DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

* IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI UMANI DI SVILUPPO – abbondanza, confronto,
contributo attivo, auto-realizzazione, sensazione di essere a “casa”, celebrazione, rituale,
autostima.
* PROVVEDERE ALLA PROPRIA CONTINUITÀ NEL TEMPO PRESERVANDO IL FUTURO – è un
modello (ecologicamente, socialmente ed economicamente) sostenibile, agisce prevedendo
gli effetti avanti nel tempo per almeno 7 generazioni.
* RISPETTOSO DELL’AMBIENTE NATURALE E DI TUTTO IL RESTO – per questo sono
utilizzate fonti di energia rinnovabili, riciclaggio dei rifiuti come risorse, utilizzo di
tecnologie appropriate, si costruisce utilizzando materiali e fornitori locali, si mantiene la
popolazione e le attività all’interno della capacità di portata dell’ambiente naturale, si
favorisce una economia locale” 351 .
4.1. Un passo indietro: le radici degli ecovillaggi
Prima di parlare degli ecovillaggi bisogna far chiarezza su alcuni concetti e teorie che
vi sottostanno. La prima cosa è capire l’evoluzione del concetto di comunità. Secondo
OLIVARES, essa passa, nel pensiero tedesco, da una dimensione sacrale, sovraindividuale,
nella quale il soggetto può trascendere i limiti della condizione umana a una dimensione
reale, intesa come un legame specifico tra individui. Sarà poi TÖNNIES a soffermarsi sul
concetto di comunità locale, differenziandolo da quello di società, e dandogli una dimensione
più concreta. La comunità passa a essere intesa come “un gruppo di dimensioni ridotte,
insediato stabilmente in un territorio circoscritto” (OLIVARES, 2003:9). Secondo
TÖNNIES, la comunità è la sede del consensus, di un modo di sentire comune, reciproco,
associativo, un antidoto naturale alle pulsioni egoistiche che ci vengono trasmesse nella
società. Nella comunità gli individui sono coesi, fanno parte di un unico organismo.
Inoltre, al concetto di comunità si lega anche l’idea della casa contadina, della comunità
rurale, dei rapporti di assistenza mutua tra i vicini che danno vita e al tempo stesso
sostengono la comunità e, insieme a queste, della ricerca dell’autosufficienza, idee che, a
loro volta, vengono riprese e valorizzate dalla maggior parte delle nuove comunità.
I passi successivi sono stati le teorizzazioni fatte dal movimento anarchico,
soprattutto da PROUDHON in poi, di cui abbiamo già trattato nel secondo capitolo di
questa tesi, sull’organizzazione della società in comunità autogestite – il cui insieme
avrebbe dato origine a una federazione di comuni – e le proposte di OWEN, FOURIER e
CABET, i cosiddetti socialisti utopici. Con loro, e dopo la definizione data da Engels,
351 RIVE, Che cos’è un ecovillaggio. Consultabile on line all’indirizzo: . L’ultima consultazione è stata effettuata il 18 febbraio 2004.
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