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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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percepivano lo stesso salario, che qui passò a essere chiamato credito. Quelli che rimasero<br />

individualisti erano rispettati ma dovevano produrre in modo da non pregiudicare<br />

l’economia generale. Con questo obiettivo, il <strong>de</strong>legato assisteva alle loro riunioni,<br />

indicando ciò che conveniva seminare, piantare, sopprimere e perfezionare. Inoltre, egli<br />

comprava i loro prodotti pagandoli secondo le tariffe stabilite dal sindacato, al quale<br />

appartenevano, tra l’altro, anche i produttori individualisti. La distribuzione era così<br />

completamente socializzata.<br />

Riguardo al consumo, si applicò un sistema <strong>de</strong>i buoni, essendo stata eliminata la<br />

moneta locale. Gli articoli più difficili da trovare erano razionati, fatto che evitava gli<br />

squilibri tra i membri <strong>de</strong>l collettivo. Ogni famiglia posse<strong>de</strong>va un libretto sul quale<br />

figuravano le quantità <strong>de</strong>i prodotti che aveva diritto di consumare. Tutti i prodotti di<br />

consumo locale erano distribuiti dai magazzini comunali e anche dalle cooperative, sotto il<br />

controllo <strong>de</strong>l consigliere <strong>de</strong>l vettovagliamento. Esisteva un magazzino generale per il pane,<br />

tre per i prodotti di spezierie/drogherie, tre macellerie e tre salumerie. Il grano, di accesso<br />

libero tanto agli individualisti quanto ai collettivisti, veniva consegnato a un magazzino<br />

<strong>de</strong>stinato ai cereali. Poi, a seconda <strong>de</strong>l consumo, veniva consegnato ai mulini comunali che<br />

distribuivano la farina a undici forni che preparavano il pane e lo consegnavano subito alla<br />

distribuzione.<br />

Il consiglio comunale applicava un sistema di credito. Quando un collettivista o un<br />

produttore individuale aveva bisogno di moneta per un acquisto importante, si dirigeva<br />

all’organizzazione <strong>de</strong>lle finanze locali e formulava la sua domanda. Si calcolava allora, sulla<br />

base di una valutazione fatta da due <strong>de</strong>legati collettivi e due individualisti, il valore di ciò<br />

che, nel lasso di tempo proposto, salvo gli eventuali inci<strong>de</strong>nti naturali, egli avrebbe potuto<br />

ottenere dal suo lavoro. In seguito, si faceva un esame <strong>de</strong>lla media <strong>de</strong>lle spese normali<br />

fatte da lui durante un periodo di tre mesi, e su questa base, gli veniva fornito un credito<br />

senza interessi.<br />

Inoltre, quando una persona aveva bisogno di qualcosa – un abito, la riparazione<br />

<strong>de</strong>lla casa, <strong>de</strong>gli strumenti <strong>de</strong>l lavoro, ecc. – si rivolgeva direttamente al responsabile<br />

<strong>de</strong>ll’attività e si accordavano sui tempi di realizzazione <strong>de</strong>l lavoro. I prezzi erano fissi,<br />

stabiliti insieme dal <strong>de</strong>legato generale <strong>de</strong>l lavoro, i tecnici <strong>de</strong>l consiglio municipale <strong>de</strong>lle<br />

industrie, i rappresentanti <strong>de</strong>lle sezioni produttive e i consumatori. Il compratore pagava al<br />

<strong>de</strong>legato, che consegnava il <strong>de</strong>naro al consigliere <strong>de</strong>l lavoro. Il controllo sul pagamento<br />

effettuato era realizzato tramite un libretto a madre e figlia con due ricevute, <strong>de</strong>lle quali<br />

una rimaneva al compratore e l’altra al responsabile <strong>de</strong>lla sezione produttiva che eseguiva<br />

il lavoro.<br />

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