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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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villaggi socializzati. Ogni collettivo comunicava al comitato cantonale la lista <strong>de</strong>i suoi<br />

prodotti ecce<strong>de</strong>nti e quelle di cui ne aveva bisogno. Esse erano poi inviate al capoluogo<br />

che proce<strong>de</strong>va alla registrazione di tutti i prodotti ricercati e ecce<strong>de</strong>nti, e in seguito alla<br />

distribuzione, a seconda <strong>de</strong>lle possibilità. D’altra parte, se per esempio il villaggio che<br />

forniva l’olio non aveva bisogno <strong>de</strong>l vino che l’altro villaggio poteva offrire, poteva<br />

domandare un altro articolo a un altro villaggio oppure tener da parte una riserva per<br />

essere cambiata in un’altra occasione, quando altri collettivi <strong>de</strong>l cantone avessero i<br />

prodotti che li servivano. Era un tipo di clearing. I villaggi che attraversavano difficoltà e<br />

che non avevano niente da scambiare venivano ugualmente riforniti e avevano tutto<br />

l’anno per rimborsare la Fe<strong>de</strong>razione.<br />

I servizi medici e i prodotti farmaceutici erano gratuiti. Esistevano due biblioteche<br />

pubbliche, una <strong>de</strong>l sindacato e l’altra <strong>de</strong>lla gioventù libertaria. L’istruzione era obbligatoria<br />

fino all’età di 14 anni. Presso le montagne, vicino al villaggio, fu costruita una scuola per<br />

gli adolescenti che non erano mai andati alla scuola. In più, furono improvvisate due aule<br />

per ricevere ciascuna cinquanta bambini la cui educazione era affidata ai giovani che<br />

avevano compiuto gli studi superiori. Gli spettacoli pubblici erano gratuiti tanto per i<br />

collettivisti quanto per gli individualisti.<br />

L’altro collettivo studiato da LEVAL, Esplus, disponeva di 11.000 ettari, 9.000 <strong>de</strong>i<br />

quali irrigati, per i suoi 1000 abitanti. I più ricchi disponevano di 70 a 100 ettari ciascuno.<br />

La maggior parte <strong>de</strong>lle persone lavoravano a mezzadria per i ricchi, in un sistema<br />

<strong>de</strong>nominato “a terraja”, e che consisteva nel dissodare il suolo non coltivato, prepararlo,<br />

livellarlo e farlo produrre, consegnando al proprietario la quarta parte di ciò che era stato<br />

ottenuto, oltre che l’affitto di 6 pesetas per ettaro seminato a grano.<br />

Dopo otto mesi che il collettivo era stato organizzato, soltanto due famiglie<br />

continuavano a produrre individualmente. Il nuovo modo di organizzazione era già stato<br />

immaginato da un gruppo che preparava l’organizzazione di una comunità agraria,<br />

acquistando strumenti, macchine e sementi. L’insieme <strong>de</strong>l lavoro agricolo fu assunto da 10<br />

équipe di agricoltori e i principali ausiliari erano 10 paia di muli per équipe. Quattro équipe<br />

supplementari si occupavano <strong>de</strong>i lavori più difficili (la sarchiatura, la scelta <strong>de</strong>lle sementi,<br />

ecc.). I giovani aiutavano quando c’era bisogno. Le donne sposate, soprattutto quelle con<br />

bambini, erano dispensate dal lavoro. Eccezionalmente, quando un lavoro di carattere<br />

pubblico doveva essere compiuto urgentemente, si chie<strong>de</strong>va aiuto a volontari. Solo le<br />

donne più anziane erano dispensate, e rimanevano badando i bambini. Con 110 uomini al<br />

front, l’aumento <strong>de</strong>lla superficie coltivata era stato minimo: ci fu principalmente la<br />

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