DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

Il villaggio è composto da due agglomerati di case, Upacchi e Poggiolo. È composto di
sedici case e cento ettari di terreno, di cui 20 coltivabili e 80 di bosco. Gli integranti del
villaggio hanno l’obbligo di abitare le case. Secondo OLIVARES, attualmente il villaggio
ospita 20 nuclei familiari per un totale di 43 persone, metà delle quali tedesche. Nessuno
di loro lavora nell’ecovillaggio. Ogni famiglia ha acquistato la propria casa, avendo
l’obbligo di ristrutturarla secondo le norme della bioedilizia 399 . È stata libera, però, di
scegliere le tecniche e i materiali più opportuni, tenendo conto delle conoscenze nel
settore e anche del budget disponibile 400 . Ciascuna famiglia dispone anche di un piccolo
orto, gestito autonomamente. Per l’elettricità si servono dell’Enel ma sono alla ricerca di
energie alternative 401 . Anche la cooperativa, secondo OLIVARES, è stata sostituita da una
co-proprietà. Sono gestite collettivamente soltanto alcune infrastrutture come
l’acquedotto, la strada e una casa di legno usata come spazio di aggregazione.
I momenti comuni sono una festa mensile legata al segno zodiacale e alcune
assemblee svolte ogni tanto, dove si fa l’uso del bastone della parola, come dagli elfi.
Individuale è anche l’orientamento religioso: ci sono buddisti, cattolici, atei, persone che
fanno le capanne sudatorie e una coppia che organizza corsi di Tantra in un istituto creato
all’interno dell’ecovillaggio, il Maithuna.
4.2.1.7. L’Ecovillaggio Basilico
L’ecovillaggio Basilico si situa nella Val di Bisenzio, nel comune di Cantagallo
(PO). In realtà l’ecovillaggio è ancora in costruzione. C’è per ora un gruppo di circa una
ventina di persone, un progetto e tanta voglia di riuscirci. L’idea è nata nel settembre 2002
durante l’ultimo corso di agricoltura sinergica tenuto da Emilia Hazelip in Italia, dove si
sono trovati da un lato, Marilia Zappalà, che da tempo stava dietro a un villaggetto
abbandonato nella Val di Bisenzio e, dall’altro, Antonio De Falco, che da più di dieci anni
si dedica alla pratica dell’agricoltura sinergica, facendo orti, promuovendo corsi, ecc., e che
399 Secondo CANTELLI, è stato redatto un piano di recupero per tutte le case, avendo poi il comune
ha rilasciato le singole concessioni. [CANTELLI, M. Il villaggio ecologico di Upacchi. Consultabile on line
all’indirizzo: . L’ultima consultazione è stata effettuata il 23 febbraio 2004].
400 Secondo CANTELLI, sono stati usati dal cemento armato ai mattoni di terra cruda e paglia fatti sul
posto; si è fatto ampio uso di pannelli solari per riscaldare l’acqua mentre per il riscaldamento si è
andati dal tradizionale termosifone alle stufe ad ipocausto in refrattario e argila, dalle termocucine
alle caldaie a gassogeno a fiamma rovesciata. Sono stati costruiti anche due sistemi di
fitodepurazione perfettamente funzionanti e una delle case possiede un gabinetto a secco tipo
Clivus Multrum con recupero del compost. In alcune case è prevista anche la costruzione di serre
addossate da utilizzare anche come riscaldamento passivo.
401 Esiste un’impresa vicina a loro che vorrebbe costruire un generatore eolico che potrebbe servire
tutto l’ecovillaggio. Sembrerebbe che stiano cercando di impiantare un sistema fotovoltaico dalle
notizie trovate su internet quando è stata realizzata la ricerca sugli ecovillaggi.
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