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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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posizione tra i rivoluzionari, nel libro La conquista <strong>de</strong>l pane egli fa una <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>ttagliata di<br />

come sarebbe stata organizzata la società dopo che la rivoluzione sociale fosse stata compiuta. Il<br />

libro, pubblicato per la prima volta nel 1892 in lingua francese, è organizzato in diciassette<br />

capitoli449 nei quali, dopo aver richiamato l’attenzione <strong>de</strong>l lettore sul fatto che il suo non era un<br />

programma ma soltanto la forma come lui immaginava l’organizzazione <strong>de</strong>lla società<br />

rivoluzionaria, passa a trattare <strong>de</strong>lle tappe che la società avrebbe percorso fino ad arrivare alla sua<br />

costituzione in comunismo anarchico.<br />

KROPOTKIN inizia il suo libro con un capitolo intitolato Le nostre ricchezze,<br />

esponendo come, secondo lui, avrebbe dovuto essere l’accesso alle ricchezze già presenti nella<br />

società, quelle naturali e quelle prodotte dall’uomo. Secondo lui, nel momento in cui tutti lavorano<br />

e contribuiscono alla produzione <strong>de</strong>lle ricchezze <strong>de</strong>lla società, dovranno aver diritto a pren<strong>de</strong>re da<br />

queste ricchezze ciò di cui hanno bisogno per soddisfare le proprie necessità: “Tutto è di tutti! E<br />

purché l’uomo e la donna arrechino la loro quota di lavoro, hanno diritto alla loro quota di ciò che sarà<br />

prodotto da tutti. E questa quota loro conce<strong>de</strong>rà già l’agiatezza.<br />

Finiamola con queste formule ambigue quali «il diritto al lavoro» o «a ciascuno il prodotto integrale<br />

<strong>de</strong>l suo lavoro». Ciò che noi proclamiamo si è il diritto all’agiatezza – l’agiatezza per tutti”<br />

(KROPOTKIN, 1948:10) 450.<br />

Nel secondo capitolo, L’agiatezza per tutti, basandosi sui progressi <strong>de</strong>lla scienza applicati<br />

alla produzione – soprattutto all’aumento <strong>de</strong>ll’uso <strong>de</strong>lle macchine – KROPOTKIN afferma che<br />

l’agiatezza per tutti era una possibilità già alla sua epoca e che lo sarebbe stato ancora di più dopo<br />

la rivoluzione. Secondo lui, bastava cambiare impostazione rispetto alla produzione e privilegiare<br />

la produzione di beni di necessità anziché di beni di lusso per avere un aumento naturale <strong>de</strong>lla<br />

produzione e, di conseguenza, la garanzia a tutti di tutto quanto avessero bisogno per vivere e<br />

sviluppare tutte le loro facoltà. Per raggiungere tale scopo, però, era necessario trasformare tutte le<br />

proprietà private in proprietà comuni, il che sarebbe avvenuto tramite l’espropriazione. Essa, a sua<br />

volta, sarebbe stata fatta avendo come scopo il raggiungimento di tre compiti fondamentali:<br />

riconoscere a tutti il diritto alla vita; pensare alle necessità <strong>de</strong>i lavoratori prima che ai loro doveri;<br />

riconoscere il diritto all’agiatezza anziché al lavoro come la principale meta a raggiungere.<br />

Il terzo capitolo, Il comunismo anarchico è, per quanto riguarda il presente capitolo,<br />

quello più importante. In esso KROPOTKIN espone le sue i<strong>de</strong>e sul comunismo anarchico e su<br />

come sarebbe stata l’organizzazione <strong>de</strong>lla società su quelle basi, stabilendo così le differenze tra<br />

comunismo anarchico e collettivismo. L’anarchico parte dalla premessa che, dal momento in cui una<br />

qualsiasi società <strong>de</strong>ci<strong>de</strong>sse di rompere con la proprietà privata, la sua organizzazione in<br />

comunismo anarchico sarebbe stata inevitabile. Ritenendo che ogni tipo di lavoro avesse uguale<br />

importanza per il progresso <strong>de</strong>lla società, nonché che fosse impossibile giudicare la parte che<br />

doveva corrispon<strong>de</strong>re a ogni singolo lavoratore nell’insieme <strong>de</strong>lle ricchezze prodotte, ritiene che<br />

dovevano essere i bisogni di ciascuno, e non il totale di ore lavorate, a regolare il consumo.<br />

449 I capitoli che compongono il libro sono: Le nostre ricchezze, L’agiatezza per tutti, Il comunismo<br />

anarchico, L’espropriazione, Le <strong>de</strong>rrate, L’alloggio, Le vestimenta, Vie e mezzi, I bisogni di lusso, Il<br />

lavoro gra<strong>de</strong>vole, Il libero accordo, Obbiezioni, Il salariato collettivista, Consumo e produzione,<br />

Divisione <strong>de</strong>l lavoro, Il <strong>de</strong>centramento <strong>de</strong>lle industrie e L’agricoltura.<br />

450 Il grassetto è mio.<br />

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