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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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Le prime proibizioni all’emigrazione gratuita da parte <strong>de</strong>l governo italiano si ebbero<br />

soltanto all’inizio <strong>de</strong>l XX secolo, quando gli Stati Uniti divennero un importante mercato<br />

alternativo per lo sbocco <strong>de</strong>ll’emigrazione transatlantica. Fu in questo contesto che fu<br />

promulgata la legge italiana <strong>de</strong>l 31 gennaio 1901 sull’emigrazione, la quale soppresse gli<br />

agenti e i subagenti di emigrazione; istituì la patente di vettore <strong>de</strong>gli emigranti; impose noli<br />

agli armatori; unificò i servizi emigratori centrali in un solo organo, il commissariato<br />

<strong>de</strong>ll’emigrazione, con un consiglio consultivo e un proprio fondo e istituì nuove commissioni<br />

provinciali e ispettorati <strong>de</strong>ll’emigrazione nei porti d’imbarco 36 . Nello stesso periodo anche<br />

la Chiesa intervenne, inviando missionari <strong>de</strong>diti a opere di assistenza agli emigranti nei<br />

paesi di accoglienza. Da parte sua, il Brasile sospese la politica immigratoria nel 1901<br />

adducendo l’inservibilità <strong>de</strong>lla manodopera italiana – reclutata senza criteri – al lavoro<br />

nelle fazendas di caffè 37 .<br />

3. Mentre questo in Brasile …<br />

Dall’altra parte <strong>de</strong>ll’Atlantico il Brasile viveva una situazione particolare. La fine<br />

<strong>de</strong>lla schiavitù era imminente e la necessità di forza lavoro per le fazendas di caffè, in rapida<br />

espansione, era un problema urgente. Tutti erano d’accordo sul fatto che la nuova forza<br />

lavoro doveva essere libera, ma mancavano i lavoratori. La possibilità di contare sull’ex<br />

36 Secondo GRISPO, l’esigenza di un’organizzazione più razionale <strong>de</strong>i servizi relativi all’emigrazione e<br />

di una tutela più efficace <strong>de</strong>gli emigranti, portò all’istituzione, nel 1901, di una serie di nuovi uffici,<br />

attraverso i quali lo Stato italiano si proponeva di seguire e proteggere l’emigrante in ogni tappa <strong>de</strong>l<br />

suo viaggio, dal paese di partenza a quello di <strong>de</strong>stinazione. “L’organo centrale, nel quale avrebbe<br />

dovuto concentrarsi tutto ciò che si riferiva ai servizi <strong>de</strong>ll’emigrazione, era un commissariato dipen<strong>de</strong>nte<br />

dal ministro <strong>de</strong>gli affari esteri e composto da un commissario generale, nominato tra gli impiegati<br />

superiori <strong>de</strong>llo Stato su proposta <strong>de</strong>l ministro AA.EE., da tre commissari e dagli ufficiali d’ordine richiesti<br />

dal servizio (art. 7 legge 31 gennaio 1901) (…) La legge istituiva altresì un consiglio <strong>de</strong>ll’emigrazione,<br />

organo consultivo da sentire nelle questioni più rilevanti relative all’emigrazione e nella trattazione <strong>de</strong>gli<br />

affari di competenza di più ministeri” (GRISPO, 1986:1). Per garantire l’assistenza e la tutela <strong>de</strong>gli<br />

emigranti venivano istituiti comitati mandamentali o comunali con funzioni gratuite. Nei porti<br />

d’imbarco la tutela e sorveglianza <strong>de</strong>gli emigranti doveva essere fatta da un ispettore <strong>de</strong>ll’emigrazione<br />

con funzione anche di ufficiale di pubblica sicurezza e, durante il viaggio, da un medico militare. La<br />

legge preve<strong>de</strong>va anche l’istituzione, nei paesi di accoglienza, di uffici di protezione, informazione e<br />

avviamento al lavoro nell’interesse <strong>de</strong>gli emigrati; quattro ispettori d’emigrazione viaggianti, tre per<br />

paesi transoceanici e uno per i principali centri d’emigrazione; regolari ispezioni a bordo <strong>de</strong>i piroscafi<br />

che trasportavano emigranti nei porti di transito e in quelli d’arrivo. Stipulava inoltre l’istituzione di<br />

commissioni per arbitrare i danni subiti dagli emigranti e la creazione di un Fondo d’emigrazione che<br />

doveva ricevere tutte le somme riscosse in seguito alla sua applicazione. La complessità <strong>de</strong>lla legge<br />

impediva il consolidarsi di un assetto <strong>de</strong>finitivo e non tardarono a verificarsi una serie di lacune,<br />

come il numero ridotto di funzionari, il gran<strong>de</strong> numero di comitati di scarsa operosità, la mancanza<br />

di fondi per spese varie. Con l’obiettivo di ren<strong>de</strong>re più efficiente la legge furono introdotte modifiche<br />

nel 1906, 1907 e 1911, tra le quali l’introduzione <strong>de</strong>lla tutela anche all’emigrazione continentale.<br />

37 Anche la contropropaganda, fatta dagli emigrati italiani in Brasile tramite i racconti <strong>de</strong>lle situazioni in<br />

cui effettivamente si trovavano, contribuì per far cambiare la direzione <strong>de</strong>l flusso migratorio.<br />

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