16.06.2013 Views

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Secondo TARIZZO, durante “gli anni <strong>de</strong>l soggiorno parigino Bakunin elabora<br />

l’embrione <strong>de</strong>lla sua concezione rivoluzionaria: il concetto di rivolta, come istinto innato<br />

<strong>de</strong>ll’uomo, che <strong>de</strong>ve ribellarsi per arrivare alla libertà contro tutti i valori e le convenzioni<br />

morali imposte dalla società, e soprattutto contro l’i<strong>de</strong>a di Dio, fonte primaria di ogni autorità;<br />

la necessità di distruggere lo stato di cose esistente e di conseguenza la necessità <strong>de</strong>lla<br />

rivoluzione. Bakunin intrave<strong>de</strong> nei popoli slavi, ancora non corrotti dalla civiltà e portati a<br />

vivere una vita comunitaria, lo strumento per ribaltare la società ed attuare la rivoluzione, e si<br />

mette in contatto con l’emigrazione polacca, perorando la causa <strong>de</strong>lle nazionalità oppresse”<br />

(TARIZZO, 1976:36/37).<br />

Nel novembre 1847, a Parigi, BAKUNIN fa il suo primo discorso pubblico,<br />

enunciando “per la prima volta (…) quello che doveva essere il tema chiave <strong>de</strong>l periodo di<br />

mezzo <strong>de</strong>lla sua esistenza: l’unione <strong>de</strong>i popoli slavi nella rivolta e la conseguente rigenerazione<br />

<strong>de</strong>ll’Europa” (WOODCOCK, 1966:133). Nel 1849 “scrisse l’Appello agli Slavi, il più<br />

importante documento <strong>de</strong>l periodo nazionalistico, in cui (…) esortava alla creazione d’una<br />

gran<strong>de</strong> fe<strong>de</strong>razione di tutti gli slavi. Profetizzava al popolo russo un ruolo messianico, e<br />

ve<strong>de</strong>va il suo paese come la chiave alla distruzione su scala mondiale <strong>de</strong>ll’oppressione. (…)<br />

Per Bakunin le rivoluzioni nazionaliste avevano già implicazioni internazionalistiche, ed<br />

egli fece un altro passo sulla strada verso l’anarchia dichiarando che movimenti <strong>de</strong>l genere<br />

potevano avere successo solo se inclu<strong>de</strong>vano una rivoluzione sociale” (WOODCOCK,<br />

1966:135).<br />

Secondo JOLL, nell’Appello agli Slavi e nelle Fondamenta <strong>de</strong>lla politica slava “si trovano<br />

già formulate alcune <strong>de</strong>lle i<strong>de</strong>e che faranno parte integrante <strong>de</strong>l suo bagaglio teorico. Gli slavi<br />

dovevano fe<strong>de</strong>rarsi (scriveva) in modo che «la nuova politica fosse una politica non di Stati,<br />

ma di popoli, di individualità libere e indipen<strong>de</strong>nti»” (JOLL, 1970:110).<br />

Piano piano BAKUNIN si avviava verso una concezione sempre più radicale<br />

<strong>de</strong>ll’avvenire. “I<strong>de</strong>e come quelle <strong>de</strong>l primato <strong>de</strong>lla rivoluzione sociale, <strong>de</strong>ll’indivisibilità <strong>de</strong>lla<br />

libertà (che implica il rifiuto <strong>de</strong>ll’individualismo di Stirner), <strong>de</strong>lla necessità di distruggere<br />

l’ordine sociale esistente per ricominciare tutto da capo dovevano entrare nella dottrina<br />

anarchica formulata da Bakunin nel <strong>de</strong>cennio 1860-70, insieme a certi elementi <strong>de</strong>ll’Appello agli<br />

slavi, come l’i<strong>de</strong>a <strong>de</strong>lla funzione rivoluzionaria <strong>de</strong>lla classe contadina e il rifiuto <strong>de</strong>lla<br />

<strong>de</strong>mocrazia parlamentare. Ma nel 1848 Bakunin non aveva ancora elaborato le sue più tar<strong>de</strong><br />

concezioni <strong>de</strong>ll’organizzazione libertaria: il rifiuto <strong>de</strong>llo stato borghese non era incompatibile,<br />

in quest’epoca, con l’i<strong>de</strong>a di una dittatura rivoluzionaria, carezzata per tutto il periodo<br />

panslavico” (WOODCOCK, 1966:135/136).<br />

63

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!