DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

CONCLUSIONE
Come si è cercato di dimostrare in questa tesi, sin da tempi ormai lontani, una parte
dell’umanità si è impegnata nella ricerca di forme di organizzazione della produzione in
grado di permettere una vita su basi più eque e nel rispetto dell’ambiente. Lo stesso
momento storico che genera una forma di capitalismo apparentemente egemonico,
genera, contraddittoriamente, i germi del suo superamento attraverso gruppi sociali e
intellettuali che si rifiutano ad accettare tale logica cercando alternative e provando, per
quanto possibile, di metterle in pratica.
È in questo quadro di ricerca di alternative all’ordine stabilito e del tentativo di
trovare una chiave di volta per il suo superamento che si inseriscono le discussioni svolte
un secolo fa all’interno del movimento anarchico sull’organizzazione della società su basi
collettiviste e comuniste/comunitarie da un lato, e le tesi attuali di ricerca
dell’autosostenibilità dello sviluppo, da raggiungere in una dimensione locale, dall’altro.
Quello che si è cercato di dimostrare nello svolgere di questa tesi è che, nonostante le
differenze tra i due periodi storici e l’idea di rivoluzione non sia più attuale, le proposte
presentate dal movimento anarchico attraverso le correnti collettivista e comunista della
scuola socialista, soprattutto quelle della corrente comunista, riappaiono nelle discussioni
attuali sulla sostenibilità dello sviluppo, in particolare nelle proposte dello sviluppo locale
autosostenibile nelle sue più svariate versioni e pratiche.
Ciò che ha mosso e animato la discussione all’interno del movimento anarchico, in
un momento storico in cui la rivoluzione sociale sembrava stesse per accadere da un
momento all’altro, è stata la necessità di presentare proposte concrete da mettere in
pratica non appena la rivoluzione fosse stata realizzata. L’organizzazione della società
futura prevedeva: la sua organizzazione in comuni autonome e autogestite; la garanzia –
una volta compiuta l’espropriazione – del libero accesso a tutti i mezzi di produzione
necessari a ogni individuo per poter sviluppare tutte le sue facoltà a seconda delle proprie
possibilità; la ricerca dell’autosufficienza all’interno di queste comuni mediante la
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