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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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abitano – arricchendola – o tra i legumi e i batteri fissatori di azoto atmosferico o<br />

nell’associazione tra piante che si danno mutuo beneficio. Questo sistema di agricoltura<br />

naturale (…) protegge l’ecosistema <strong>de</strong>l suolo permettendo alla terra di mantenere i suoi propri<br />

strati, senza agitarla né rivoltarla, compren<strong>de</strong>ndo che la terra ha capacità di autofertilizzarsi.<br />

Lavorando su bancali (aiuole), di 120 cm di larghezza e 50 di altezza, il suolo si copre<br />

con pacciamatura, strato di resti organici che fa da filtro protettore tra la superficie <strong>de</strong>lla terra<br />

e i gas atmosferici, la forza disseccante <strong>de</strong>l sole, e quella compattante ed erosiva <strong>de</strong>lla pioggia e<br />

il vento. Copertura che diventa anche un concime di superficie che va ad alimentare la terra da<br />

sopra a sotto. Così si stabilisce nel suolo un equilibrio stabile tra i suoi abitanti, siano<br />

lombrichi lavoratori di profondità, lombrichi rossi <strong>de</strong>l mantello (strato superficiale) o i miliardi<br />

di ogni specie di essere microscopici vegetali o animali che vivono e muoiono nel suo seno. In<br />

nessun momento vanno traumatizzati modificando e sconvolgendo il loro abitat.<br />

Imitare ciò che fa la natura implica lasciare la terra sempre coperta con una<br />

pacciamatura, aperta solo negli spazi o nelle linee di semina. La pacciamatura si va<br />

trasformando in mantello, in humus. Affinché la terra disponga di materia organica <strong>de</strong>ntro di<br />

sé, senza la necessità di interrarla, si lasciano sempre <strong>de</strong>ntro le radici, eccetto quelle che si<br />

raccolgono per il consumo. Questi resti nutrono la flora intestinale <strong>de</strong>lla terra e questa a sua<br />

volta permette la nutrizione <strong>de</strong>lle piante” (HAZELIP, 2003:22/23).<br />

2.2. FUKUOKA e l’agricoltura naturale<br />

«Quando si capisce che si per<strong>de</strong> la gioia e la felicità nello sforzo di posse<strong>de</strong>rle,<br />

si arriva all’essenza <strong>de</strong>ll’agricoltura naturale» 283<br />

L’agricoltura naturale è, oltre che una forma di coltivazione, una filosofia di vita.<br />

Nonostante le importanti novità introdotte – come l’uso <strong>de</strong>lla paglia, la semina <strong>de</strong>liberata<br />

di leguminose come il trifoglio e l’erba medica – la pratica e la filosofia di questa tecnica<br />

sono molto vicine a quelle <strong>de</strong>i popoli nativi prima <strong>de</strong>ll’introduzione <strong>de</strong>ll’agricoltura<br />

europea.<br />

FUKUOKA – scienziato agricolo specialista in microbiologia e patologia vegetale –<br />

ha avuto l’imput per cominciare a <strong>de</strong>dicarsi a questa forma di coltivazione quando,<br />

“passando nella provincia di Kochi per un vecchio campo di riso che era stato lasciato<br />

abbandonato e incolto per molti anni, [vi<strong>de</strong>] <strong>de</strong>l giovane riso sano che vegetava su attraverso<br />

un groviglio di erbacce e paglia che si erano accumulate sulla superficie <strong>de</strong>l campo”<br />

(FUKUOKA, 1980:193). Tale osservazione gli fece pensare che la natura lavorasse da sé e<br />

283 FUKUOKA, 1980, p. 14.<br />

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