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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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L’anno <strong>de</strong>l 1986 segna la nascita di «Gambero Rosso», inserto <strong>de</strong>l quotidiano «il<br />

manifesto» <strong>de</strong>dicato all’enogastronomia con la partecipazione in prima persona<br />

<strong>de</strong>ll’Arcigola319 . È all’interno di questo inserto che viene lanciato il Manifesto <strong>de</strong>llo Slow Food<br />

(ALLEGATO N° 2), redatto da Folco Portinari e firmato da tredici personalità <strong>de</strong>l mondo<br />

<strong>de</strong>lla cultura, <strong>de</strong>lla politica e <strong>de</strong>llo spettacolo. L’anno si chiu<strong>de</strong> con l’uscita <strong>de</strong>lla prima<br />

edizione di Vini d’Italia, la guida al bere bene per esperti e curiosi, realizzata dall’Arcigola Slow<br />

Food in collaborazione con Gambero Rosso, avendo come curatori Daniele CERNILLI e<br />

Carlo PETRINI 320 . La guida è diventata sin da subito un punto di riferimento<br />

sull’argomento, arrivando nel 2001 alla quattordicesima edizione.<br />

Nel aprile 1988 avviene a Vicenza la Prima Assemblea <strong>de</strong>i Fiduciari Arcigola, assise<br />

che passerà ad avere ca<strong>de</strong>nza annuale. Alla fine <strong>de</strong>llo stesso mese Arcigola organizza la<br />

prima edizione <strong>de</strong>l Gioco <strong>de</strong>l Piacere, una cena-<strong>de</strong>gustazione di vini <strong>de</strong>l mondo che si svolge<br />

in contemporanea in ristoranti di tutta l’Italia. L’evento si svolge ancor’oggi, arrivando alla<br />

sua ventitreesima edizione, contando con una partecipazione media di quattromila<br />

commensali. Nel luglio <strong>de</strong>llo stesso anno Arcigola organizza ad Alba un’assemblea <strong>de</strong>gli<br />

operatori enogastronomici <strong>de</strong>lle Langhe avendo come tema «Può la Langa stare al<br />

Piemonte come la Côte d’Or sta alla Borgogna?». L’anno si chiu<strong>de</strong> con la realizzazione,<br />

nel mese di novembre, <strong>de</strong>l Primo Congresso Nazionale di Arcigola a Siena, San Gimignano e<br />

Montalcino.<br />

Dal 1988 al 1990 Arcigola passa a collaborare anche con il quotidiano «l’Unità»,<br />

prima attraverso le rubriche <strong>de</strong>l supplemento <strong>de</strong>dicato al turismo e alla gastronomia<br />

chiamato «AR» e poi attraverso le pagine <strong>de</strong>ll’«Arcigoloso». Nel giugno <strong>de</strong>l 1989 esce la<br />

Guida turistica enogastronomica <strong>de</strong>lle Langhe e <strong>de</strong>l Roero. Nel dicembre di quello stesso anno, i<br />

soci erano già 11.000 e Argicola era diventata un’associazione internazionale, passando a<br />

chiamarsi Arcigola Slow Food, ufficialmente riconosciuta quando con rappresentanti di<br />

15 paesi, riuniti nell’Opéra Comique di Parigi, hanno siglato il Manifesto <strong>de</strong>ll’87 (ALLEGATO<br />

N° 2). In quell’occasione viene presentato l’Almanacco <strong>de</strong>i golosi, inventario <strong>de</strong>lla produzione<br />

alimentare italiana e tradizione artigianale realizzato da Gambero Rosso e da Arcigola<br />

319 Il Gambero Rosso si distacca dal quotidiano «il manifesto» nel 1992, diventando una rivista autonoma<br />

e passando ad accentuare progressivamente gli aspetti propri <strong>de</strong>lla pubblicistica come test e<br />

inchieste, <strong>de</strong>gustazioni, servizi sulle star <strong>de</strong>l mangiarbere (cuochi, artigiani, vignaioli) ecc.<br />

320 Il libro è passato dalle 5.000 copie iniziali a più di 100.000, <strong>de</strong>lle quali più di 25.000 in te<strong>de</strong>sco e<br />

altrettanto in inglese. La guida contiene un sistema di classificazione – una graduatoria di merito –<br />

composta da «Bicchieri»: uno, due o tre, per i vini di eccellenza, classificazione che è entrata<br />

nell’immaginario, diventando così un titolo di merito. “Un «vino da Tre Bicchieri» indica, per<br />

antonomasia, qualsiasi prodotto perfetto, e non necessariamente raro. La prima edizione di Vini d’Italia<br />

presentava 32 «Tre Bicchieri», 500 produttori e 1.500 vini. L’edizione <strong>de</strong>l 2001 esordiva con numeri che<br />

hanno <strong>de</strong>l miracoloso in poco più di un <strong>de</strong>cennio: 230 «Tre Bicchieri», 1.681 produttori e 12.045 vini<br />

(…). Le <strong>de</strong>gustazioni avvengono sempre «alla cieca», cioè senza conoscere l’etichetta <strong>de</strong>lla bottiglia”<br />

(PETRINI, 2003:46).<br />

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