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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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Il raggiungimento <strong>de</strong>lla completa uguaglianza e libertà, sempre secondo<br />

BAKUNIN, sarebbe avvenuto “per mezzo <strong>de</strong>ll’organizzazione spontanea <strong>de</strong>l lavoro e <strong>de</strong>lla<br />

proprietà collettiva <strong>de</strong>lle associazioni produttrici liberamente organizzate e fe<strong>de</strong>rate nelle<br />

comunità e per mezzo <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>razione pure spontanea <strong>de</strong>i comuni” (BAKUNIN,<br />

1977c:75). In una lettera indirizzata a Celso Ceretti, chiarisce meglio in quale modo,<br />

secondo lui, sarebbe organizzata la società <strong>de</strong>ll’avvenire: come “organizzazione politica, è la<br />

fe<strong>de</strong>razione spontanea, assolutamente libera <strong>de</strong>i comuni e <strong>de</strong>lle associazioni operaie; come organizzazione<br />

sociale è l’appropriazione collettiva <strong>de</strong>l capitale e <strong>de</strong>lla terra da parte <strong>de</strong>lle associazioni operaie”<br />

(BAKUNIN, 1976b:263).<br />

Davanti a questo scopo, gli anarchici si organizzarono in previsione <strong>de</strong>lla<br />

distruzione <strong>de</strong>llo Stato e <strong>de</strong>l raggiungimento <strong>de</strong>lla libertà, così come <strong>de</strong>lla diffusione <strong>de</strong>lla<br />

scienza in sostituzione <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>, affinché l’organizzazione in comuni e la fe<strong>de</strong>razione<br />

potessero avvenire come un atto spontaneo, frutto <strong>de</strong>lla convinzione <strong>de</strong>lle persone e a<br />

seconda <strong>de</strong>i loro reali interessi, e non in virtù <strong>de</strong>lla forza o <strong>de</strong>ll’imposizione dallo Stato 182 .<br />

Fu questa forma di organizzazione spontanea che ROSSI <strong>de</strong>scrisse nella sua utopia e che<br />

poi, in parte, cercò di mettere in pratica in Citta<strong>de</strong>lla e soprattutto nella Colonia Cecilia 183 ;<br />

che in grado maggiore o minore le comunità religiose e laiche studiate nel capitolo<br />

prece<strong>de</strong>nte cercarono di realizzare e, soprattutto, che gli anarchici spagnoli cercarono di<br />

mettere in pratica con l’esperienza <strong>de</strong>i collettivi durante la guerra civile 184 .<br />

L’altro pilastro <strong>de</strong>lle i<strong>de</strong>e anarchiche, e che era alla base <strong>de</strong>lla società <strong>de</strong>ll’avvenire e<br />

di tutte le proposte per la sua organizzazione economica e sociale, era la giustizia, non<br />

quella <strong>de</strong>i codici, ma quella basata sulla coscienza <strong>de</strong>gli uomini. La società organizzata su<br />

queste basi avrebbe dovuto fare in modo che ogni uomo potesse avere “i mezzi materiali e<br />

morali per sviluppare tutta la propria umanità; tale principio si [sarebbe tradotto], (…) nel<br />

seguente problema: Organizzare la società in tal modo che qualunque individuo, uomo o donna, venendo<br />

alla luce, trovi <strong>de</strong>i mezzi pressoché uguali per lo sviluppo <strong>de</strong>lle proprie facoltà e per l’utilizzazione <strong>de</strong>lle stesse<br />

col proprio lavoro; organizzare una società la quale, ren<strong>de</strong>ndo impossibile a chiunque lo<br />

sfruttamento <strong>de</strong>l lavoro altrui, permetta a ciascuno di partecipare al godimento <strong>de</strong>lle ricchezze<br />

sociali (in realtà prodotte dal solo lavoro), solo in quanto avrà direttamente contribuito a<br />

produrle con la propria opera” (BAKUNIN, 1922:55/56). Queste erano le basi<br />

182 Gli anarchici cre<strong>de</strong>vano nell’esistenza di un forte spirito pratico tra le masse popolari, e che si fosse<br />

ormai raggiunta l’ora di lasciarle agire per conto proprio.<br />

183 ROSSI privilegiò soltanto la libera organizzazione <strong>de</strong>lle persone.<br />

184 Nel caso <strong>de</strong>i collettivi spagnoli, oltre che l’organizzazione spontanea tra le persone in comuni e la<br />

loro distribuzione, anch’essa spontanea, all’interno <strong>de</strong>lle attività svolte, ci fu anche l’organizzazione<br />

<strong>de</strong>i collettivi in fe<strong>de</strong>razione.<br />

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