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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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perché invece dopo, perché non c’era una massa di linfa che poteva far ca<strong>de</strong>re troppo forte.<br />

C’hanno dato abbastanza per poter far maturare tutta l’uva, ingrossare, sai? Roba semplice, non è<br />

che fossero… però erano quelle che poi ti … mi servano a<strong>de</strong>sso a me, non è che sia… Quando lui<br />

ti diceva “I fagioli vogliono sentire il suono <strong>de</strong>lle campane”, per seminare. Cosa voleva dire? Che se tu<br />

metti il fagiolo profondo, un tanto così, non ti nasce più. Il fagiolo <strong>de</strong>v’essere in superficie. Invece<br />

se tu vuoi far nascere bene i fagioli tu fai il solco, te lo bagni bene, nelle nostre terre, poi metti il<br />

fagiolo, e poi ci mette poca terra sopra. Perché se tu metti tanta terra e la bagni dopo, quella terra<br />

viene dura e si spacca il fagiolo prima che esca. Però sono le vecchie cose, noi qui ci avevamo tutti<br />

i tipi di luna, sai? Ora io…<br />

Q: Questo sapere tradizionale veniva recuperato?<br />

L: Sì. Io cerco di fare ancora quello che ricordo. Come noi, fare i muri <strong>de</strong>lla Liguria, è un<br />

capolavoro. É una civiltà contadina che non avremmo mai più. Però ogni pietra che tu vedi, ogni<br />

pietra che tu vedi sul muro… io c’ho aiutato a fare il muro, allora quando te lo faceva, dicevano<br />

“Dammi una pria, dammi una scaia, dammi un balzo, dammi una ciacca!”<br />

Q: Ogni pietra aveva il suo nome…<br />

L: É. “Vada a truvà inatacca, teica, inateica!”. Terca era un gruppo di pietre quando tu scavavi, “***<br />

teica <strong>de</strong>i prie”. Allora tu dovevi andare giù a romperci le pietre. Allora se tu ti diceva “inascaia”,<br />

voleva dire una piccola pietra, che è quella che mantiene il muro, per metter sotto un’altra pietra,<br />

che sarebbe come una specie di leva che tiene no? Se levi questo magari ca<strong>de</strong> il muro, se levi la<br />

grossa non ca<strong>de</strong>. Allora, oppure imbalzo. Imbalzo voleva dire che una pietra amorfatta che ci<br />

mettevi dietro, che lui la metteva dietro. Allora io da ragazzo dovevo portarci tutte queste pietre.<br />

“Innadugia” voleva dire che non c’erano due pietre grandi per fare una qua una qua. Ne mettevano<br />

due perché questa sopra teneva le due. C’era proprio, era una civiltà! Il muro doveva essere fatto a<br />

trenta, cioè una pen<strong>de</strong>nza che la terra, spen<strong>de</strong>ndo, sai anche spingendo non lo faceva ca<strong>de</strong>re. Il<br />

dugiunuro era un muro fatto, perché poi dietro questo muro che era largo magari 50, tu ci mettevi<br />

uno spessore di un metro di queste scaie, ossia le pietre piccole, che poi quando lavoravi la terra le<br />

lasciavi, loro ci mettevano dietro e rimaneva lo scolo <strong>de</strong>ll’acqua. Allora non potevi andare contro<br />

la pietra grossa perché ci scolava già lì. Però c’era, se era doppio, ossia, pericolante, tu ne facevi un<br />

secondo muro dietro, un secondo, capisci, come due muri vicini l’uno all’altro. E questo era per la<br />

zona che franava. C’era un perché, allora non puoi dire che queste era così. Era una civiltà con <strong>de</strong>i<br />

precisi venire. E poi la pietra anche doveva…<br />

Q: Se si gonfiava davanti e minacciava di ca<strong>de</strong>re, veniva fatto un muro <strong>de</strong>ntro la fascia?<br />

L: Sì, ma anche se non minacciava di ca<strong>de</strong>re. Loro erano così conoscitori <strong>de</strong>lla zona che dici<br />

“Questo qui può venire una frana” e facevano già il doppio muro. Sì e poi dopo, dove la sorgente<br />

d’acqua, erano fatte con muri a volta, così. Però i più vecchi, che c’ho uno a Perinaldo io, dietro<br />

dove c’è il matarò io, erano pietre messe una contro l’altra così, alte, e poi univa una con l’altra,<br />

una **** di una con l’altra, una fatica vera, una volta, più ancora <strong>de</strong>l tondo. C’era <strong>de</strong>lle<br />

particolarità. E poi dovevi conoscere il tipo di pietra. Se trovavi l’armeleo, l’armeleo, non<br />

avrebbero mai fatti i muri con l’armeleo. L’armeleo è una terra, sarebbe quella, una terra calcarea,<br />

che all’azione <strong>de</strong>lla luce, si sfalda<br />

G: Sbriciola…<br />

L: Perché io ho visto a Ventimiglia. C’è <strong>de</strong>i muri che più o meno ci sono <strong>de</strong>i buchi nei muri così<br />

perché hanno messo questa pietra. Si ve<strong>de</strong> che non era ligure, oppure qualche d’uno… Perché è<br />

bella subito, ma la metti al sole si sfalda. Allora l’armeleo non lo adoperavamo. L’armeleo lo<br />

mettevi indietro, che la pietra rimaneva dura *** l’umidità. C’era un perché. Così, ammettiamo, tu<br />

avevi una fascia, ma quello fanno ancora a Genova, e per guadagnare spazio in questa fascia, tu<br />

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