assistenzialistici. Per questo motivo,<br />

essi non sono dovuti se il servizio non viene fornito. (…) Il terzo elemento, gli incentivi allo sviluppo<br />

rurale (ISR), riguarda tutti gli aspetti <strong>de</strong>llo sviluppo rurale, compreso quello agricolo, ma mira soprattutto<br />

a stimolare l’impiego non agricolo <strong>de</strong>lle risorse <strong>de</strong>ll’impresa agricola o <strong>de</strong>lle risorse connesse all’esercizio<br />

<strong>de</strong>ll’agricoltura. Il quarto elemento, l’assistenza temporanea all’aggiustamento, ha lo scopo di facilitare il<br />

passaggio da una politica agricola ad una politica rurale.<br />

I primi tre elementi (SM, PAP e ISR) hanno carattere duraturo. L’ultimo (ATA), (…) preve<strong>de</strong> una forma<br />

di sostegno transitorio” (BUCKWELL, 1998a: 15/16). L’assistenza transitoria all’aggiustamento<br />

(ATA) si configura quindi come una forma di assistenza <strong>de</strong>stinata ad aiutare l’adattamento<br />

necessario alle nuove esigenze <strong>de</strong>lla nuova politica agricola comunitaria, soprattutto per quanto<br />

riguarda le esigenze ambientali.<br />

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