DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

V: Quante sono, ecco, le fierucole?
P: In tutto sono… Allora, l’anno prossimo saranno un po’ meno rispetto all’anno passato. Allora,
in gennaio non si fa all’inizio di gennaio, si fa in Santo Spirito la terza domenica di gennaio. In
febbraio non si farà in SS. Annunziata si farà la terza domenica in Santo Spirito. In marzo siamo
incerti, ma la tendenza è non fare in SS. Annunziata e fare la terza domenica in Santo Spirito. In
aprile si fa a Fiesole la prima domenica e la terza domenica in Santo Spirito. In maggio
probabilmente si farà la prima domenica o sabato, ora vedremo in SS. Annunziata la fierucola degli
artisti e degli erboristi, cioè quello prende tutta Firenze e anche in giro, tutti gli artisti possibili e
immaginabili che accettino di lavorare con elementi naturali e poi mettere in evidenza anche gli
erboristi, però soprattutto quelli che raccolgono da sé in certe zone, ecc., e poi ovviamente anche
gli altri, gli agricoltori e qualche artigiano che ci sono sempre. In giugno si fa a Fiesole il 2 giugno e
la terza domenica in Santo Spirito. In luglio si farà probabilmente solo in Santo Spirito la terza
domenica. Quindi praticamente luglio una, giugno due però una a Fiesole, maggio due, aprile due
però una a Fiesole, marzo una, febbraio una, gennaio una, siamo mi sembra a dieci? Poi, agosto
niente, settembre due, ottobre due, novembre due e dicembre due. Quindi diciotto.
V: E, questi, quando si fanno due volte, sono gli stessi espositori che fanno quelle a Santo Spirito e che vanno a
Fiesole?
P: Alcuni sono gli stessi e altri cambiano, secondo. Perché Fiesole per esempio è un posto nuovo,
per cui tutti vanno molto col piedi di piombo. Per cui ci sono quelli che rischiano e vanno
volentieri, poi quando gli altri vedono che la cosa funziona allora vengono. Quindi, dipende…
V: A Fiesole cominciano quest’anno le fierucole?
P: Abbiamo fatto una volta il due giugno l’anno scorso. E cominciamo domenica, il 21, questa
domenica, dopo domani, è la prima volta che si fa in dicembre. Quindi questo è un po’… Quindi
sono diciotto, saranno diciotto fierucole l’anno prossimo. Però, questo è ancora un pochino lo
stadio ancora rimasto della prima fase, perché le fierucole sì, sono fatte di più, c’è molta gente
affezionata, che viene, ecc., però bisognerebbe passare oltre, e l’oltre sarebbe di aprire un negozio
in città, con i prodotti della fierucola e anche di altri, come consorzio fra i fierucolanti, in modo ad
avere sempre fisso, tutti i giorni, i prodotti principali almeno agricoli. E questo vedremo se ci
riusciremmo. Diciamo abbiamo provato a fare il nostro mercato accanto a un altro mercato, però
non funziona. Nel senso che la gente deve sapere cosa viene a prendere, e il nostro mercato deve
avere le sue caratteristiche che sono diverse da quelle degli altri. La nostra fiera ha degli, diciamo
degli aspetti che sono diversi dagli altri e quando la gente viene trova solo quelli. E allora, se trova
solo quelli funziona. Se invece è mescolato con le distrazioni degli altri, con la musica piuttosto
che… insomma, tutte le cose, i brigidini, le cose, insomma che sono molto attraenti diciamo, però
un po’ così, allora non funziona. Quindi per quanto eee…
Allora, quando abbiamo cominciato, dopo che abbiamo cominciato, sono cominciati tanti altri
mercati in Italia come il nostro. Alcuni sono più vicini a noi, altri tendono piano piano ad
allontanarsi.
V: Ecco, questa era un’altra cosa. C’è una fierucola a Prato, ho visto da questo rapporto di questo ragazzo. Siete
in collegamento, siete voi che organizzate, o non centra niente con voi?
P: No, allora, siamo in collegamento però non siamo noi che organizziamo, per cui ci siamo
accorti che noi possiamo controllare solo le fierucole che organizziamo noi. Per cui, la tendenza,
progressiva, sarà quella di non dare a nessuno il titolo di fierucola…
V: Perché si confonde no?
P: Sì, perché si confonde e poi sono cose diverse. Ognuno deve usare, deve elaborare un suo
nome con una sua spinta locale. Ce n’è una a Udine, ce n’è una, insomma, a Vignola, vicino a
Modena, però, in futuro, chiunque ce lo chiederà si dirà “no”. Insomma, perché è bene che ognuno
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