DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

La Fierucola è nata basandosi su dieci punti, tra cui l’idea che non può esserci lo
sviluppo rurale senza il piccolo podere familiare che produce per l’autosussistenza e per il
mercato locale; che la produttività totale nel piccolo podere è maggiore che in quello
monocolturale industriale; che l’economia di sussistenza, cioè la produzione locale
nell’ambito del podere è il fondamento di una produzione sana non soltanto per la
famiglia ma anche per l’intero paese.
Tali principi, secondo PUCCI, hanno avuto importanti verifiche, attraverso, per
esempio, la diffusione dell’agricoltura biologica e l’aumento della domanda di prodotti
biologici, diventata tale da non poter più essere considerata un’attività di nicchia; la
ricomparsa dei piccoli produttori come avanguardie del movimento dell’agricoltura
biologica; la nascita di nuovi posti di lavoro di qualità e attività economiche nuove basate
su regole antiche come i forni esclusivamente biologici, i produttori locali di condimenti
aromatici, ecc.
La Fierucola del Pane è “un mercato in piazza aperto esclusivamente ai produttori
ecologici, con privilegio per i più piccoli, mirando ad aiutare e promuovere tutte le tecniche
agricole e di trasformazione dei prodotti della terra in grado di far vivere una famiglia sul
podere più piccolo possibile con il massimo di valore aggiunto ed il minimo di dipendenza
dall’industria nonché il minimo di fatica umana” (LA FIERUCOLA DEL PANE, 2003:7).
È anche un veicolo di vendita diretta dei piccoli produttori che non hanno il marchio
biologico e quindi che non accedono ai grandi circuiti di commercializzazione biologica.
L’obiettivo è quello di fare della Fierucola “un luogo e un tempo di extra-territorialità rispetto
alle leggi dello Stato, un carnevale delle produzioni biologiche su piccola scala. Ma un
Carnevale (…) [con] delle regole, seppure diverse da quelle di ogni giorno, e che possono
essere molto rigide per poter comunicare una filosofia, un modo di essere. Di fronte all’igiene
dei detersivi, delle centrali nucleari, dei detergenti chimici, la Fierucola non può fare a meno di
crescere su un’igiene sua, più vicina possibile a quella di un essere umano in simbiosi con la
natura” (PUCCI, 2003:12/13).
La Fierucola è stata pensata per essere svolta una volta l’anno e per diverso tempo –
anche dopo il ’90 – era quello che accadeva. Sin dall’inizio, essa era stata pensata con le
caratteristiche che nel trascorrere degli anni ha sempre di più assunto. Per evitare i
problemi di ordine igienico-sanitario, sono stati eliminati da subito prodotti come la carne.
L’idea era quella di fare “un mercato con una morale”, mettendo in piedi alcune regole che
vengono tuttora aggiornate di anno in anno.
Tra le regole che ci sono, si possono citare le seguenti:
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