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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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A: Ed ero andato in Andalusia per far nascere una bambina, parto naturale, perché una nostra<br />

amica aveva questa voglia, questo progetto, e dato che l’ultima figlia, Minu, è nata in casa e l’ho<br />

raccolta io, abbiamo portato la nostra esperienza, e lì ci si è aperto un mondo, di tutte queste cose<br />

che neanche immaginavo, mi è cambiato completamente la mia vita da allora.<br />

V: Poi sei stato in Spagna con Emilia?<br />

A: No, è stata Emilia qui. È stata Emilia qui… l’ho conosciuta sempre in Spagna, un altro villaggio<br />

che si chiama La Spillia, sempre in Andalusia, e lì abbiamo fissato questo appuntamento in Italia,<br />

che venisse a ve<strong>de</strong>re quest’orto. Ed Emilia è venuta in Italia nel ’96. Da lì poi è cambiato perché<br />

ogni anno ci siamo rivisti, ogni anno ci siamo trovati, e abbiamo fatto nascere tantissimi orti,<br />

anche se, purtroppo, la maggior parte di questi va perduti. È per questo che ora con Giannozzo<br />

sono stato categorico, io non faccio più orti che poi vanno perduti! Se c’è un responsabile che se<br />

lo porta avanti allora si può fare. Ma se è farlo per il gusto di farlo e poi viene lasciato lì non ha<br />

senso. Tanto impegno senza risultati. E molti orti sono finiti così perché o la terra non era di chi la<br />

coltivava, e quindi, dopo un po’ è andata via; oppure chi l’ha coltivava non è entrato nel discorso,<br />

e quindi, dopo un po’ un orto bellissimo è stato fatto, vicino a Torino, alla Corte, un agriturismo<br />

equestre, era un incanto, è ancora molto bello, però non ha più niente a che fare perché loro<br />

hanno tanta cacca di cavalli e li riempiono di cacca di cavalli. Ma in questo modo blocchi quello<br />

che è l’autofertilizzazione. Le piante ti vengono belle perché vengono nutrite, le piante mangiano<br />

di cacca, però non hanno, non si crea questo ciclo vitale, e la pianta non ha quella sanezza quelle<br />

che invece ha se la terra è selvatica. Ha tutto un altro valore nutritivo, olfattivo, assolutamente.<br />

Altrimenti è come se fossero nutrite con integratori alimentare o addirittura a flebo, no? E lo<br />

stesso. Un uomo nutrito a flebo vive lo stesso, anzi, magari, però gli manca qualcosa. Quello che si<br />

nutri a pasta asciutta e verdure è altra cosa. É lo stesso… infatti, ha visto che non ci sono segni di<br />

malattie?! Non è che mancano i parassiti, i parassiti ci sono, fa parte <strong>de</strong>lla vita, come nel nostro<br />

corpo, sono tutti presenti, però non prendono il sopravvento. Perché c’è una complessità di vita<br />

che lo impedisce… C’è il parassita ma ci sono i predatori <strong>de</strong>l parassita. E quindi, rientra in un<br />

equilibrio. Magari ti rovinano uno, due, tre cavoli, però non troverai tutti i cavoli a terra perché è<br />

arrivata la cavolaia e ha <strong>de</strong>posto migliaia di ovuli. Perché un cavolo è qua, uno è lì, è mischiato di<br />

altre verdure, altre specie, tra cui alcune anche allontanano, fanno da repellente ai parassiti, e<br />

quindi mantiene l’equilibrio.<br />

Senti, mangiuchiamo qualcosa insieme? Tu che sei <strong>de</strong>l posto, così magari vi faccio ve<strong>de</strong>re un po’ di<br />

fotografie…<br />

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