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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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come quelli che subiscono trattamenti chimici 302 . L’altro è l’associazione qualità/prezzo<br />

fatta spesso dai consumatori che, di solito, collegano la qualità al prezzo e pretendono che<br />

la qualità <strong>de</strong>i prodotti naturali possa essere “certificata” da alti prezzi. FUKUOKA<br />

sostiene l’esatto contrario: proprio perché l’agricoltura naturale non fa uso di sostanze<br />

chimiche i suoi prodotti dovrebbero arrivare al consumatore a un prezzo più basso<br />

rispetto a quelli <strong>de</strong>ll’agricoltura tradizionale che le usa.<br />

FUKUOKA centra le sue aspettative di diffusione <strong>de</strong>lla vendita diretta <strong>de</strong>gli<br />

alimenti naturali nella crisi vissuta dall’agricoltura tradizionale e nella formazione <strong>de</strong>lle<br />

comunità hippy e religiose – che cercano la naturale essenza umana attraverso un ritorno<br />

alla natura – avvenuta dagli anni ’70 in poi in quanto veicolo per la costituzione di ciò che<br />

chiama il prototipo <strong>de</strong>l nuovo contadino. I bassi guadagni da essa comportati ai contadini<br />

potrebbero essere usati come argomenti favorevoli alla conversione in agricoltura naturale<br />

una volta che, tra i suoi pregi, c’è quello <strong>de</strong>l basso costo economico e <strong>de</strong>l risparmio di<br />

fatica da parte <strong>de</strong>l contadino, il che vuol dire costi di produzione più bassi e guadagni più<br />

alti. Il principale problema da risolvere è, secondo lui, quello <strong>de</strong>lla distribuzione a livello<br />

locale e questo è un altro motivo per cui egli ritiene che i prodotti <strong>de</strong>ll’agricoltura naturale<br />

<strong>de</strong>vono costare meno. Per poter incentivare la diffusione di questo tipo di produzione<br />

allora è necessario incentivare il suo consumo, fatto che potrebbe avvenire solo se essi<br />

arrivano al commercio a prezzi competitivi. Altrimenti, diventerebbero prodotti di lusso<br />

<strong>de</strong>stinati a una nicchia di consumatori, proprio come avviene con i prodotti biologici in<br />

Italia nell’attualità, anche se le cose si sono cambiate negli ultimi anni.<br />

Per la diffusione <strong>de</strong>ll’agricoltura naturale FUKUOKA ha anche una proposta molto<br />

simile a quella difesa da KROPOTKIN 303 : secondo lui, “l’i<strong>de</strong>ale sarebbe che il 100% <strong>de</strong>lla<br />

popolazione coltivasse la terra. (…) Se a ogni singola persona venissero dati mille metri<br />

302 A questo proposito, FUKUOKA <strong>de</strong>dica un capitolo molto interessante per discutere sul vicolo<br />

cieco in cui la gente si trova con il diffon<strong>de</strong>rsi <strong>de</strong>ll’agricoltura <strong>de</strong>l fuori stagione e <strong>de</strong>lla cultura<br />

<strong>de</strong>ll’apparenza. Sottolinea il quanto la gente si sia ormai abituata a pagare alti prezzi per poter avere a<br />

disposizione tutti i generi agricoli sempre “belli” nell’arco di un intero anno, senza ren<strong>de</strong>rsi conto<br />

<strong>de</strong>i costi ambientali e alla salute e <strong>de</strong>l distanziamento dalla natura che una tale richiesta comporta.<br />

Egli richiama l’attenzione su tutti i trattamenti chimici per cui passano gli alimenti <strong>de</strong>ll’agricoltura<br />

scientifica prima di arrivare alla tavola <strong>de</strong>l consumatore – coloranti, dolcificanti, lucidanti,<br />

maturazione in camere a gas, ecc. – sui suoi effetti sia all’ambiente come alla salute umana e sulla<br />

responsabilità che anche i consumatori – nel preten<strong>de</strong>re tali prodotti – hanno rispetto all’uso<br />

indiscriminato di tale sostanze. Molto interessante la <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>lle tappe per cui passano i<br />

mandarini, dal raccolto anticipato fino alla commercializzazione, presente nel La rivoluzione <strong>de</strong>l filo di<br />

paglia. Tale problema, secondo lui, si risolverebbe soltanto con il rovesciamento <strong>de</strong>l senso <strong>de</strong>i valori,<br />

affinché l’apparenza ce<strong>de</strong>sse posto alla qualità.<br />

303 L’i<strong>de</strong>a è la stessa anche se in nessun momento FUKUOKA fa alcun tipo di riferimento agli i<strong>de</strong>ali<br />

anarchici. Anzi, semmai, i suoi riferimenti sono di carattere religioso. Ciò non impedisce che la sua<br />

proposta sia uguale a quella presentata dall’anarchico alla fine <strong>de</strong>ll’Ottocento e, secondo me, serve<br />

solo a comprovare l’attualità e validità <strong>de</strong>lle sue i<strong>de</strong>e.<br />

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