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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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attraverso “la costruzione di un sistema complesso di trasmissione di conoscenze territoriali,<br />

articolato su tutto lo spettro <strong>de</strong>lle forme e <strong>de</strong>i mezzi di <strong>de</strong>scrizione, raffigurazione,<br />

comunicazione e racconto. Un sistema informativo che contiene la rappresentazione <strong>de</strong>i<br />

caratteri i<strong>de</strong>ntitari e paesistici di lunga durata, <strong>de</strong>i sistemi ambientali e <strong>de</strong>l loro funzionamento,<br />

<strong>de</strong>l milieu locale, <strong>de</strong>lla società locale e <strong>de</strong>i suoi attori. Una specie di ipertesto che integra<br />

sistemi di rappresentazione premo<strong>de</strong>rna e sistemi informatizzati per costruire un ritratto <strong>de</strong>l<br />

territorio” (MAGNAGHI, 2000a: 132/3). Tutto questo <strong>de</strong>ve essere fatto tenendo conto<br />

“a) che non tutto [può] essere trasformato e che le strutture territoriali e ambientali che<br />

<strong>de</strong>finiscono l’i<strong>de</strong>ntità di lungo periodo di un luogo [<strong>de</strong>vono] permanere ed essere valorizzate;<br />

b) che ciò che può essere trasformato <strong>de</strong>ve sottostare a regole che producano incremento di<br />

territorialità (riproducibilità <strong>de</strong>l ‹‹tipo territoriale››, <strong>de</strong>lle risorse, aumento <strong>de</strong>lla fertilità <strong>de</strong>i suoli,<br />

sviluppo <strong>de</strong>lla comunità locale, incremento <strong>de</strong>lla qualità ambientale ed estetica, ecc.)”<br />

(MAGNAGHI, 2000b:30).<br />

Il secondo capitolo, L’atlante i<strong>de</strong>ntitario, avendo come contenuto i valori territoriali,<br />

ambientali e socioculturali <strong>de</strong>l luogo in questione, è composto come un sistema<br />

informativo <strong>de</strong>i caratteri costitutivi <strong>de</strong>l patrimonio attraverso una rappresentazione di tipo<br />

unitaria. Esso potrebbe essere suddiviso in tre “paragrafi” 248 , tutti e tre costruiti con un<br />

approccio innovativo rispetto alle forme di rappresentazione tradizionali: “a) il patrimonio<br />

ambientale e costruito <strong>de</strong>i luoghi (geografia fisica); b) il patrimonio socioeconomico e culturale<br />

(geografia socioeconomica); c) le nuove pratiche sociali (geografia politica)” (MAGNAGHI,<br />

2000a:134).<br />

Nel primo “paragrafo”, la parte relativa al patrimonio ambientale, preve<strong>de</strong> il passaggio<br />

dalla <strong>de</strong>finizione discontinua <strong>de</strong>lle aree protette (“riserve di natura”) all’intero territorio<br />

(compreso quello urbanizzato) analizzato e <strong>de</strong>finito in chiave ecosistemica. La parte<br />

relativa al territorio costruito, preve<strong>de</strong> a sua volta la <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>lla costruzione storica <strong>de</strong>l<br />

territorio e <strong>de</strong>lla formazione <strong>de</strong>lla sua i<strong>de</strong>ntità in coevoluzione con i caratteri <strong>de</strong>ll’ambiente<br />

e riguarda il processo di territorializzazione, i sedimenti di lunga durata e i valori<br />

territoriali. MAGNAGHI sottolinea l’importanza di questo cambiamento, una volta<br />

consi<strong>de</strong>rato il ruolo che gli spazi aperti assumono sia nel processo di riqualificazione<br />

ambientale sia nello stabilimento di ciò che egli chiama relazioni virtuose tra città e<br />

territorio.<br />

Nel secondo “paragrafo”, quello sul patrimonio socioeconomico e culturale, vengono<br />

sottolineati due aspetti importanti: uno, la necessità di inserire la <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>lle i<strong>de</strong>ntità<br />

socioculturali collettive di lungo periodo data la loro importanza nella formazione di<br />

248 L’autore usa il termine “capitolo”, ma ho preferito cambiare il termine per non confon<strong>de</strong>re con le<br />

divisioni più generali da lui proposte per la costruzione <strong>de</strong>llo statuto <strong>de</strong>i luoghi.<br />

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