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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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allora ci teneva. Perché poi io avevo disegnato tutti i papaveri, le mutazioni, Per ultimo io<br />

disegnavo sotto il microscopio, perché noi adoperavamo la corticina per ve<strong>de</strong>re le mutazioni <strong>de</strong>lla<br />

corticina. Sai cos’è la corticina? Il corcico è una pianta nostra di montagna. Per cui tiene un<br />

elemento, la corticina, che moltiplica i cromosomi. Allora se è un diploi<strong>de</strong> l’ho fatto traploi<strong>de</strong>,<br />

quadripoli<strong>de</strong>, sai? E allora avevamo adoperato anche quello e tu, da quando nasce lo vedi.<br />

Diciamo la piantina quando nasce, di papavero, c’ha le foglie molto strette, i cortiledone sono<br />

stretti. Una applicata già da questa cosa qui viene ton<strong>de</strong>giante, e allora poi io lo seguivo per ve<strong>de</strong>re<br />

le modifiche, cosa faceva questa varietà. Come un’altra, così come che è fatta. Ma la cosa ganza è<br />

che poi non lo facevamo nemmeno, *****. E allora, in questo poi dovevo sapere i semi. E allora<br />

mi davano l’acice, che veniva da tutte le parte <strong>de</strong>l mondo. E poi io dovevo sapere da dove veniva,<br />

ve<strong>de</strong>ndo la fioritura. Io ho fatto davvero, mi divertivo. Certo poi questo era un extra che io<br />

facevo…<br />

Q: Ma questo con Fukuama<br />

L: Fukuoka!<br />

V: Fukuoka.<br />

L: Fukuoka è quel giapponese che creò… Ma a<strong>de</strong>sso c’è ancora in giro <strong>de</strong>i lavori di Fukuoka no?<br />

V: Sì<br />

L: E allora noi, non ho mai lavorato la terra per l’oppio per gli altri più di quattro centimetri.<br />

Lavoravamo appena in superficie perché Fukuoka dice appunto che è inutile andare un metro<br />

come dicevano questi <strong>de</strong>l laboratorio per metter la vigna, andavano profondi così. Tutta la terra<br />

buona la buttiamo sotto e quella cattiva la buttiamo in alto.<br />

Q: Quindi, anche tu sei di questa i<strong>de</strong>a?<br />

L: Sì, io sono dall’i<strong>de</strong>a che la… Non è tanto… Perché poi il mio figlio ha fatto, un giorno è partito<br />

dalla banca ha fatto sei mesi in Tasmania. E lì c’erano sai queste colture proprio… Invece di levare<br />

l’erba mettevano <strong>de</strong>i lettelloni e dopo un po’ di tempo l’erba era morta sotto perché era marcita,<br />

sai? E allora io lavoravo molto piano, poco. E poi quando si seminava si calpestava tutto.<br />

Facevamo un lavoro perché eravamo quattro operai. Io a guida con tre altri… E poi ci<br />

pren<strong>de</strong>vamo a braccietto e camminavamo davanti, indietro, davanti, indietro ulteriormente, finché<br />

era pestata bene. E venivano <strong>de</strong>i papaveri da opio da due metri. Si ci sono queste… e quello lì mi<br />

piaceva perché…<br />

V: E quindi ritiene che questa può essere un’alternativa a quell’agricoltura tradizionale?<br />

L: Sì, sì, sì, bene. È una cosa che può essere buona. Sì, sì anche quella di fare anche solleci, solleci<br />

di piante comuni che una volta facevamo noi. Io credo che la pietra stessa abbia vita e noi leviamo<br />

le pietre. Io ce le metto, capisce? Perché? Perché a<strong>de</strong>sso io c’ho <strong>de</strong>lle rose, ed è venuta una mia<br />

amica, una ragazza che studiava con il mio fratello. Allora a lei ho <strong>de</strong>tto “Facciamo un’aiola”. Allora<br />

io ho messo tutte le porcherie che sono uscite di una fondamenta di qua, mattone, così no? E<br />

allora quando, poi non sapevo, ci ho messo un po’ di terra e poi c’ho piantato le rose. C’ho <strong>de</strong>lle<br />

grandi così lunghe tre metri, non c’ho <strong>de</strong>tto niente. Perché qui vedi, in questo giardino, non c’ho<br />

mai dato una goccia di calcina, queste piante non c’hanno insetticida, nulla. C’è un ciclo naturale,<br />

capisci? E allora io ci credo a quello lì sì perché sono cose naturali, è un po’ un ritornano alla<br />

natura. Fukuoka era uno studioso <strong>de</strong>lla natura. E allora <strong>de</strong>vi starci attenti a queste cose. Sono cose<br />

che sono validissime, perché noi, noi facevamo cioè il palio <strong>de</strong>lle piante anche spinose per poter<br />

coprire certe, certe… poi era la paccimatura, la vecchia paccimatura di un tempo.<br />

Io dicevo che la pietra è vita. Dicevano “Ma va beh…” Dicevo da secoli prima che… Però qualcosa<br />

di radioattivo nelle pietre c’è. Perché una volta quando ero a Perinaldo, ho sentito <strong>de</strong>i vecchi di<br />

dire “È la pianta non faceva niente, mettiamo <strong>de</strong>lle pietre in torno”. Allora con un sorvo, pose <strong>de</strong>lle ciacche<br />

di pietre. Appena piovuto ci hanno messo. La pietra non lascia traspirare, però per fisica, l’umidità<br />

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