DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

flessibilità, e cioè, la disponibilità di cercare soluzioni adeguate alle esigenze dei suoi
integranti.
Quelli che lavorano fuori devono mettere nella cassa l’intero stipendio, insieme ai
guadagni della cooperativa. Dopodiché, tutti gli integranti percepiscono “una paga uguale:
155 euro mensili per chi lavora a Bagnaia e 170 per coloro che lavorando fuori (i 15 euro in
più al mese servono per coprire le spese in più). A questi vanno aggiunti 650 euro per le ferie
e la tredicesima; in totale lo stipendio annuo si aggira in torno ai 2700 euro” 397 . Uno stipendio
basso se considerato con gli occhi della società esterna ma che, nella vita comunitaria ha
un’altra valenza, soprattutto quando si considera che buona parte delle spese normali di
una famiglia – vitto, alloggio, benzina, ecc. – sono a carico della comunità.
Inoltre, la vita in comunità permette la condivisione con gli altri del tempo
impiegato per cucinare, fare la spesa, “pulire la casa, educare i bambini. A Bagnaia, ognuno
fa da mangiare solo una volta la settimana. (…) Poi ogni cinque settimane c’è la corvè del
sabato pomeriggio-domenica, dedicata alle pulizie generali e alla cura degli animali allevati.
Anche questa è una mansione suddivisa equamente tra tutti” 398 . L’altro punto positivo è la
solidarietà e l’affettività che esiste all’interno della comunità. Questo non significa che non
esistano i conflitti, anzi, solo che essi vengono gestiti in un’altra maniera. Da sottolineare
anche la possibilità di fare nuove conoscenze, di scambiare opinioni e di imparare con le
persone che arrivano come ospiti, attratti dal loro modo di vivere.
La comune è una azienda biologica certificata che produce foraggi, granaglie, vino,
olio, carne e ortaggi. La loro produzione è venduta direttamente ai consumatori. Sono laici
ma accettano tutti, a loro basta credere nella persona.
4.2.1.6. Il Villaggio Upacchi
Si tratta di un’esperienza più individualista. Upacchi è un borgo antico situato sulle
colline dell’alta Val Tiberina, nel Comune di Anghiari, Provincia di Arezzo. Viene
acquistato nel 1990 in stato di abbandono da un piccolo gruppo di persone che ha dato
vita anche all’omonima cooperativa. È stato quasi totalmente ristrutturato usando i metodi
della bioedilizia. L’obiettivo delle persone è quello di mettere in pratica uno stile di vita più
semplice e armonico per quanto riguarda il rapporto con la natura e tra le persone.
Ognuno di loro ha, poi, mantenuto la propria autonomia economica e l’individualità
abitativa, essendo quindi lontani da logiche di comunità o di gruppi religiosi.
397 TRINGALE, M. Vivere in un ecovillaggio. Consultabile on line all’indirizzo: , seguendo il percorso Di più non equivale a meglioLa Comune di
Bagnaia. L’ultima consultazione è stata effettuata il 23 febbraio 2004.
398 Idem ibidem.
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