DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

Il popolo si [esprimeva] nelle sue assemblee, ove [poteva] discutere le leggi ‘prima e
dopo le deliberazioni dei suoi rappresentanti’
Sia la Rappresentanza popolare che ogni assemblea comunale si [dividevano] in 15
Comitati principali per gestire, ciascuno, i diversi affari (costituzionali, educativi, produttivi,
ecc.) della vita collettiva” (OLIVARES, 2003:15). Le idee di CABET diedero origine a
molte comunità icariane in America, luogo dove lui stesso si era recato per mettere in
pratica la sua utopia.
La prima esperienza di comunità rivoluzionaria viene dalla Russia del dopo
rivoluzione, attraverso la Machnovcina, un movimento rivoluzionario guidato da Machno
che, all’indomani della Rivoluzione di ottobre, si mise a organizzare nella zona di Gulay-
Polye, sua terra natale, comuni di contadini e un soviet locale. Nel novembre 1918 la
Machnovcina era riuscita a controllare una parte importante di territorio ad est del fiume
Dnjepr, e per sette mesi potette agire indisturbata. Le comuni fondate contavano tra cento
e trecento membri a partecipazione volontaria. Sotto la guida di Machno le fabbriche
erano gestite dagli operai e i campi dai contadini, essendosi instaurati rapporti di mutuo
appoggio tra gli operai delle città e i contadini delle campagne che scambiavano prodotti
fra loro. Alla fine del 1919 la Machnovcina contava con un esercito di più di 50.000 persone,
il quale verrà prima usato da Trotzki contro il pericolo bianco e poi soppresso, insieme
alle comuni rivoluzionarie e ai soviet liberi. “Oggi la Machnovcina, in Italia, è costituita da un
gruppo di ragazzi anarcoidi che gira il belpaese offrendo aiuto a comunità rurali di ispirazione
anticonsumista-ecologista-libertaria in cambio di vitto e alloggio” (OLIVARES, 2003:16) 352 .
Altri casi di vita in comunità provengono da esperienze religiose. OLIVARES cita
gli esseni, i dolciniani, gli anabattisti e i diggers. Gli esseni sono una delle principali
correnti religiose del giudaismo antico, attiva dal II secolo a.c. al I secolo d.c. Sono venuti
allo scoperto dopo il 1947, quando hanno trovato i rotoli di Qumran, sul Mar Morto. Lì,
oltre che le pergamene, sono stati ritrovati i resti di una comunità identificata da molti
come la sede principale della setta, e composta da “un refettorio, utilizzato probabilmente
anche come sala di riunioni, uno scritorium, dove venivano copiati manoscritti, botteghe,
magazzini, cisterne e vasche per i bagni rituali.
352 Secondo OLIVARES, il gruppo possiede un giornale autoprodotto intitolato CIR – Corrispondenze
e Informazioni Rurali – che vuole “essere un periodico di aggiornamento del ‘popolo contadino e
artigiano’ organizzato in una ‘rete comunitaria’, ed uno strumento per facilitare lo scambio, il dono ed
infine la vendita delle eccedenze di ciascun aderente, individuo o gruppo che sia.
Lo spirito di questo giornale-movimento nasce da una precisa visione dell’essere contadini per scelta”
(OLIVARES, 2003:16/17). Sono stati ritrovati riferimenti sull’azione del gruppo di Machnovcina in
Italia sul sito dell’ecovillaggio di Ca’ di Favale in Val Graveglia, nella Liguria. L’altra esperienza di
comunità rivoluzionaria riportata dall’autore è quella della Guerra Civile Spagnola, di cui si è già
trattato nel quinto capitolo di questa tesi.
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