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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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iconquista <strong>de</strong>l territorio 238 . Inoltre, l’autore richiama l’attenzione sul fatto che “la<br />

sostenibilità <strong>de</strong>llo sviluppo richie<strong>de</strong> una dimensione complessa, integrata <strong>de</strong>lla trasformazione<br />

ecologica <strong>de</strong>l territorio, ren<strong>de</strong>ndo compatibili e coerenti sostenibilità culturale (il rito di<br />

fondazione, la cittadinanza, il municipio, l’autogoverno), economica (la conversione ecologica<br />

<strong>de</strong>ll’economia, l’affermazione <strong>de</strong>ll’economia <strong>de</strong>lla natura, lo sviluppo di economie territoriali<br />

dove siano garantiti gli interessi <strong>de</strong>i più <strong>de</strong>boli), geografica (la <strong>de</strong>mocrazia territoriale, le reti non<br />

gerarchiche e solidali di città), ambientale (la coerenza <strong>de</strong>gli insediamenti umani con la qualità<br />

<strong>de</strong>gli ecosistemi)” (MAGNAGHI, 2001:40). Per avviare questo processo, un passo<br />

fondamentale è l’individuazione sul territorio <strong>de</strong>gli attori che si muovono nella direzione<br />

<strong>de</strong>lla sostenibilità.<br />

“Autosostenibilità e auto<strong>de</strong>terminazione, sviluppo sostenibile e sviluppo autocentrato<br />

divengono [così] concetti strettamente interdipen<strong>de</strong>nti; il concetto di autosostenibilità allu<strong>de</strong><br />

alla necessità di un profondo ridimensionamento <strong>de</strong>ll’«economico» (…) e alla necessità di un<br />

contemporaneo sviluppo <strong>de</strong>l ruolo <strong>de</strong>lle istituzioni locali. È necessario un forte processo di<br />

<strong>de</strong>centralizzazione che consenta il rafforzamento di pratiche di cooperazione e di<br />

partecipazione, e sviluppi nuove forme di comunità che garantiscano a loro volta nuovi<br />

processi di accumulazione di capitale sociale” (MAGNAGHI, 2000a:91).<br />

2.3. Verso il cambiamento<br />

Perché si possa avviare il progetto di sviluppo locale autosostenibile, sottolinea<br />

MAGNAGHI, bisogna che ci siano gli “attori <strong>de</strong>lla trasformazione”, soggetti portatori di<br />

i<strong>de</strong>e capaci di aprire la strada verso la costruzione <strong>de</strong>lla società locale e quindi <strong>de</strong>llo sviluppo<br />

locale autosostenibile. Tali attori emergono dai movimenti sociali, dal conflitto con le<br />

istituzioni, dal tentativo di superamento <strong>de</strong>lle nuove forme di povertà di cui si è trattato<br />

nel primo paragrafo. Bisogna saperli i<strong>de</strong>ntificare e fare <strong>de</strong>l conflitto un’occasione di avvio<br />

di un processo rivolto alla ricostruzione di un’i<strong>de</strong>ntità locale. È nel riconoscimento di<br />

questi attori all’interno <strong>de</strong>l territorio e nella ricostruzione <strong>de</strong>lla loro i<strong>de</strong>ntità che si basa il<br />

238 La valorizzazione <strong>de</strong>l patrimonio territoriale è qui intesa come la produzione di nuovi atti<br />

territorializzanti capaci di aumentarne il valore. Oltre a questo atteggiamento verso il patrimonio<br />

territoriale, l’autore sottolinea l’esistenza di altri due che per molto tempo sono stati alla base <strong>de</strong>lle<br />

politiche di progettazione territoriale, e cioè la dissipazione o distruzione e la conservazione. I<br />

primi due sono intesi sia come la <strong>de</strong>ca<strong>de</strong>nza e il <strong>de</strong>grado di intere aree per abbandono, mancanza di<br />

manutenzione e consumo di risorse non rinnovabili, sia come la messa in atto di azioni<br />

<strong>de</strong>territorializzanti che intenzionalmente distruggono elementi <strong>de</strong>l patrimonio in conflitto con gli<br />

interessi economici prevalenti. L’ultimo, la conservazione per le generazioni future, è intesa come<br />

lo stabilimento di limiti all’uso <strong>de</strong>lle risorse attraverso il riferimento all’ecocompatibilità <strong>de</strong>llo<br />

sviluppo economico.<br />

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