DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

alloggiando e dormendo in tenda o nelle roulotte. Il gruppo ha costruito solo un rifugio –
che faceva da cucina, posto di riparo quando pioveva per mangiare o semplicemente per
starci – e i bagni ecologici, i toalet compost. L’orto costruito a marzo durante il corso offriva
da mangiare a tutti 404 . I prossimi passi saranno la ristrutturazione della casa, da usare come
punto di riferimento comune, dove mettere dei servizi – non solo la grande cucina ma
anche le sale per i seminari e corsi vari – e la costruzione delle case per le famiglie sparse
nel bosco, seguendo le norme della bioedilizia, pensate dunque all’interno di un discorso
più ampio di educazione alla terra, all’ambiente, in modo da poterci iniziare a vivere 405 .
Riguardo al progetto per la ristrutturazione del paesino, secondo ZAPPALÀ l’idea è
quella di prendere “in affitto o in concessione i terreni per fare gli orti e i frutteti, e soprattutto il ripristino
delle colture che c’erano trenta, quarant’anni fa. C’erano oliveti, frutteti e orti, si tratta praticamente di fare le
stesse cose” 406 . L’intenzione è di fare questi lavori attraverso dei laboratori permanenti, “in cui
si fa tanta tanta formazione, quindi, formazione in agricoltura, in permacoltura, in bioedilizia, in
alimentazione e non solo, cioè tutto quello che ci può essere di collegato a quest’attività, come un cantiere aperto,
un laboratorio dove man mano che fai, insegni anche, e quindi dai modo alla gente di passare e di vedere, no?
perché devi essere una cosa che comunica all’esterno dei messaggi culturali ben precisi e (…) anche delle
conoscenze” 407 .
Nel gruppo ci sono molti ragazzi e adulti con esperienza in una pratica di agricoltura
diversa da quella tradizionale: da un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente, alla pratica
dell’agricoltura sinergica e della permacoltura. Altri hanno esperienze in altre aree e
contatti che possono risultare utili in alcune situazioni precise. Alcuni di loro collaborano
anche con gli “Amici della Terra”, svolgendo progetti didattici nelle scuole fiorentine 408 .
Per garantire la sopravvivenza del gruppo ci sono strategie diverse. Siccome la
partenza è avvenuta senza capitali da investire se non quelli umani, in questa fase il
progetto richiede una doppia presenza, cioè, quello che si guadagna con le attività svolte
all’esterno viene riportato all’interno dell’ecovillaggio. A questo proposito, alcuni di loro
404 Durante l’estate hanno ricevuto la visita di molte persone, alcuni amici, altri che avevano saputo
dell’esperienza e arrivavano lì con lo zaino sulle spalle, chiedendo di rimanerci due giorni e restando
invece un mese, vivendo con loro l’esperienza di pionieri. In tutto sono stati in media una trentina
di persone fisse.
405 De Falco spera di riuscire a ristrutturare almeno la prima casa entro l’autunno prossimo, in modo da
poter iniziare il trasferimento sul terreno. Per ora loro hanno affittato una casa in paese dove quelli
che si sono già trasferiti all’ecovillaggio rimangono alloggiati.
406 Marilia Zappalà in intervista concessa il 21 dicembre 2003.
407 Idem ibidem.
408 Marilia stessa partecipa a un progetto sul compostaggio a cui partecipa anche il Comune di Firenze.
Lei fa riferimento anche a un altro progetto sugli orti didattici nelle scuole, all’interno del quale loro
avevano pensato di introdurre gli orti sinergici, ma la scansione del calendario scolastico impedisce
tale realizzazione. Avevano poi pensato di portare gli studenti a conoscere l’orto in loco, mettendoli
in contatto allo stesso tempo con la realtà dell’ecovillaggio. L’iter burocratico da sbrigare rende però
difficile la realizzazione di queste idee.
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