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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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mettevi una pietra, lunga magari un metro, sotterrata, poi qui ci facevi un buco, e poi ci mettevi il<br />

palo <strong>de</strong>lla vite, e qui ci guadagnavi 25 cm capisci? Così rimaneva…<br />

Q: Ce n’è ancora qualcuno…<br />

L: Ce n’è ancora qualche d’uno, lo vedi? Però come ti dicevo, a me tutte queste cose, poi magari il<br />

professore, poi noi facevamo sperimenti con ibridi nuovi, sai? Allora lui diceva, secondo la terra<br />

che avevi, diceva, metti questo… Poi era aperto al pubblico, no? La Stazione Sperimentale… lui…<br />

V: Era legata all’università? I soldi da dove venivano?<br />

L: I soldi, dal Ministero <strong>de</strong>ll’Agricoltura.<br />

V: Quindi era legata al Ministero?<br />

L: Al Ministero. Io avevo la borsa di studio dal Ministero <strong>de</strong>ll’Agricoltura. Avevo 333 lire al mese.<br />

Però erano soldi, erano fissi, sai? I primi soldi… Però come io dico era un bel complesso.<br />

Certamente che l’altro poi ci venivano contro, sai? Quest’altro che era un fascistone diceva “Sì, è<br />

bravo Calvino”. Peraltro, sai, sempre venivano allo Sperimentale, poi quelli un po’ fascista, sai,<br />

*******, che è stato quello che ha fatto il lavoro di Olmo, sai, quelle rose che ***** in America. E<br />

mi ricordo che una volta la signora, hanno dato un nome a <strong>de</strong>lle rose inglese, come hanno<br />

chiamato? Il nome italianizzato in nome inglese. E allora una volta in un articolo ha <strong>de</strong>tto “Almeno<br />

il nome lasciateli nell’originale” Si è incazzata! Aveva ragione, sai? Non puoi dire… Ah! Ecco, una si<br />

chiamava Paul Scarlet, e un giorno ti dicevo, una dita fascistona italiana diceva “Una nuova rosa, la<br />

Scarlata di Paolo”. E allora diceva Calvino “Ma cos’è questa Scarlata di Paolo?” E poi era Paul Scarlet.<br />

Capisci bene che sono quelle cose che poi ti accorgi che sono stupidi eh? Eravamo arrivati al<br />

ridicolo, non potevi tu dire che era una civiltà quella lì che avevano creato. E mi gira le scatole che<br />

stiamo…<br />

Q: É<br />

L: … rifacendo lo stesso sbaglio. E gli stessi bastardi, figli <strong>de</strong>i nipoti di quelli lì, sono loro, sono<br />

sempre i me<strong>de</strong>simi. Guarda che io ne ho conosciuto tanti. E poi ci sono sempre state le storie<br />

<strong>de</strong>gli uccisori, <strong>de</strong>i fascisti, e poi non hanno ucciso nessuno. Il Narciso…<br />

V: Allora, di questa rivista, c’ha qualche numero?<br />

L: A<strong>de</strong>sso te lo posso cercare, magari. Perché una volta avevo tanto, sai? Poi uno domanda ce lo<br />

regalo. E poi io sono un tipo che non tengo mai un cavolo.<br />

V: E poi se dovesse fare un giudizio di questa pratica <strong>de</strong>ll’agricoltura di Fukuoka.<br />

L: Sì, Fukuoka lo conosco perché quando ero in Inghilterra io ho lavorato dodici anni in<br />

farmacologia, ricerca droghe, mentre ero il capo giardiniere <strong>de</strong>l giardino, si sono accorti che io<br />

conoscevo le piante medicinali, e allora hanno dato anche il giardino di Fritz Gar<strong>de</strong>n, giardino<br />

ricerche… e io facevo tutti gli sperimenti per l’università di Londra. Così facevo… Una volta<br />

abbiamo scoperto… Facevo tutto l’oppio, acice lo facevo io. Poi arrivavano gli altri… Io davvero,<br />

*** il tabacco me ne frego. Ti fanno quello scherzetto. Una volta quando sono arrivato ho trovato<br />

un affari così ho visto che era oppio, no? Sarà stato un quarto di chilo d’oppio, prima di<br />

pren<strong>de</strong>rmi. Ho chiamato il mio professore, gli ho <strong>de</strong>tto “Guarda che là c’è l’oppio”. Lui dici “No, no”.<br />

“Come no, chiamalo come vuoi”. E allora dici “Ah! Ma chi lo avrà lasciato?”.<br />

Allora io poi ero quello che mi davano… Io mettevo tutti i semi che mi venivano dal mondo, no?<br />

Allora il professor… c’era un professore <strong>de</strong>ll’università <strong>de</strong>lla Turchia, Beito, che mandava i semi<br />

<strong>de</strong>lle varietà tutte di oppio. Poi c’era la LT che erano i te<strong>de</strong>schi che avevano creato oppio diverso<br />

per coltivare nell’Oriente, poi da quelli <strong>de</strong>lla Tasmania. Allora le coltivavo tutti, e io facevo un po’<br />

il lavoro di Fukuoka perché ci teneva un po’ il mio professore, ******, era uno <strong>de</strong>i più grandi nel<br />

mondo. Mettevano il tappeto da… sai quei tappeti rossi quando andava da… È uno che aveva<br />

scoperto <strong>de</strong>i lavori grandi in farmacognose. E questo è stato il mio professore di farmacognose. E<br />

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