DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

Q: … e loro hanno un’altra sensibilità…
L: Sì
Q: … inglesi, svizzeri…
G: Ma non qui sopra San Remo, comprano in alto, a Perinaldo…
L: A Perinaldo ma a Perinaldo…
G: … a Perinaldo, in alto, ma non a San Remo…
L: A Perinaldo hanno già comprato quasi tutto. Perinaldo, se tu vai a Dolcedo, io c’ho fatto una
conferenza a Dolcedo, non c’era uno che mi ha dato la possibilità di dormire. Sono dovuto andare
da un tedesco, dei tedeschi e allora loro… ma poi è fortissimo, loro fanno proprio, sono spartani a
una maniera eh! Il letto era un coso fatto di cemento alto così, vicino alla finestra qui ci mettevano
il materasso sopra. E poi nel centro c’era una macchina, diciamo, un pezzo di frantoio. Proprio
semplice, no? E poi, stupidamente noi ci lasciamo fregare, nel senso che metà delle ulive si hanno
comprato loro. E adesso anche a Perinaldo, tutte quelle ulive migliore si hanno comprati loro. Noi
abbiamo l’ulivo ma di un certo valore…
Q: Ma almeno le cureranno…
L: Sono contento perché io c’ho una casetta su, e allora il mio figlio ****** intorno sono tutti
tedeschi adesso, su in collina. E allora ho detto, se voi fatte qualcosa, non mettiamoci piante rare.
Io ho detto, no io sono d’accordo di fare un giardino unico, senza nessuna cosa, nel mio non c’è,
nel tuo non c’è, e no, che se tu vuoi venire nel mio viene, quando vedo te, me ne vado da lui… e
allora questi qua sono già d’accordo che verrà una gariga libera!
V: Bello questo!
L: È vero? E quello lì vede che loro lo capiscono. Vedi un italiano chi ci infila? “No, io no”.
Quando sono stato in Inghilterra, anni, dodici anni quasi, e dove stava il mio suocero c’era la
strada, poi ci sarà stato 50 metri di verdi, poi un’altra salita e poi la casa. Ma c’era un accidente di
verdi in torno e nessuno mette una siepe, la divisione è una rosa. Allora qui vedi la civiltà di un
popolo. Qui ci mettono filo spinato…
Q: É…
?: Cane che abbaiano
L: Quelle piante lì che ho preso in India si stanno arrampicando su sul ****. E poi io ho scritto,
“Il valore della pianta è lasciarla libera… La libertà che avete tolto all’uomo lasciamo alle piante”. Ho ragione?
Guarda questa qui, perché non ci metto spilli? Va da sola in giro dove vuole… Guarda, ha
cominciato a fare i fiori in fondo dove c’è la foglia. Guarda quanti mesi è che fa fiori? E poi se ci
guardi da vicino, guarda com’è bella! Eh?
?: Bella sì…
L: E questa è più bella ancora delle zone alte di montagna, perché quando tu vai nei tropici o
Equatore, tu credi di vedere piante meravigliose, invece lì è una lotta, è una lotta tra natura e
pianta. Allora magari sono tutte mangiate dalle bestie, non ci interessa la bellezza, ci interessa il
semi, capisce? E allora pensa che questa pianta è del ’56, **** a mangiare da un uomo. Lì se no
vedevi le cose belle…
Q: Ma uno come te che ha così voglia di libertà, come ha fatto a sopportare qui di vivere, piano piano vedere la tua
casa cercata di condominio, la strada… come mai
L: È, è stato brutto. Mia moglie diceva “Io voglio far fuori, dai, io con quelle terre a Perinaldo, me ne vado a
Perinaldo”. Però, devi avere due mondi, se vuoi vivere, due mondi. Un mondo che vive per forza e
un mondo tuo, lo spazio è tutto tuo, ***** per area, tu ti crei un mondo tuo. Tuoi pensieri che
girano, lasciali girare, che si picchiano, quello che vuoi, però è tuo il mondo. È vero, il mondo
della libertà sta nel pensiero dell’uomo.
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