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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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manutenzione, in alcune comunità, <strong>de</strong>lla proprietà comune di almeno una parte <strong>de</strong>lle terre; la<br />

realizzazione <strong>de</strong>lle assemblee per le prese <strong>de</strong>lle <strong>de</strong>cisioni più importanti che riguardavano tutta la<br />

comunità; la manutenzione <strong>de</strong>lla proprietà comunale di gran parte <strong>de</strong>lle foreste, boschi ecc. in<br />

diversi paesi europei tra cui l’Italia, la Francia, la Germania, la Danimarca; i campi comunali per il<br />

pascolo <strong>de</strong>l bestiame che permettevano ai contadini di allevare un numero più elevato di bestiame<br />

rispetto a quello che il solo uso <strong>de</strong>lla proprietà individuale gli avrebbe permesso; le associazioni tra<br />

i contadini per l’uso comune <strong>de</strong>gli strumenti di lavoro e per la realizzazione <strong>de</strong>i lavori di interesse<br />

<strong>de</strong>lla comunità475. KROPOTKIN sottolinea l’importanza morale, più che economica, <strong>de</strong>lle proprietà<br />

comunali, secondo lui responsabili per la conservazione e diffusione <strong>de</strong>i costumi e abitudini di<br />

mutuo appoggio. A questo spirito egli attribuisce il fiorire e crescere <strong>de</strong>i sindacati agrari e <strong>de</strong>lle<br />

associazioni di contadini e proprietari per la compra e vendita <strong>de</strong>i prodotti, per i lavori di<br />

miglioramento <strong>de</strong>lle terre, per l’acquisto di macchinari agricoli e a beneficio <strong>de</strong>lla produzione,<br />

nonché di sindacati organizzati per l’assistenza medica gratuita, ecc. Tale movimento a favore <strong>de</strong>lla<br />

proprietà comunale era contrad<strong>de</strong>tto dalle teorie economiche che ritenevano essere la coltura<br />

intensiva incompatibile con il comune rurale. L’anarchico sostiene l’esatto contrario, e cioè, il<br />

comune rurale era, secondo lui, il solo mezzo in grado di permettere l’introduzione di<br />

perfezionamenti sia nell’agricoltura che nella vita <strong>de</strong>l comune476 a cui i singoli contadini senza tante<br />

risorse non avrebbero mai avuto accesso.<br />

Le abitudini di mutuo appoggio si riscontrano anche nelle grandi città. Tra esse, l’anarchico<br />

cita il caso <strong>de</strong>lla formazione e consolidamento <strong>de</strong>i sindacati operai, soprattutto a partire <strong>de</strong>lla metà<br />

<strong>de</strong>gli anni 1820 con la fondazione <strong>de</strong>lla «Grand National Consolidated Tra<strong>de</strong>s’ Union» creata da R.<br />

Owen e che riunì mezzo milione di soci in alcuni mesi, nonostante la repressione e le pesanti leggi<br />

contro ogni forma di associazione. Cita inoltre le associazioni politiche e il movimento<br />

cooperativistico, nonostante le critiche fatte alla cooperazione di tipo borghese, di cui all’inizio <strong>de</strong>l<br />

presente paragrafo di questo capitolo. Dedica speciale attenzione agli artels russi (associazioni<br />

spontanee di contadini con scopi diversi), agli esnafs e agli amkari. Gli “esnafs <strong>de</strong>lla Serbia [avevano]<br />

interamente conservato il loro carattere <strong>de</strong>l medio evo; [compren<strong>de</strong>vano] insieme i padroni e gli operai,<br />

[regolavano] i mestieri e [erano] <strong>de</strong>lle istituzioni di mutuo appoggio per il lavoro e in caso di malattia;<br />

invece gli amkari <strong>de</strong>l Caucaso, e particolarmente di Tiflis, [aggiungevano] a queste funzioni un influsso<br />

consi<strong>de</strong>revole sulla vita municipale.<br />

475 KROPOTKIN ricorda la pratica esistente in Svizzera <strong>de</strong>l taglio <strong>de</strong>gli alberi da usare nella costruzione o<br />

come legna da ar<strong>de</strong>re, svolto collettivamente dai giovani <strong>de</strong>l cantone, nonché l’esistenza <strong>de</strong>lle<br />

«Bürgernutzen», ossia, la proprietà in comune da parte di un gruppo di persone di un certo numero di<br />

capi di bestiame o la coltivazione in comune di un pezzo di terra con la divisione <strong>de</strong>l raccolto. Cita anche<br />

le “riunioni serali per sgusciare le noci, volta a volta in ogni casa; [la] veglia per cucire il corredo d’una<br />

giovane che [stava per sposarsi] (…); [l’]appello di «aiuti» per costruire le case e portar <strong>de</strong>ntro le messi,<br />

come per ogni specie di lavoro <strong>de</strong>l quale [poteva] aver bisogno uno <strong>de</strong>i membri <strong>de</strong>lla comunità;<br />

[l’]abitudine di far il cambio di fanciulli di un cantone con quelli d’un altro, allo scopo di far loro<br />

imparare due lingue” (KROPOTKIN, 1992:268), fatti che ebbero come risultato, secondo lui, la gran<strong>de</strong><br />

diffusione <strong>de</strong>lla pratica <strong>de</strong>lla cooperazione agricola in Svizzera.<br />

476 KROPOTKIN sottolinea la ripresa, tra i comuni rurali russi, <strong>de</strong>lla pratica <strong>de</strong>i campi di coltivazione<br />

collettiva dove tutti si recavano un giorno alla settimana e il cui raccolto veniva usato per fare prestiti ai<br />

più poveri senza condizioni di rimborso, per sostenere gli orfani e le vedove oppure per rimborsare un<br />

<strong>de</strong>bito comunale.<br />

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