DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

iformare il tutto, quindi tanta fatica e non… Se invece non si tocca tutto va da solo. La terra è
favolosa…
V: E da un anno all’altro diminuisce il lavoro?
A: Diminuisce il lavoro perché man mano che queste erbe saranno tolte con le radici, e tu poi
mantiene pacciamato e la pacciamatura impedisce che si arrivino semi indesiderati, in più tenendo
il più possibile coperto di piante non gli dai spazio. E quindi, ogni anno è minore, va protetto
tutto intorno con una barriera, una siepe, cosa che lei sta facendo, in modo che anche dall’esterno
arrivino meno semi portati dal vento, e sempre di più questo resta un luogo dedicato alle piante
che ci interessano. Noi qui, la maggior parte delle piante che coltiviamo non sono di origine locale,
sono americane, asiatiche… Noi, di europeo ce l’ha poco. Se pensi tutte le patate, i pomodori,
peperoni, melanzane arrivano tutto dall’America, quindi, o molte pianta dall’India, altre dall’Africa.
V: E per seminare, c’è bisogno di fare quello che Fukuoka diceva delle pallottoline di argila…?
A: Le pallottoline di argilla, poi ti farò vedere un esempio che è stato fatto giù, anche se è stato
fatto molto velocemente e non nel periodo migliore, è un altro sistema…
G: Ma sta venendo!
A: Sta venendo?
G: Sì, ho visto stamani.
A: Evviva! Benissimo, andrò a vedere. È diverso, e lo fai in un campo pieno. Lì l’abbiamo fatto
perché doveva originariamente nascere lì l’orto. Giannozzo voleva che nascesse lì. Però a noi è
sembrato, e ci siamo trovato pienamente d’accordo Gina e io, che questo era il posto. Vicino a
casa, dove è facile esserci dentro, hai dieci minuti, sei qui dentro. E questo orto vuole presenza
continua, non è… sta bene se c’è… Continuamente bisogna ripiantare, perché qui da una aiuola
ottiene dieci volte quello che otterresti in un orto normale, e quindi è come se fossero dieci aiuole,
no? Perché tutto insieme, in un orto normale, qui ci sarebbe la fila di fave e basta.
V: Sì.
A: Poi dopo cinquanta centimetri altra fila di fave e basta. Invece qui c’è la fila di fava ma guarda
sotto cosa non c’è? Sotto, dentro, cavoli, bietole, bietole, aglio, insalate… È ricco, e di là hai altro.
Oltretutto qui sfrutti un lato che è più caldo e un lato che è più fresco. E questo lo noti per
esempio d’inverno quando c’è la neve, il lato che è a sud diventa subito asciutto, il lato a nord
dell’aiuola mantiene la neve. Quindi lo stesso fai in estate, e quindi a sud metti le piante che
vogliono più calore, più luce, a nord quelle che vogliono essere riparate. E quindi ottiene, sempre
dallo stesso pezzettino di terra, ottieni diversi tipi di prodotti.
G: Volevo, posso farti vedere dove ho seminato, perché è interessante perché…
A: Sì, dai…
G: … non ho neanche messo sotto la paglia, ho lanciato soltanto e sta venendo da tutte le parti.
V: Guarda il peperone
G: Questo ho salvato dal…
A: Poi ci spostiamo un attimo giù, ti faccio vedere l’esempio che abbiamo fatto di impallinazione
di argilla… Che meraviglia, stanno già chiudendo eh! Incredibile. Guarda qui cosa non c’è!
V: E’ incredibile. Tieni un attimo Pierluigi.
A: C’è di tutto!
G: Anche quando abbiamo piantato i finocchi, tutti hanno detto “Ma non ce la fanno…”
A: Non ce la fanno…
G: “… a nascere attraverso la paglia” E stanno….
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